Buongiorno bimbe, proprio oggi esce “Apri gli occhi e comincia ad
amare” di Elle Eloise. Ho avuto l’estremo piacere di leggere questo libro in
anteprima, della qual cosa ringrazio per la fiducia che mi hanno concesso sia
l’autrice che la Delrai Edizione, che, secondo il mio modestissimo parere, ha
avuto l’intuito ed il merito di saper riconoscere l’enorme talento e potenziale
di questa scrittrice. Devo confessarvi che quando la CE ha proposto a me ed al
blog questa anteprima sono stata da un lato onorata ma, dall’altro, anche un
pochino perplessa sul genere del libro che avrei dovuto recensire.
Stiamo
parlando di new adult, genere che, molto onestamente, è lontanissimo dai miei
gusti. Mi ci sono quindi approcciata in modo imparziale ma, al contempo, con un
pizzico di diffidenza che temevo avrebbe incrinato la mia imparzialità.
Inizialmente, ho in effetti avvertito una certa lentezza nella storia e mi son
detta:”Ok, non fa per me!” Dopodichè, gradualmente ma puntuale come un orologio
svizzero, ecco arrivare….il pugno nello stomaco. Forte, vibrante, doloroso.
Esattamente come questo libro. Forse vorrei davvero dirvi che questo è il
racconto delicato e romantico dell’ amore fra due giovani ragazzi. Vi
racconterei una grossolana bugia.
Questa è una lettura impegnativa, tormentata
fino ad essere straziante. La penna di Elle Eloise sa scandagliare, con
indubbia bravura e capacità descrittiva, l’animo umano nei suoi più reconditi
meandri, nelle sue oscurità così come nei suoi punti di luce. Un’emozione
costante e struggente vi accompagnerà, una volta superato quell’inizio che,
almeno per come l’ho avvertito io, non
lascia presagire una profondità di sentimenti così dirompente e totale.
Di cosa
stiamo parlando? Questa è la trionfale storia di Sara, una giovane ragazza che
nasconde se stessa dietro capelli colorati, trucco pesante, un bel po’ di
metallo sulla faccia. Sara si è costruita una corazza di durezza, di diversità
e, al contempo, di distacco dal mondo che la circonda. Questa corazza la
caratterizza da sempre, merito forse di una madre che è tutto fuorchè
mamma, ma si è indubbiamente rafforzata
nell’ultimo anno di vita della ragazza. Un anno prima è successo un evento che
ha spezzato la nostra Sara, nel fisico, nella mente, nel cuore. Forse
irrimediabilmente. Sara scapperà da una Torino che non sente più sua, per
rifugiarsi in un paesino austriaco, Sankt Jacob, un luogo che porta con sé dei
ricordi, belli ma amari. Isaak, nipote del proprietario del locale dove Sara
troverà lavoro ed alloggio, vedrà qualcosa in questa strana ragazza, ne sarà
incuriosito, lui, giovane ma con molta esperienza, che fa delle avventurette
facili uno stile di vita. Anche Isaak nasconde molto. È apparentemente più
semplice, meno complesso e tormentato, ma la sua esistenza è stata anch’essa
segnata tragicamente. Si comprenderanno? Si accetteranno? E, soprattutto, si
guariranno? Attenzione, fanciulle. Non lasciatevi fuorviare. Questo non è solo
il racconto di un amore, questo è un libro sulla rinascita, sul perdono verso
se stessi, ma anche sul perdono nei confronti di un mondo che può riservare un
destino crudele. L’evento che ha sconvolto la vita di Sara si intuisce sin da
subito. Non vi svelerei niente di sensazionale, lo capirete da sole, una volta
lette poche pagine del libro. Ma non voglio farlo.
Vorrei che, come ho fatto
io, entraste gradualmente in un’atmosfera che l’autrice racconta al contempo
delicatamente e violentemente. Piano piano, senza rendervi realmente conto,
verrete trasportate in un giorno maledetto, un giorno che ha cambiato la vita
di molte persone. I particolari vi saranno svelati senza fretta, ma saranno
sempre più devastanti, sempre più vividi. Una narrazione che inizia quasi in
punta di piedi proseguirà, man mano, grazie ad un ricordo del passato piuttosto
che al racconto di un sogno, in modo sempre più forte, dirompente, violento,
senza risparmiarvi i particolari più duri anche solo da immaginare. Sara,
Isaak, Paolo, Ozzy, Sofi, saranno i protagonisti della storia. Ma saranno
fondamentali anche, e forse soprattutto, Monica, Max, Lorenzo e Milla. Tutti
loro, nessuno escluso, sono protagonisti. Perché questo racconto è anche un
inno all’amicizia vera. Quell’amicizia che sostiene, che non abbandona mai, che
talvolta può nascondere sentimenti diversi, che ci accompagna nella vita con
una risata, una sbronza, una lacrima, una frase leggera, ma anche una parola
tagliente come la lama di un coltello. Quell’amicizia che c’è. Nel bene e nel
male. Nel dolore come nella felicità.
Nel percorso, doloroso ma necessario, di
accettazione e perdono per qualcosa di orribile che è successo. Neanche
continuando a scrivere per altre cento pagine riuscirei a trasmettervi la
profondità di questa lettura e la capacità di Elle Eloise di saperci raccontare
questa profondità. Quindi mi fermo, con la speranza di avervi fatto venire la
voglia di affrontare questo romanzo. Affrontatelo pure con un pizzico di
diffidenza, così come ho fatto io, perché, ne sono certissima, quella stessa
diffidenza si tramuterà ben presto in un intenso coinvolgimento, in un’emozione
sconfinata e, ma non da ultimo, in ammirazione per una scrittrice che ha saputo
scrivere un piccolo capolavoro. Spero che mi farete sapere.
Baci, Lara
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Finalmente sono riuscita a prendermi del tempo per leggere questa recensione... Lara, mi inchino. Capisco perché ieri la mia autrice non faceva che dire che è meravigliosa. Le tue parole sono splendide ed entrano dentro, proprio come la storia di Eloise. Grazie di cuore... non vedo l'ora di sapere cosa penserai del "nostro" Paolo. Noi alla Delrai lo amiamo. Grazie a Greta che ha permesso alla Delrai di collaborare con questo blog.
RispondiEliminaSignora Editrice (wow!!!!), la ringrazio infinitamente per le sue belle parole!!!!!! Le rinnovo i complimenti per la brillante scelta dell'autrice! detto questo, beh.....confesso che su Paolo ho aspettative elevatissime e non vedo l'ora di approfondire la sua conoscenza....Il piacere della collaborazione è assolutamente reciproco. Ciao Malia!!!!!
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