Buon lunedì, mie care!
Oggi vi parlo di “La mia
meravigliosa rivincita”, il sequel di “Mai per amore” e 2° capitolo della serie ‘Fall Away’
di Penelope Douglas. Vi ricordo che fra i due romanzi si colloca “Da quando ci
sei tu”, il POV di Jared, che ripercorre la storia che abbiamo già
letto nel primo romanzo.
In questo secondo volume il protagonista è Madoc Caruthers,
un personaggio che avevamo già conosciuto nei due libri precedenti. Madoc era
il migliore amico di Jared, nonché suo alleato nelle azioni di bullismo perpetrate
nei confronti della povera Tate. Era il classico figlio di papà che nella vita
era sempre stato abituato ad avere tutto. Il suo personaggio mi aveva parecchio
incuriosita. Madoc non è cambiato e lo
ritroviamo in tutto il suo splendore: è il bellissimo ragazzo con i capelli biondo
cenere e gli occhi azzurri con cui tutte le ragazze vorrebbero uscire, ricco,
popolare, ma antipatico e arrogante come ce lo ricordavamo. Sa di trovarsi in
una posizione privilegiata e approfitta della situazione. L’unica che non può
avere è Fallon, sua sorellastra da
quando la madre di lei ha deciso di sposare suo padre, il che la rende off-limits.
Madoc e Fallon sono entrati nel territorio proibito quando erano ancora molto
giovani, praticamente degli adolescenti. Trovandosi costretti a vivere sotto lo
stesso tetto e non potendo più combattere l’attrazione irresistibile che
provavano, avevano iniziato a frequentarsi tenendo la loro relazione segreta. Di
giorno si fingevano indifferenti, mentre la notte davano sfogo ai loro istinti
carnali. E così sono riusciti ad andare avanti per un po’ finché sono stati
scoperti e allontanati da bugie e falsità.
Fallon subito dopo aveva lasciato il paese con la scusa di dover concludere
gli studi, lasciando Madoc profondamente ferito e pieno di rancore. Da
quel momento lui aveva iniziato ad odiarla, ma c’è sempre una linea sottile fra
l’amore e l’odio: “C’erano persone che mi piacevano e persone che non mi
piacevano. Persone che amavo e persone che odiavo. Ma c’era solo una persona
che amavo odiare.” Ancora una volta il tema centrale dell’autrice è la rivalità,
da cui il titolo originale del libro ‘rival’. Il romanzo si svolge in due
momenti distinti della vita dei protagonisti, quando avevano 16 anni all’inizio
e riprende due anni dopo quando ne hanno entrambi 18, ma non ci sono frequenti
salti temporali. Inizia con il ritorno inaspettato di Fallon in città; lei è
tornata perché vuole avere la sua rivincita. Fra i due fin da subito si scatena la rivalità, un gioco spietato a chi
ha la meglio sull’altro.
Ci ho pensato e ripensato ma so ancora dire se questo
romanzo mi sia piaciuto. Quando l’ho iniziato avevo ancora in mente “Il mondo
in una stanza”, il bellissimo romanzo di J.L. Berg, e non riuscivo più di tanto
a trovare la giusta concentrazione. Avevo la vaga l’impressione di
aver già letto il romanzo e che non fosse una storia nuova. Rispetto ai primi
due libri della serie, che ho adorato, mi è parso meno incisivo e non mi sono
mai sentita più di tanto coinvolta se non nel finale. C’è molto dramma, ma non
mancano momenti divertenti e molto sexy. Rispetto ai due libri che lo precedono
è molto più spinto e le scene d’amore lasciano ben poco all’immaginazione, cambiamento
che balza subito all’occhio perché la Douglas ci aveva abituate ad un amore più
pacato e meno dirompente. In Madoc e Fallon si sprigiona in alcuni passaggi
un’attrazione impetuosa che culmina in scene di sesso bollenti. Nei momenti in
cui fanno l’amore sono arrabbiati, e non riuscendo a porre freno alla reciproca
attrazione finiscono l’uno fra le braccia dell’altro. Forse le scene d’amore
sono troppe e ad un certo punto diventano ripetitive. Quando in un romanzo le
scene d’amore predominano su tutto il resto ho come l’impressione che la
scrittrice sia poco ispirata e che per riempire le pagine infarcisca la storia
di scene di sesso. Subito scatta il mio campanello d’allarme.
Posso capire che in
un erotic romance prevalgano questo tipo di scene, ma questo è a tutti gli effetti un new adult. Tuttavia, uno degli
aspetti meno riuscito è come la scrittrice
affronta la rivalità, c’è poca convinzione, mentre a mio parere avrebbe dovuto
forzare maggiormente l’astio fra Madoc e Fallon. Da entrambe le parti si
percepiscono quasi subito i segnali di cedimento e la rivalità cessa sul
nascere. Fra Jared e Tate la lotta era proseguita per gran parte del libro,
incessante, e mi era sembrata reale, tangibile. Si sono rivelato entrambi due
avversari molto tosti. Sono curiosa di scoprire se la scrittrice nel terzo
libro “Falling Away” troverà una rivale all’altezza di Jaxon, il tenebroso
fratello di Jared, che in questo romanzo mi è parso molto duro e privo di
scrupoli. Ho l’impressione che sia un personaggio dalle grandi potenzialità che
mi piacerebbe approfondire. Vi lascio con una citazione tratta da questo libro e vi
do appuntamento alla prossima recensione: “Il cuore mi
batteva forte e nelle vene mi scorreva calore liquido. Prima che potesse
girarmi, Madoc mi schiacciò il petto contro la macchina. Avevo il respiro corto
e sentii il sangue affluirmi alla testa. «Dimmi che non ti piace», mi sfidò,
sfiorandomi l’orecchio con le labbra.
«Voglio sentirtelo dire».”
Baci, greta
BELLINO |
Qui trovate il romanzo!!
Ciao Greta , se ti interessa la Newton Compton ha preso i diritti di Misconduct il nuovo romanzo di Penelope Douglas , me lo confermato l'autrice , un saluto Martina
RispondiElimina