“Il Club delle cattive ragazze” è un romanzo che ho conosciuto per caso, in un momento in cui vagavo
alla ricerca di qualcosa di diverso, per sfuggire dai soliti schemi dei libri
che ho letto ultimamente.
A colpirmi, quasi subito, è stata la trama, un po’
insolita, differente. Il tema trattato è molto attuale; ormai se ne parla
ovunque, scaturendo in ferventi e accesi dibattiti su tutti i blog: il grande
successo del romanzo erotico, “l’erotic romance”. Chi di noi non si è
soffermato almeno un momento a riflettere e non si è chiesto quale motivo ci
spinge inevitabilmente in quella direzione?
Alla fine ci ricaschiamo sempre… e ci ritroviamo immerse in una nuova lettura, sexy e
incredibilmente peccaminosa, dove il protagonista è un affascinante e
irresistibile milionario. Ma perché? E’
la domanda che si è posta anche la scrittrice Sophie Hart, che le ha fornito lo spunto per scrivere un
libro.
Tutto il romanzo ruota attorno a un piccolo caffè al centro di Bristol, "Il Cafè Crumb". Estelle, la proprietaria, è una donna ancora giovane di 42 anni,
divorziata e con un figlio. Dopo il divorzio ha concentrato tutte le energie
nella propria attività, il Cafè, che gestisce cercando di superare il difficile
momento di profonda crisi economica. E’ consapevole di dover assolutamente
trovare il modo per rilanciare la propria attività e attirare sempre più
clientela nel locale. E mentre, con un tuffo al cuore, osserva la Bainbridge
Books, la libreria indipendente del quartiere, chiudere i battenti, ha una
brillante idea che cambierà per sempre la sua vita: un Book Club. Sì avete capito bene, Estelle decide di organizzare delle serate di lettura proprio all’interno del suo delizioso locale e, fra un pasticcino e l’altro, discutere i temi che più ci stanno a cuore: la passione per le letture.
Quali tipi di letture? Il Club del Cafè Clumb ha dei gusti decisamente particolari,
predilige dei libri molto piccanti. Ecco, siamo tornati al punto di partenza,
gli erotic romance.
A dare l’incentivo al gruppo è un piccolo romanzo, il best seller del momento, "Ten Sweet Lessons" di CJ Jones , che Estelle tiene segretamente custodito, quasi vergognandosi di possederlo, in fondo alla borsa. Eppure non può fare a meno di leggerlo di nascosto e di ripercorrere quelle pagine, ormai sgualcite per la ripetuta lettura, ipnotizzata da quelle parole così elettrizzanti e proibite. Estelle è ammaliata da quelle pagine che la fanno sentire viva. Quando la scrittrice parla di questo fantomatico romanzo induce al sorriso. E’ evidente il riferimento a quella famosissima trilogia che tutte noi conosciamo … da cui tutto ha avuto inizio. Ma ora parliamo delle protagoniste, “le cattive ragazze del Club”. Come avrete intuito, questo romanzo non ha un unico protagonista. E’ un aspetto che di solito mi infastidisce, poiché distoglie la mia attenzione dal personaggio principale in cui amo immedesimarmi; qui mi è piaciuto. L’ho apprezzato in questo libro, in questa storia.
A dare l’incentivo al gruppo è un piccolo romanzo, il best seller del momento, "Ten Sweet Lessons" di CJ Jones , che Estelle tiene segretamente custodito, quasi vergognandosi di possederlo, in fondo alla borsa. Eppure non può fare a meno di leggerlo di nascosto e di ripercorrere quelle pagine, ormai sgualcite per la ripetuta lettura, ipnotizzata da quelle parole così elettrizzanti e proibite. Estelle è ammaliata da quelle pagine che la fanno sentire viva. Quando la scrittrice parla di questo fantomatico romanzo induce al sorriso. E’ evidente il riferimento a quella famosissima trilogia che tutte noi conosciamo … da cui tutto ha avuto inizio. Ma ora parliamo delle protagoniste, “le cattive ragazze del Club”. Come avrete intuito, questo romanzo non ha un unico protagonista. E’ un aspetto che di solito mi infastidisce, poiché distoglie la mia attenzione dal personaggio principale in cui amo immedesimarmi; qui mi è piaciuto. L’ho apprezzato in questo libro, in questa storia.
Le amiche del Club, Estelle, Gracie, Rebecca, Sue e Reggie (… che è un uomo) non sono come molti personaggi che spesso
incontriamo nei romanzi che leggiamo. Sono persone reali, normali, lettrici
come tutte noi. Eppure nella normalità la loro storia è interessante. Pur essendo
personaggi eterogenei, in quanto all’età o caratterialmente, in fondo hanno un punto
fondamentale che li lega: hanno tutte grandi
problemi relazionali. Non mi soffermerò nella presentazione delle singole storie. Preferisco non svelare nulla e lasciare a voi la curiosità di scoprirle durante la lettura. Addentrandoci nel racconto, a poco a poco, impariamo a conoscerli intimamente e, inspiegabilmente, ci affezioniamo a ognuno di loro. La scrittrice si sofferma a turno sulle loro vite, per poi ritrovarli insieme nei locali del Cafè a discutere, apertamente, i loro problemi. L’esperienza al Club sarà un’occasione unica di mettersi nuovamente in gioco, per riuscire a superare le proprie inibizioni, le proprie paure, parlandone con gli altri.
Poco alla volta
ognuno di loro acquisirà autostima e imparerà ad affrontare la vita a testa
alta. Le letture erotiche forniranno uno spunto per ravvivare le loro vite,
ormai monotone, tediose, e saranno un
incentivo a osare sempre di più nella vita. A qualunque età ci si trovi a
viverla.
In tutto il racconto c’è tanta ironia e alcune situazioni sono quasi paradossali, caratterizzate da dialoghi sempre serrati e, a tratti, pungenti. Lo stile dell’autrice è scorrevole e non concede al lettore un momento di sosta.
In tutto il racconto c’è tanta ironia e alcune situazioni sono quasi paradossali, caratterizzate da dialoghi sempre serrati e, a tratti, pungenti. Lo stile dell’autrice è scorrevole e non concede al lettore un momento di sosta.
Insomma, “Il Club delle cattive ragazze” è un
romanzo che mi ha favorevolmente sorpreso perché, alla fine, siamo noi lettrici
le vere protagoniste del racconto.
Prima di lasciarvi vi suggerisco di
soffermarvi sulla nota finale, subito dopo l’epilogo. Vi ritroverete a
ripercorre la storia della letteratura erotica affrontata all’interno del libro.
BELLO |
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