11 luglio 2018

Un perfetto bastardo di Vi Keeland e Penelope Ward. Recensione



Carissime amiche,
oggi vi parlo dell’ultimo romanzo del duo delle meraviglie Vi Keeland e Penelope Ward intitolato «Un perfetto bastardo». L'edizione italiana della Newton Compton è uscita pochi giorni fa.  Si tratta di una storia autoconclusiva che fa parte della nota serie Cocky Bastard che comprende, oltre a «Bastardo fino in fondo», Playboy pilot e Mister Moneybags. 


Il romanzo si apre con la scena in cui Soraya, la bellissima ragazza dai tratti esotici e dal temperamento particolarmente vivace, come di routine sale sul metrò per recarsi nel luogo in cui lavora. Pensa che sia una giornata come tante altre e non sa che un evento inaspettato sta per scombussolare la sua vita. Graham per una volta non ha altra scelta che recarsi al lavoro come fanno i comuni mortali: prendendo un mezzo pubblico. Un uomo. Una donna. Un incontro fortuito che cambierà il destino di entrambi. 

Tutto ha inizio con lo smarrimento di un cellulare, quello di Graham. L’oggetto a lui sacro gli sfugge inavvertitamente dalla giacca e finisce sul pavimento della carrozza del metrò. Soraya, che si trova nella stessa carrozza, lo vede e lo raccoglie. Il giorno dopo rintraccia il suo proprietario e si presenta nel suo ufficio per restituirglielo. Penso che chiunque si comporti come Soraya si aspetti quanto meno di essere ringraziata. Potete dunque immaginare la sua reazione quando non le viene nemmeno consentito di incontrarlo e viene fatta allontanare senza aver avuto modo di portare a termine la sua missione. 


Ma lei non si arrende. Soraya è una donna di carattere, determinata, decisa, ma soprattutto non li lascia mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da un tipo come Graham Morgan. Graham, d’altro canto, è un uomo troppo impegnato per perdere tempo ad ascoltare chiunque cerchi di parlargli, se non 'strettamente necessario'. Bisognerebbe capire quali sono le sue priorità. Da un piedistallo governa il suo grande impero. E’ un uomo di successo, proprietario di una delle più importanti società di New York. Graham è dispotico, arrogante, presuntuoso, scontroso, antipatico. Il soprannome 'pieno di sé in giacca e cravatta' gli calza a pennello. Malgrado la fama e la ricchezza però è una persona profondamente infelice e sola, tanto. Ha i suoi buoni motivi per non permettere a nessuna donna di avvicinarsi a lui.

Soraya riesce in un’impresa che definirei straordinaria, ossia a catturare il suo interesse e a distoglierlo dal suo lavoro. Dal primo istante in cui Graham la vede, scatta qualcosa dentro di lui e intravediamo i primi segni di cedimento nella barriera che ha innalzato per proteggersi. A poco a poco la coltre di ghiaccio si scioglie, e il capo infernale ed impossibile che nessun dipendente si augurerebbe scompare, lasciando il posto ad una persona squisita. Scoprendo tutti i retroscena della sua storia mi sono dovuta ricredere sul suo conto. A volte la rabbia ti fa agire in modo del tutto irrazionale e non ti consente di lasciarti il passato alle spalle per aprire un nuovo capitolo della tua vita. Graham in fondo non si accorge che i suoi atteggiamenti stanno facendo del male unicamente a se stesso. Ho trovato deliziosa la parte in cui lui e Soraya iniziano a messaggiarsi; i discorsi che all’inizio sono molto professionali, seri e moderati. Una volta oltrepassata la diffidenza iniziale si fanno roventi, audaci. Graham si rivela inaspettatamente un uomo dallo spiccato senso dell’umorismo, che sa come conquistare una donna e non si darà pace finché non avrà raggiunto il suo intento. Mi sono ritrovata a ridere a crepapelle nel leggere i loro scambi di battute al vetriolo, i dialoghi fitti di doppi sensi, i litigi, le discussioni, le riappacificazioni che poi seguono. Ad ogni provocazione di Graham Soraya naturalmente ha la risposta pronta. Inaspettato e molto gradito è l’incontro di Graham con Chance Bateman. Vi ricordate Chance, il protagonista di Bastardo fino in fondo (leggi QUI)? Chance è a spasso con la sua deliziosa capra quando incontra Graham lungo un viale vicino alla casa di Soraya. Utilissimi saranno i suoi consigli in campo sentimentale. 


L’unico passaggio su cui ho da ridire è quello in cui il protagonista scopre l’inganno perpetrato dalla sua ex, la perfida e calcolatrice Geneviève,  un segreto che lei gli ha tenuto nascosto per tanti anni. Visto che la persona coinvolta ha subito un lutto, sia Graham che Geneviève avrebbero dovuto concederle un po’ di tempo. Quello che succede dopo rischia di ferire la sensibilità di questa ‘certa persona’ (non entrerò nei dettagli per non spoilerare). Questo punto giustifica il mio giudizio finale: 4,5 anziché 5 pieno. Il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo libro è divertente, poi aggiungerei sensuale e avvincente. L’ho decisamente preferito a Bastardo fino in fondo! Peccato che non abbiano mantenuto la cover originale di Letitia Hasser. Il modello, se ricordate la copertina originale, era Dusan Susnjar. 

Baci, Greta
Molto bello


Sinossi | Era una mattina qualunque, il treno era affollato e tutto sembrava noiosamente normale. A un certo punto sono stata come ipnotizzata dal ragazzo seduto vicino al corridoio. Urlava contro qualcuno al telefono come se avesse il diritto di governare il mondo. Ma chi credeva di essere con quel suo completo costoso? In effetti, gli conferiva un’aria da leader, ma non è questo il punto. Non appena il treno si è fermato, è saltato giù così in fretta da dimenticarsi il telefono, e io… potrei averlo raccolto. Potrei anche aver spiato tutte le sue foto e chiamato alcuni dei suoi numeri. Okay, potrei persino aver tenuto il telefono dell’uomo misterioso fino a che non ho trovato il coraggio di restituirlo. Così ho raggiunto il suo ufficio da snob… e lui si è rifiutato di vedermi. Ho consegnato il cellulare alla reception dell’ufficio di quel bastardo arrogante. Ma potrei, diciamo per ipotesi, avergli lasciato qualche foto sul telefono. Foto non esattamente angeliche.    



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2 commenti:

  1. ciao ti faccio sempre la stessa domanda difficolta' di lettura? tanto per far dei paragoni con la whitney me la cavo non la douglas no grazie per la risposta

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    1. Ciao!! La paragonerei a Whitney G. Non è difficile...:D

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