“Passione
pericolosa” (Dangerous Passion) è il terzo e ultimo romanzo della serie Dangerous
di Lisa Marie Rice. La perfetta conclusione di una trilogia erotic romantic suspense che ci ha
conquistato. L’attesa di questo romanzo ci ha fatto letteralmente sospirare, ma
ne è valsa la pena. La Rice fa presa sul lettore con il suo stile unico,
inconfondibile e quei personaggi maschili carismatici, così virili e rudi ma, allo
stesso tempo, tanto intriganti. Il mondo che ci presenta è sempre duro e
spietato, come gli uomini che ne fanno
parte. Sono uomini forti, ex combattenti, che hanno imparato a sopravvivere nelle
situazioni più difficili. Sanno affrontare la vita con freddezza e con gli
occhi ben aperti in attesa di un nemico sempre in agguato. Un nemico che
continua a dar loro la caccia senza concedere un attimo di tregua.
Sono personaggi che hanno conosciuto gli orrori e le atrocità della vita; un passato difficile e pieno di sofferenze li ha temprati, rendendoli insensibili al dolore, impavidi davanti al pericolo. Hanno imparato a mettere a tacere i propri sentimenti, perché i sentimenti, spesso, possono essere letali. I sentimenti rendono l’uomo vulnerabile, lo fanno esitare quando è indispensabile l’azione, lo indeboliscono quando dovrebbe essere forte. L’uomo della Rice non è perfetto, tutt’altro. Eppure la scrittrice riesce a farci innamorare di questi personaggi anche quando il protagonista è un cattivo. Un vero cattivo. Sì avete capito bene, il protagonista di “Passione pericolosa” non è certamente un uomo integerrimo che si guadagna da vivere come le persone normali. Victor “Drake” Drakovic è un trafficante d’armi. E’ un uomo nato dal nulla.
Sono personaggi che hanno conosciuto gli orrori e le atrocità della vita; un passato difficile e pieno di sofferenze li ha temprati, rendendoli insensibili al dolore, impavidi davanti al pericolo. Hanno imparato a mettere a tacere i propri sentimenti, perché i sentimenti, spesso, possono essere letali. I sentimenti rendono l’uomo vulnerabile, lo fanno esitare quando è indispensabile l’azione, lo indeboliscono quando dovrebbe essere forte. L’uomo della Rice non è perfetto, tutt’altro. Eppure la scrittrice riesce a farci innamorare di questi personaggi anche quando il protagonista è un cattivo. Un vero cattivo. Sì avete capito bene, il protagonista di “Passione pericolosa” non è certamente un uomo integerrimo che si guadagna da vivere come le persone normali. Victor “Drake” Drakovic è un trafficante d’armi. E’ un uomo nato dal nulla.
Incredibilmente
forte e dotato di un’intelligenza fuori dal comune, è riuscito, in pochi anni,
a creare un impero così potente che si estende in tutto il mondo. La sua
ricchezza non ha confini. Drake è una persona che incute timore; chi lo conosce sa che non può permettersi di
tradirlo o di ingannarlo perché può tramutarsi in un nemico mortale. La storia
è ambientata negli Stati Uniti, perché è lì che ora Drake vive. La sua vita
procede costantemente sotto protezione, non può permettersi di aggirarsi liberamente
per i quartieri di New York. Uomini fidati lo seguono sempre, ovunque vada. Le
auto con cui si muove hanno i vetri oscurati antiproiettile, la sua residenza,
il grattacielo in cui vive, è un luogo impenetrabile. Eppure i suoi nemici
hanno trovato una crepa in quell’armatura.
“Quella parte di Lexington era
piena di librerie e gallerie d’arte, le vetrine erano più piacevoli, meno
volgari delle boutique con i loro stupidi vestiti stravaganti un isolato più
su. E fu allora che li vide. Quadri. Un muro pieno di quadri, con qualche
acquerello e qualche disegno a inchiostro. Tutti di una bellezza da togliere il
fiato, tutti opera certamente della stessa abile mano. Una mano che perfino lui
si rendeva conto essere straordinaria. Anche se i vetri dell’auto erano
oscurati, la galleria era ben illuminata e ogni opera d’arte aveva la sua luce
a muro, così Drake riuscì a vederli tutti bene, bloccato in un ingorgo in piena
Manhattan. E poi godeva di una vista degna di un cecchino. Fece qualcosa che
non aveva mai fatto prima. Abbassò il finestrino. ”
Drakovic si reca
ogni giovedì pomeriggio in una nota galleria d’arte di Lexington per osservare,
da un vicolo buio sul retro della galleria, un’artista … una donna. Grace
Larsen. Grace è stupita quando un
acquirente sconosciuto inizia ad acquistare tutte le sue opere pagando
qualunque prezzo. Lei non sa che dietro quel compratore anonimo in realtà si
cela uno degli uomini più potenti della terra. Grace è una donna fuori dal
comune. La scrittrice sembra voler rimarcare questo particolare, eppure ce la
descrive come una donna semplice, naturale, autentica. In lei non c’è nulla di
artefatto, qualsiasi trucco sarebbe superfluo. Come se, in una realtà ormai troppo
artificiosa, la normalità fosse un aspetto distintivo e straordinario per
descrivere una persona. Forse è proprio questo il motivo per cui Drake vede in
lei una creatura quasi soprannaturale, la donna dei suoi sogni, la donna che per
lui è divenuta un’ossessione. Drake è così potente che potrebbe avere qualunque
donna, qualunque cosa. E’ ben consapevole che avvicinandola rischierebbe di
metterla in pericolo, rendendola un facile bersaglio dei suoi nemici. Eppure non
può far a meno di starle lontano, non può evitare di sentirsi attratto da lei.
“Passione
pericolosa” è un bel romanzo; sicuramente non un libro indimenticabile ma una
lettura in grado di regalarti tante belle emozioni. Quando ho affermato che i
romanzi della Rice hanno un’impronta unica e indistinguibile, mi riferivo, in
particolare, all’impostazione del romanzo, alla sua struttura. E’ un aspetto
che si ripete costantemente in tutti i suoi libri: l’utilizzo dei salti
temporali. Nei momenti cruciali assistiamo immancabilmente a un cambio di
scena. La Rice non ci svela subito gli avvenimenti che stanno avendo luogo nel
presente ma, nei momenti decisivi, siamo catapultati nel passato o nel futuro.
Se in un primo momento il lettore si ritrova destabilizzato, a poco a poco
capisce il motivo per il quale ogni evento ha avuto luogo e tutti i pezzi si
ricompongono. Questo aspetto accentua il dinamismo, l’azione all’interno del
racconto e tiene il lettore costantemente con il fiato sospeso. La componente
erotica è sempre molto presente e marcata nei romanzi della Rice, ma non è mai
volgare o eccessiva. Le scene d’amore non costituiscono la parte predominante
come spesso avviene in altri romanzi di questo genere. Qui, al contrario, c’è un
perfetto bilanciamento fra le varie componenti; sentimentale, erotica e suspense.
Infine, vorrei soffermarmi sull’atmosfera. La Rice ha una capacità straordinaria
di creare atmosfere molto suggestive; sono sempre cupe, lugubri, soffocanti, ma
talmente vivide che il lettore ha la sensazione che siano reali.
BELLO |
Cara Greta,
RispondiEliminaA me, dei tre romanzi della Rice, è quello che mi è piaciuto di più. Ho trovato il personaggio di Drake a tutto tondo. Sarà anche un criminale ma per amore (che è davvero un sentimento galvanizzante) cambia totalmente la sua vita. Spero che ne scriva ancora romanzi cosi. Ciao. Susanna
Lo letto anchio e confermo che e il migliore della serie..ma non un romanza che mi abbia fatto impazzire, la RICE ha ancora molta strada da fare.
RispondiEliminaNe convengo cara cris 73. D'altronde qui parliamo di lettura di evasione e non di Alta Letteratura (Joyce, Musil, Kafka, ecc. per intenderci). Per cui nel contesto in cui scrive la Rice - l'erotic romance preso d'assalto da gente che non sa nemmeno scrivere - è quantomeno godibile. Ciao. Susanna
RispondiEliminaCiao ragazze, ci sono ancora tanti romanzi e serie della Rice che mancano all'appello. Mi riferisco alle due trilogie "The Protectors " e "The Ghost Ops ", l'ultimissima serie da lei pubblicata. Vedremo se, questa volta, riuscirà a stupirci ...
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