Buongiorno ragazze,
la recensione che mi accingo a scrivere è
piuttosto complicata. Probabilmente, vi trasmetterò una serie di pensieri e
riflessioni confusi, perché è molto difficile comunicare correttamente tutto il
conflitto e le emozioni che questo libro mi ha lasciato. Mi perdonerete, se
sarò poco chiara ma, se vorrete intraprendere questa lettura, forse mi
capirete. Anna e William. Due facce della stessa medaglia. Simbiotici. Due
anime gemelle. Lui. Sposato, dominante, arrogante, egoista, narcisista,
carismatico, superbo. Lei. Fragile, sottomessa, giovane, sensuale, oscura,
problematica. Lavorano insieme, a strettissimo contatto e non certo per un caso
fortuito.
William vede in Anna, sin dal primo incontro per un colloquio di
lavoro, una potenziale professionista con il guizzo geniale, ma anche una
perfetta sottomessa. Intuisce tutto questo dopo un solo sguardo e poche parole
e, da quel momento, tesse una tela magistrale fatta di accurata ed inesorabile
seduzione. Il suo matrimonio non è certo un ostacolo. E’ fatto di apparenza, di
convenzioni sociali, di opportunità. Anna non ha scampo e, in breve tempo,
diventa l’amante perfetta. La sottomessa perfetta. Asservita totalmente ad un
uomo che non risparmia niente, che umilia, che degrada, che pretende devozione
totale, che prende, prende, prende. Un uomo che infligge un dolore sordo e
sottile, che non ha bisogno delle mani per fare male, gli basta un frase
strategica sulla sua famiglia perfetta per godere profondamente dello
smarrimento e del dolore che vede riflessi negli occhi di lei. Un uomo che ha
fatto della crudeltà il proprio secondo lavoro. Vi chiederete……E Anna? Anna è
creta nelle sue mani. Dipende totalmente da lui, dai suoi complimenti, come dai
suoi insulti, dal suo amore, come dal suo odio. E fin qui……sembra la storia di
un rapporto dom\sub, forse portata un pò agli estremi. Che c’è di così
particolare, di così meritevole di attenzione? Molto, fanciulle, davvero molto.
Non posso addentrarmi molto nella trama, perché rovinerei la sceneggiatura di
un copione scritto magistralmente. Vi dirò però che la scoperta della figura di
Anna, che avviene sapientemente piano piano, gradualmente, vi aprirà le porte di un abisso.
È lei, a
mio avviso, la vera punta di diamante di questo libro. Una figura femminile
che, come vi dicevo, inizialmente non lascia presagire il turbine degli eventi
successivi, che appare fragile, devota, insoddisfatta di non poter avere il suo
uomo tutto per sé. Apparentemente, sembra essere tutto qui. Ma Anna, forse,
indossa una maschera. Forse, e dico forse, Anna è molto meno fragile di quello
che sembra, ed allo stesso tempo lo è molto di più. Anna però, certamente, non
è solo passiva. È oscura, persa in un rapporto che cela delle esigenze
profonde, che sconfinano in qualcosa di malato, insano, patologico. Esigenze
che vanno ben al di là del gioco erotico. Ha un lato nero, quasi diabolico, che
emergerà e darà voce ad eventi difficili da concepire. Il rapporto fra i due
degenera a tal punto che tutto, ma veramente tutto, diventa lecito, pur di
portare a casa il risultato vincente e ferire, ferire, ferire. Il finale?
Perfetto…..davvero perfetto! È stato difficile leggere questo libro. Difficile
ma, al contempo, esaltante. Impossibile accettare alcune cose, arrivare anche
solo lontanamente a comprenderle.
Gettiamo uno sguardo in una realtà contorta,
dove tutto pare essere lecito, dove nessun tipo di rapporto può dirsi al sicuro
e tutelato. Dove l’ossessione non guarda in faccia a nessuno e chiunque si metta sulla sua
strada è falciato con ben poca misericordia. Lo spettacolo che Robin C. ha messo
in scena non vi darà tregua, in una
corsa ad un finale difficile da prevedere e, forse, anche da metabolizzare. Scevri
da pregiudizi e facile buonismo, leggete questo libro. La realtà, talvolta, è
molto più varia e complessa di quello che possiamo pensare. Possiamo però cullarci con l‘idea che è, pur
sempre, solo finzione.
Un bacio, fanciulle. Lara
Bellissimo |
Sinossi:
William
non era mai stato disonesto con Anna. Non aveva finto di amarla per
conquistarla. Il loro era un rapporto deviato e corrotto. Una relazione simile
a una crudele spirale, in grado di trascinare entrambi sempre più in basso,
verso un inevitabile disastro. Lui l’aveva fatta sentire importante, l’aveva
fatta sentire una nullità, l’aveva fatta sentire sensuale, l’aveva fatta
sentire sporca. Soprattutto l’aveva trasformata nell’oggetto di un desiderio
potentissimo e assoluto. Non rimpiangeva nulla, Anna, ma era stanca del loro
gioco. Stanca al punto di mettere la parola fine alla loro folle storia. Non
poteva però prevedere le conseguenze di quella scelta.
Qui trovate il romanzo in ebook!!
Ho adorato questo libro, come del resto gli altri della bravissima C.Robin. Un libro tosto, dalle tinte forti e scritto con la penna di una fuoriclasse. Bellissima recensione!
RispondiEliminaConcordo Elena! é il primo libro che leggo di questa autrice e mi ha fatto venire i brividi....una lettura difficile ma davvero notevole. é una scrittrice coraggiosa e leggerò presto altri suoi lavori!
RispondiEliminaGrazie di cuore per questa recensione spaziale!
RispondiEliminaCristina. (Robin C.)
Bellissima recensione. Hai fatto una perfetta analisi dei protagonisti ed è davvero bello leggere le tue emozioni attraverso ciò che hai scritto.
RispondiEliminaGrazie :D
Mi fa molto piacere di essere riuscita a trasmettere le sensazioni che la lettura mi ha lasciato.....è stata una recensione difficile da scrivere ed ho temuto di fare una gran confusione!!!!
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