Ciao a tutte,
ho appena terminato la lettura di un libro molto
intrigante, Tu mi appartieni, della brava Cecile Bertod. Ci sono incappata un
po’ per caso, girovagando per Amazon in un momento di noia. Ha catturato la
mia attenzione prima di tutto la copertina accattivante e, in seconda battuta, una trama ambigua che
ha stuzzicato la mia curiosità. Cecile Bertod con questo libro si è cimentata
in un genere che credo non le sia abituale, ma direi che l’esperimento le è
riuscito in pieno.
Ha scritto un romanzo molto sensuale, ha trattato un tema
non semplice, quale il sesso a pagamento, “a bassa voce” non scadendo mai nel
volgare ed utilizzando uno stile di scrittura raffinato, elegante ed
assolutamente pulito. Il tema centrale del libro è la doppia vita della
protagonista, Natalie. Natalie lavora come segretaria di una dirigente presso
una grande compagnia di assicurazione francese. Durante l’orario di lavoro,
Natalie è riservata, scialba, si veste in modo anonimo, informe, porta gli
occhiali, i capelli legati ed abiti di un paio di taglie più grandi della
sua. Poi gli uffici chiudono, arriva la notte e con essa arriva
anche…….Angel. Una creatura sensuale, selvaggia, bellissima. L’anatroccolo
dunque si trasforma in cigno e Natalie diventa Angel e varca le porte del
Toxique, un locale esclusivo, che ai piani alti offre spettacoli di ballo per
palati altolocati e raffinati e molto altro. Lasciati i panni della
segretaria anonima, Angel si traveste con costumi, parrucche colorate e
mascherina di pizzo, pronta ad intrattenere i suoi esclusivi clienti nel privè
e sul palco. La figura di Natalie è veramente ambigua, mi ha fatto davvero
molta tenerezza in tutte le sue sfaccettature.
Si avverte chiaramente il profondo
conflitto interiore che la consuma: da un lato la ricerca di una vita normale,
che però non arriva mai a soddisfarla e, dall’altro, la profonda esigenza di
dare sfogo ed incanalare i propri istinti, anche quelli più crudi. Da qui la
“nascita” di Angel. È inevitabile che questi due mondi e queste due
personalità, che la protagonista cerca disperatamente di tenere separati, alla
fine vengano in conflitto. Il fattore scatenante, che mina tutto il mondo di
fragili sicurezze della timida Natalie, è rappresentato da due figure maschili:
Blake, ispettore incaricato di controllare l’andamento della compagnia di
assicurazione e nuovo capo di Natalie e K., misterioso cliente del Toxique che
propone ad Angel una sorta di esclusiva. Blake è un maschio alpha, senza però
incarnarne i tratti più negativi. È un personaggio assolutamente positivo, di
cui vediamo svelato il punto di vista alternato a quello di Natalie, che non si
vergogna a manifestare i propri sentimenti ed il proprio interesse verso quella
ragazza timida, riservata e quasi sciatta, ma di cui lui intuisce ed intravede
tutte le potenzialità.
Ho trovato molto intrigante i loro scambi sul posto di
lavoro, come Natalie cerchi di fuggire agli avvicinamenti di Blake,
terrorizzata che lui riesca ad incrinare quel velo di normalità e di apparenza
che faticosamente lei è riuscita a costruirsi. Veniamo a K. Angel è
letteralmente soggiogata da lui, che incarna il mistero ed il fascino. Non si
fa vedere (intendo letteralmente!), Angel è bendata o rigorosamente ad occhi
chiusi durante i loro incontri. K. è ossessionato da Angel, non vuole che altri
la tocchino e le impone un’esclusiva molto difficile per lei da mantenere, dato
il crescente coinvolgimento per Blake e qui mi fermo! Vi basti sapere che
molti eventi si susseguiranno. Non mancheranno intrighi ed intrecci aziendali,
in cui Natalie si troverà suo malgrado coinvolta e molte sorprese sono in serbo
per noi affannate lettrici da parte di questi bei personaggi maschili. Una menzione la merita Xavier, esperto nell’intrigante
arte delle corde e delle legature Shibari, che avrà un ruolo importante
nell’evoluzione di Natalie, che, gradualmente, dovrà imparare ad accettare se
stessa ed in particolare quello che rappresenta Angel. In conclusione, una
lettura che mi sento di consigliare. Unica pecca che, secondo me, questo libro
contiene è la scarna spiegazione dell’ambiguità di Natalie.
Francamente, mi
sarebbe piaciuto capire in modo più approfondito i motivi che spingono Natalie
a nascondersi dagli altri ma, soprattutto, da se stessa, con la conseguente
necessità di far “nascere” Angel per poter trovare un canale di sfogo. C’è in
effetti qualche accenno, si può intuire molto, ma avrei gradito una maggiore
trasparenza su questo aspetto. In ogni caso, un buon libro.
Trama | Natalie lavora alla Union da quattro
anni e da quattro anni conduce una vita ai margini, tenendosi lontana da tutti,
reprimendo ogni emozione. Ciò che nessuno sa è che di notte, quando l’istinto
prevale sulla ragione, quando i sogni si fanno pressanti e le emozioni prendono
il sopravvento, l’introversa segretaria di Carel Faure abbandona i suoi abiti
dimessi e si trasforma in Angel, ultima scoperta del corpo di ballo del
Toxique, il locale più trasgressivo ed esclusivo di Parigi. Luogo di incontri
spesso ai limiti del lecito, in cui ogni fantasia può concretizzarsi, in cui
ogni perversione trova sfogo per qualche ora, certa di venire dimenticata alle
prime luci dell’alba. A sconvolgere il già precario equilibrio di Natalie,
l’arrivo di Blake, ispettore inviato dall’America per controllare i bilanci
della compagnia. A stravolgere il mondo di Angel, K., un misterioso cliente che
d’improvviso si presenta al locale e paga per possederla ogni notte senza che
lei possa conoscere la sua vera identità. Pian piano i confini tra quei due
mondi si annullano e Natalie si troverà costretta a dover scegliere. Non sarà
facile, non se rischia di perdere tutto, tra i ricatti e le pressioni
lavorative.
Qui trovate il romanzo!!
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