Carissime amiche,
sono appena tornata da
una, ahimè, brevissima fuga a Venezia, la città dell’amore, dei sospiri, dello
struggimento. In valigia mi ero portata anche la versione cartacea (che
bellezza i libri “veri”, l’odore di carta stampata, la sensazione di leggere
sul serio!) di “Tentazioni”, l’ultimo romanzo di Argeta Brozi, una lettura
piacevole e adattissima per il clima di romanticismo che a Venezia respiri in
ogni dove. Ma veniamo al racconto.
Ylenia Incerti ha soli venticinque anni,
vive a Roma con mamma e papà, è disoccupata e dopo sole due esperienze d’amore
ha già deciso di averne abbastanza. A parole sue, “gli uomini sono tutti
traditori, bugiardi, bastardi e cattivi”. Giulio, il duro, lo sciupafemmine, l’egoista,
privo di scrupoli e colmo di arroganza è stato il suo primo amore. A lui è
seguito Nicola, l’amore immaginario, l’amore a distanza romantico, dolcissimo
ma tremendamente fedifrago. Oggi Ylenia è fiera della sua solitudine e del suo
agognato distacco dal genere maschile. Oggi vive in una routine a volte noiosa
ma pur sempre al riparo da fallimenti e sofferenza. E’ così che per gioco e per
vendetta sceglie, perché di una vera e propria scelta si tratta, di mettersi al
servizio di altre sue coetanee per smascherare ipotetici (ma quasi sempre
reali) fidanzati sleali e infedeli. Coinvolta dalla sua più cara amica Lolly,
la giovane donna si presta a vestire i panni della tentatrice e della
seduttrice: far infrangere certezze e sogni di donne innamorate, mostrando il
volto reale dei loro compagni, sembra infatti riuscire a sanare il suo
risentimento e la sua frustrazione per un passato che non riesce a dimenticare.
Poi, un bel giorno, l’incontro con Brian. O per meglio dire, lo scontro.
I due
si urtano senza volerlo e già gli occhi si incatenano. Si ritrovano dopo pochi
giorni per caso e già parte una forte attrazione. Si frequentano per poche ore
e già Ylenia si lascia travolgere da emozioni, desiderio e castelli in aria.
Dove è finita la dura corazza che sembrava doverla proteggere e nascondere per
sempre? Brian è spontaneo, schietto, diretto e talmente sexy. Brian è delicato,
spiritoso, rispettoso dei suoi tempi e dei suoi pensieri. Brian è a primo
impatto diverso, reale, forse fin troppo perfetto. Fino al giorno in cui, senza
una spiegazione, manca un appuntamento e scompare dalla vita di Ylenia. Nessun
cognome, nessun recapito telefonico, nessun indirizzo. Il vuoto che resta è ciò
che riempie il cuore e la vita di Ylenia. Cade in uno stato di profonda prostrazione:
l’accaduto è solo conferma delle sue riflessioni e delle sue amare certezze.
Nervosa, delusa, disarmata di fronte a tanto dolore per l’assenza improvvisa di
Brian, Ylenia non trova pace, non è più lei. Le resta però un sogno, quello
americano: raggiungere una cara amica a New York si prefigura come la
possibilità di ricominciare da zero. I genitori le regalano il viaggio e così
inizia la seconda parte del romanzo. Quella forse più densa di avvenimenti e
colpi di scena. Quella in cui Ylenia troverà una nuova casa, dei nuovi amici,
un nuovo lavoro e un vero amore. Brian è a New York. Brian la ama.
I due si
ricongiungono ma ci saranno tanti ma e tanti se prima di arrivare alle ultime
pagine. Mi fermo perché aggiungere altro sarebbe veramente dire troppo e anche
perché vorrei dire qualcosa di mio. Ho definito “piacevole” il romanzo di
Argeta e in effetti è veramente così. Ylenia è una ragazza comune, alle prese
con le insoddisfazioni e i mille dubbi dei giovani d’oggi. Chi non si è
riconosciuta nelle sue insicurezze, nei suoi monologhi, nelle sue imprecazioni
contro il destino avverso? La decisione di smascherare il maschio presente in
ogni uomo è conseguenza delle tristi esperienze d’amore, del desiderio di
evitare che altre donne patissero il suo star male. Forse due soli amori
falliti sono un po' pochi per decidere di aver già raggiunto il limite, ma il
turbamento di Ylenia è reale, così come lo sono le sue molte riflessioni
sull’argomento Amore. E pure la sua immediata reazione fisica e emotiva a Brian
è assolutamente vera e plausibile. La sua battaglia per non lasciarsi
coinvolgere ci conferma che possiamo scegliere razionalmente chi essere e da
che parte stare finché qualcosa di più grande, come il sentimento e l’emozione,
non ci costringe a denudarci di nuovo, senza pudore e senza remore. Lo stesso
Brian è un ragazzo della porta accanto. Uno che fa jogging nel parco, leale,
senza ombre nel suo passato, insomma niente di più lontano dai personaggi dei
romanzi che spesso siamo abituati a leggere. Quei belloni strafighi tutti soldi
e fisico da urlo.
Entrambi i personaggi sono ben tratteggiati ed indagati.
Argeta lo fa con maestria e con grande semplicità. E questo mi è piaciuto
molto. Forse però un “ma” lo devo proprio dire. O meglio qualche perplessità
sulla storia nel suo complesso. Ho percepito un tocco di eccessiva fantasia
nella scelta di Ylenia di aprire una apposita agenzia di “seduttrici” allo
scopo di cogliere in fallo uomini fedifraghi. Già mi bastano le agenzie
investigative! Quindi, se per gioco aveva iniziato, farne una professione mi è
sembrato eccessivo. Senza trascurare che preparare a tavolino una trappola per
un uomo significa forzare la realtà, modificare il destino, pilotare una certa
situazione. Per fortuna che a un certo punto i dubbi sulla moralità della
faccenda si sono fatti presenti. Altrimenti potevo chiudere il libro e farmene
una ragione. Un altro punto che mi ha lasciato perplessa è stato
l’impossibilità di rintracciare Brian dopo la sua sparizione. E’ possibile che
ai giorni nostri, quando il cellulare è il nostro confidente, amico, amante, i
due, dopo ben tre uscite, non si siano detti, non tanto il cognome o
l’indirizzo, quanto il numero telefonico? Questo l’ho considerato una cosa
assolutamente incredibile che ha tolto un po' di reale alla storia. E anche
alcune frasi qua e là mi sono sembrate del tutto assurde…tipo il commento post
bacio tanto voluto, desiderato, sognato a New York dopo il re-incontro…vi pare
che una donna innamorata dica “Ma così non è valido!”? Mi aspettavo un “Wow” o
un “Dio quanto mi è mancato”…ma giustamente io non sono Ylenia…e forse è
servito a capire che in quel momento mi ero veramente calata nel personaggio.
In fondo non è questo che chiediamo a un buon romanzo?
Baci. Francesca
Baci. Francesca
PIU' CHE BELLINO |
Trama | Ylenia ha
venticinque anni ed è già profondamente delusa dagli uomini. Non crede più
nell’amore e non ha alcuna fiducia nel genere maschile. Proprio per questo
decide insieme alla sua amica Laura di prendersi una rivincita: sedurre i
fidanzati delle ragazze che si rivolgono a lei per mettere alla prova la
fedeltà dei loro uomini. Comincia tutto come un gioco eccitante, condito da un
pizzico di pericolo e spregiudicatezza, ma Ylenia non tarda a rendersi conto
che chi scherza col fuoco rischia di bruciarsi… E poi c’è Brian. Un incontro
casuale, praticamente amore a prima vista. Ylenia tenta con tutte le proprie
forze di ignorare i suoi sentimenti, per evitare l’ennesima delusione, ma
l’attrazione è tale che non riesce a resistergli. E proprio quando le sue difese
cominciano ad abbassarsi, anche lui, come tutti gli altri, si rivela un ragazzo
da cui è meglio stare alla larga. Ylenia è a pezzi, ma c’è ancora un sogno a
tenerla viva, ad aiutarla a continuare a sperare: New York…
Qui trovate il romanzo!!
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