8 ottobre 2013

Recensione: “Passione pericolosa” di Lisa Marie Rice

“Passione pericolosa” (Dangerous Passion) è il terzo e ultimo romanzo della serie Dangerous di Lisa Marie Rice. La perfetta conclusione di una trilogia erotic romantic suspense che ci ha conquistato. L’attesa di questo romanzo ci ha fatto letteralmente sospirare, ma ne è valsa la pena. La Rice fa presa sul lettore con il suo stile unico, inconfondibile e quei personaggi maschili carismatici, così virili e rudi ma, allo stesso tempo, tanto intriganti. Il mondo che ci presenta è sempre duro e spietato, come gli  uomini che ne fanno parte. Sono uomini forti, ex combattenti, che hanno imparato a sopravvivere nelle situazioni più difficili. Sanno affrontare la vita con freddezza e con gli occhi ben aperti in attesa di un nemico sempre in agguato. Un nemico che continua a dar loro la caccia senza concedere un attimo di tregua.

 Sono personaggi che hanno conosciuto gli orrori e le atrocità della vita; un passato difficile e pieno di sofferenze li ha temprati, rendendoli insensibili al dolore, impavidi davanti al pericolo. Hanno imparato a mettere a tacere i propri sentimenti, perché i sentimenti, spesso, possono essere letali. I sentimenti rendono l’uomo vulnerabile, lo fanno esitare quando è indispensabile l’azione, lo indeboliscono quando dovrebbe essere forte. L’uomo della Rice non è perfetto, tutt’altro. Eppure la scrittrice riesce a farci innamorare di questi personaggi anche quando il protagonista è un cattivo. Un vero cattivo. Sì avete capito bene, il protagonista di “Passione pericolosa” non è certamente un uomo integerrimo che si guadagna da vivere come le persone normali. Victor “Drake” Drakovic è un trafficante d’armi. E’ un uomo nato dal nulla. 
 
 
Incredibilmente forte e dotato di un’intelligenza fuori dal comune, è riuscito, in pochi anni, a creare un impero così potente che si estende in tutto il mondo. La sua ricchezza non ha confini. Drake è una persona che incute timore;  chi lo conosce sa che non può permettersi di tradirlo o di ingannarlo perché può tramutarsi in un nemico mortale. La storia è ambientata negli Stati Uniti, perché è lì che ora Drake vive. La sua vita procede costantemente sotto protezione, non può permettersi di aggirarsi liberamente per i quartieri di New York. Uomini fidati lo seguono sempre, ovunque vada. Le auto con cui si muove hanno i vetri oscurati antiproiettile, la sua residenza, il grattacielo in cui vive, è un luogo impenetrabile. Eppure i suoi nemici hanno trovato una crepa in quell’armatura.
 
Quella parte di Lexington era piena di librerie e gallerie d’arte, le vetrine erano più piacevoli, meno volgari delle boutique con i loro stupidi vestiti stravaganti un isolato più su. E fu allora che li vide. Quadri. Un muro pieno di quadri, con qualche acquerello e qualche disegno a inchiostro. Tutti di una bellezza da togliere il fiato, tutti opera certamente della stessa abile mano. Una mano che perfino lui si rendeva conto essere straordinaria. Anche se i vetri dell’auto erano oscurati, la galleria era ben illuminata e ogni opera d’arte aveva la sua luce a muro, così Drake riuscì a vederli tutti bene, bloccato in un ingorgo in piena Manhattan. E poi godeva di una vista degna di un cecchino. Fece qualcosa che non aveva mai fatto prima. Abbassò il finestrino.
 

 
Drakovic si reca ogni giovedì pomeriggio in una nota galleria d’arte di Lexington per osservare, da un vicolo buio sul retro della galleria, un’artista … una donna. Grace Larsen. Grace è stupita quando  un acquirente sconosciuto inizia ad acquistare tutte le sue opere pagando qualunque prezzo. Lei non sa che dietro quel compratore anonimo in realtà si cela uno degli uomini più potenti della terra. Grace è una donna fuori dal comune. La scrittrice sembra voler rimarcare questo particolare, eppure ce la descrive come una donna semplice, naturale, autentica. In lei non c’è nulla di artefatto, qualsiasi trucco sarebbe superfluo. Come se, in una realtà ormai troppo artificiosa, la normalità fosse un aspetto distintivo e straordinario per descrivere una persona. Forse è proprio questo il motivo per cui Drake vede in lei una creatura quasi soprannaturale, la donna dei suoi sogni, la donna che per lui è divenuta un’ossessione. Drake è così potente che potrebbe avere qualunque donna, qualunque cosa. E’ ben consapevole che avvicinandola rischierebbe di metterla in pericolo, rendendola un facile bersaglio dei suoi nemici. Eppure non può far a meno di starle lontano, non può evitare di sentirsi attratto da lei. 

“Passione pericolosa” è un bel romanzo; sicuramente non un libro indimenticabile ma una lettura in grado di regalarti tante belle emozioni. Quando ho affermato che i romanzi della Rice hanno un’impronta unica e indistinguibile, mi riferivo, in particolare, all’impostazione del romanzo, alla sua struttura. E’ un aspetto che si ripete costantemente in tutti i suoi libri: l’utilizzo dei salti temporali. Nei momenti cruciali assistiamo immancabilmente a un cambio di scena. La Rice non ci svela subito gli avvenimenti che stanno avendo luogo nel presente ma, nei momenti decisivi, siamo catapultati nel passato o nel futuro. Se in un primo momento il lettore si ritrova destabilizzato, a poco a poco capisce il motivo per il quale ogni evento ha avuto luogo e tutti i pezzi si ricompongono. Questo aspetto accentua il dinamismo, l’azione all’interno del racconto e tiene il lettore costantemente con il fiato sospeso. La componente erotica è sempre molto presente e marcata nei romanzi della Rice, ma non è mai volgare o eccessiva. Le scene d’amore non costituiscono la parte predominante come spesso avviene in altri romanzi di questo genere. Qui, al contrario, c’è un perfetto bilanciamento fra le varie componenti; sentimentale, erotica e suspense. Infine, vorrei soffermarmi sull’atmosfera. La Rice ha una capacità straordinaria di creare atmosfere molto suggestive; sono sempre cupe, lugubri, soffocanti, ma talmente vivide che il lettore ha la sensazione che siano reali.
 
 
BELLO
 

4 commenti:

  1. Cara Greta,
    A me, dei tre romanzi della Rice, è quello che mi è piaciuto di più. Ho trovato il personaggio di Drake a tutto tondo. Sarà anche un criminale ma per amore (che è davvero un sentimento galvanizzante) cambia totalmente la sua vita. Spero che ne scriva ancora romanzi cosi. Ciao. Susanna

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  2. Lo letto anchio e confermo che e il migliore della serie..ma non un romanza che mi abbia fatto impazzire, la RICE ha ancora molta strada da fare.

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  3. Ne convengo cara cris 73. D'altronde qui parliamo di lettura di evasione e non di Alta Letteratura (Joyce, Musil, Kafka, ecc. per intenderci). Per cui nel contesto in cui scrive la Rice - l'erotic romance preso d'assalto da gente che non sa nemmeno scrivere - è quantomeno godibile. Ciao. Susanna

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  4. Ciao ragazze, ci sono ancora tanti romanzi e serie della Rice che mancano all'appello. Mi riferisco alle due trilogie "The Protectors " e "The Ghost Ops ", l'ultimissima serie da lei pubblicata. Vedremo se, questa volta, riuscirà a stupirci ...

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