Buongiorno carissime,
eccoci alla conclusione della serie Dark Love. «Marked» è, infatti, il quarto ed ultimo libro. Saprete, forse, che avevo
promosso a pieni voti Saved, terza uscita della serie. Attendevo l’epilogo con
molte aspettative, dal momento che, nel suo complesso, i libri precedenti erano
sempre riusciti, e non era semplice, ad introdurre elementi di novità che
avevano permesso alla serie di non avere momenti di noia. Devo dire che,
purtroppo, Marked non è stato, a mio avviso, all’altezza degli episodi
precedenti.
Alla fine, credo che, forse, una trilogia sarebbe stata
maggiormente azzeccata, dal momento che sarebbe riuscita ad evitare talune
ripetizioni che, a lungo andare, hanno reso un po’ piatta la trama, rompendone
quel ritmo incalzante ed interessante che Ameliè era riuscita a garantire. Stavolta
ho avvertito quel pizzico di noia che l’autrice aveva sino ad ora sapientemente
evitato. Entriamo un po’ nel dettaglio. Luana, al termine di Saved, è fuggita,
determinata a porre in salvo se stessa e la creatura che porta in grembo.
Luana, con l‘aiuto della nonna paterna, riuscirà a cambiare identità ed a
trovare rifugio a Miami. La libertà, pur conquistata duramente, non ha però il
dolce sapore che potremmo aspettarci. Luana non riesce ad essere serena.
È
cambiata. Si è indurita. Non è più la spensierata ragazza di un tempo. Il
marchio che Adrian le ha impresso dentro è forte. Questa libertà, comunque, non
durerà a lungo. Non vi svelo niente di eclatante, dal momento che già la
sinossi rende chiaro che Luana verrà nuovamente rapita da Adrian. Quest’ultimo
non demorde. La circostanza che la ragazza sia fuggita con suo figlio in grembo
non farà altro che acuire la determinazione e l’odio dell’uomo. Quindi, ebbene
sì, l’ennesimo rapimento. Questa circostanza, pur astrattamente coerente con la
storia, mi ha fatto un attimo alzare gli occhi al cielo ed è stato il primo
elemento che ha stimolato quella sensazione di noia e ripetizione di cui
parlavo poco fa. Luana sarà rinchiusa in una gabbia dorata. Una splendida villa
di Miami che però, per la ragazza, non sarà altro che l’ennesima prigione. Vedremo
ripetuti anche quei meccanismi di amore\odio tra Luana ed Adrian che abbiamo
imparato a conoscere nei libri precedenti. Anche questo aspetto, pur con delle
evoluzioni, non ha saputo catturarmi come invece era avvenuto in precedenza.
La
parte centrale del libro è, a mio avviso, la migliore. Ho trovato
particolarmente interessanti e degni di nota i sentimenti che entrambi provano
per il figlio che sta per nascere. La sorte di Luana è segnata ed ho trovato
assolutamente realistico l’ambivalenza che prova nei confronti del figlio.
Un’ambivalenza che arriva ad assumere delle forme di odio. Questo aspetto è
stato secondo me l’elemento più autentico e privo di facile buonismo di tutta
la lettura. Non mancano degli spunti di novità. Un nuovo personaggio farà il
suo ingresso ed avrà molto da raccontarci, riuscendo infine a dare alla trama quel movimento che,
per una buona parte della lettura, manca. Non vi parlerò del finale. Mi limito
a dire che, personalmente, l’ho trovato oltremodo forzato. In conclusione, mi
aspettavo molto di più. Peccato.
Alla prossima! Lara
così/così ++ |
SINOSSI: Luana Davies è fuggita di nuovo, ma
stavolta la sua priorità non è salvare la propria vita, bensì quella della
creatura che porta in grembo. Deve proteggerla da Adrian, perché non potrebbe
mai essere un buon padre, e dalla giustizia, perché lei è un’assassina. Ha
ucciso Blake Nichols, suo padre, e se qualcuno trovasse il cadavere, potrebbe
essere accusata di omicidio e finire in prigione. Con l’aiuto della nonna
paterna, Luana cambia identità, diventando Luce Summers, e lascia l’Europa,
stabilendosi a Miami, in un convento dove spera di trovare finalmente un po’ di
pace, nonostante il dolore per aver detto addio alle persone che ama. Adrian
Hamilton ha un obiettivo: ritrovare Luana, che ha osato scappare da lui
un’altra volta, fargliela pagare finché non avrà dato alla luce il loro bambino
e infine, ucciderla. Non può più permettersi di fallire, altrimenti l’insana
ossessione e il desiderio morboso che lo legano a lei, finiranno per consumarlo
completamente. Quando Adrian riesce a trovarla dopo settimane di ricerche,
Luana si rende conto che è davvero finita. Il suo carnefice l’ha rapita e non
c’è alcuna possibilità che lui la lasci andare o che le dimostri un po’ di
magnanimità per via della gravidanza. Luana viene rinchiusa nella villa di
Miami Beach che Adrian ha preso in affitto, in attesa del parto… e della morte.
Giorno dopo giorno, prigioniera e carceriere saranno costretti a confrontarsi,
giungendo ora a uno scontro all’ultimo sangue, ora a una tregua. Giorno dopo
giorno, il loro rapporto si evolverà, ora logorandosi ulteriormente, ora
consolidandosi a tal punto che le loro anime diventeranno una sola e i loro
cuori batteranno all’unisono. Giorno dopo giorno, molte cose cambieranno e
altre rimarranno immutate. Adrian e Luana si perderanno e si ritroveranno mille
volte: prima lontani e poi vicini, prima nemici e poi amanti… Ma è la fine ciò
che conta davvero. Quale sarà la loro? Starà a Adrian e Luana deciderlo. Oppure
il destino ci metterà di nuovo lo zampino?
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