Care lettrici, buon
lunedì.
Non so da dove
partire per parlarvi dell’ultimo romanzo di Tillie Cole. Non so che voto
attribuire a questo libro. E’ molto diverso dai precedenti che ho letto
dell’autrice. Prendendo spunto dalle blogger americane, assegno un DNF %48: questo
valore indica in percentuale il punto in cui la mia lettura si è arenata. Non
sono riuscita a spingermi oltre. Vi assicuro che ho cercato con impegno di
arrivare alla fine, ma non ce l’ho proprio fatta. Quando un romanzo non mi
prende, per quanto mi sforzi di farmelo piacere, non ci riesco.
L’unico lato
positivo è che le sere in cui ho tentato di leggere “A veil of vines” non ho
fatto fatica ad addormentarmi. E' un romanzo soporifero. La protagonista è la
giovane americana di origini italiane Ceresa Arcadi. Ceresa, come tutte le bambine, quando era piccola sognava che da grande avrebbe sposato un bel principe. Aveva
immaginato quel momento un milione di volte: la cerimonia, l’abito da sposa
bianco con il velo che le scendeva lungo le spalle, la chiesa. In fondo alla
navata il principe dei suoi sogni vestito in smoking ad attenderla.