Care amiche lettrici,
oggi vi parlo di «Natale sotto le stelle» di Karen Swan
pubblicato in Italia dalla Newton Compton Editori. Vi confesso subito che ho
avuto grandi difficoltà a terminare questa lettura. Sono stata tentata di
abbandonarla più volte, ma non l’ho fatto perché non mi piace valutare un’opera
se non nella sua interezza. Sono pentita di averlo terminato? NO! Ne è valsa
comunque la pena. Credo che la mia delusione nasca innanzitutto dal fatto che
mi aspettassi una storia di Natale. Mi sono praticamente persa nella cover. Io
amo il Natale e appena ho visto la copertina ho subito pensato: “Deve essere
mio!”.
Purtroppo però l’abito non fa il monaco e questa non è affatto una
storia di Natale. Tutto il romanzo in realtà è una continua sorpresa perché
tutto viene continuamente ribaltato. Ma partiamo dall’inizio: Meg e Mitch stanno finalmente per coronare il
loro sogno d’amore: stanno per sposarsi, Meg ha già provato il suo abito da
sposa. Vivono insieme in una baita sulle montagne rocciose di Banff in Canada, isolati dal resto della città, in mezzo alla neve, in una riserva naturale. Quella baita Mitch l’ha
costruita con le sue mani, su un terreno ricevuto in dono da suo nonno e con i
soldi dell’eredità di Meg, dopo che i suoi genitori sono morti.
Meg ha solo una
sorella, Ronnie, un medico che vive a Toronto. A Banff, in paese, vivono i loro migliori amici Lucy e
Tuck. Meg lavora in un negozio di noleggio di sci con Dolores una donna che per
lei è come la madre che non ha più. Tuck e Mitch hanno invece costituito
insieme una società che realizza tavole per snowboard: la loro grande passione.
Lucy aiuta la madre Barbara nella gestione dell’albergo di famiglia, lei e Tuck
vivono in un modestissimo bungalow alle spalle dell’hotel. Che questa non sia
la classica storia romantica natalizia, lo si capisce fin da subito, il romanzo
infatti inizia con un tragico evento: il matrimonio tra Tuck e Meg non verrà
mai celebrato anzi in quello stesso giorno verrà celebrato un funerale. Mitch,
dopo aver ricevuto la chiamata del suo amico Tuck, si avventura alla ricerca di
due dispersi, tra cui un ragazzino di solo dodici anni, durante una terribile tempesta di neve, senza
fare mai più ritorno.
Meg sarà completamente devastata, non avrà più la forza
di vivere senza il suo Mitch. A niente serviranno le attenzione di Lucy,
Barbara e Dolores. Meg è sprofondata nella più profonda tristezza. Ma quella
notte della tempesta, quando Mitch tardava a rincasare, Meg in preda alla
disperazione, aveva cercato aiuto
utilizzando la radio satellitare, unico mezzo di comunicazione a sua disposizione,
lì in quel posto isolato dal resto del mondo. In quella notte terribile, solo
una persona aveva captato il suo segnale di aiuto, un astronauta della Stazione
Spaziale Internazionale, il comandante Jonas Solberg, direttamente dallo spazio.
A nulla era valso il suo tentativo di ricerca di aiuto ma Jonas avevo sentito
la disperazione nella sua richiesta e non era più riuscito a dimenticarla.
Avevano così iniziato un moderno rapporto epistolare : via mail! Quelle mail
erano una piccola luce nella buio in cui Meg era sprofondata. A quell’uomo così
lontano, che era solo un puntino luminoso nel cielo, Meg riusciva a raccontare
tutto , ad aprire il suo cuore , a raccontare le sue sofferenze, il suo dolore,
le sue speranze. Lo stesso non riusciva invece a fare con le persone che aveva
al suo fianco, anch’esse segnate dal dolore della perdita, che si alternavano
per cercare di darle sostegno. C’era Ronnie che la spingeva a credere ancora
nei suoi sogni, a lasciarsi tutto alle spalle, quella vita, a trasferirsi e
andare avanti.
C’era Lucy che la faceva sentire in colpa se pensava al suo
futuro, perché voleva dire rinnegare il
suo amore verso Mitch e poi non faceva altro che dire sempre il contrario di
quello che diceva Ronnie. E c’era la rabbia verso Tuck : se non fosse stato per
quella sua chiamata, Mitch sarebbe stato ancora vivo. E c’era Jonas che invece
la faceva ridere con le sue stupide barzellette. Ma lui era sullo spazio non
poteva neanche considerarlo un uomo in carne ed ossa. Non era reale! E una
volta tornato sulla Terra, se fosse mai tornato vivo, cosa poteva trovare un astronauta in una donna
di montagna, semplice, che noleggiava sci? Cosa potevano mai dirsi quando
avrebbe smesso di essere due persone anonime? Questo romance mi ha suscitato
pensieri contrastanti. La trama è originale e intensa, ma mi è sembrato un
libro interminabile. Secondo me è stata messa “troppa carne al fuoco” perchè
vengono raccontate troppe storie nel medesimo libro, tanto che ad un certo
punto avevo il dubbio su chi fossero i protagonisti. Il racconto è in terza
persona e sono narrate oltre alla storia di Meg e Mitch, quella di Lucy, Tuck e
Ronnie, la sorella di Meg. E in via secondaria anche di Dolores e Barbara con
degli avvenimenti che le riguardano.
La narrazione si interrompe di continuo, creando sì mistero e suspense, tra un momento e l’altro ma rendendo alcune volte difficile per il lettore tenere il filo. Debbo dire che l’autrice è stata,
nonostante i tanti episodi e storie raccontate, in grado di trasmettere tante
emozioni e con grande abilità ha lasciato il lettore ignaro della verità fino
alla fine senza mai lasciare intuire ciò che si celava dietro ogni frase. Non
mi sento quindi di sconsigliare questa lettura perché è innegabile la bravura dell’autrice
e perché si tratta di una storia forte, di
dolore e sofferenza ma anche di rinascita e di seconde possibilità, di bugie e verità, di
lealtà e tradimenti, di ferite e di cicatrici dell’anima ma anche di speranza,
amore e amicizia.
Buona lettura, Lorena
Carino ✰ ✰ ARC provided for an honest review ✰ ✰ |
Sinossi: Meg e Mitch hanno realizzato il
loro sogno. Stanno per sposarsi e vivono sulle cime innevate delle Montagne
Rocciose canadesi, dove abita anche una coppia di amici, Tuck e Lucy. Meg e
Lucy si comportano come due sorelle, mentre Tuck e Mitch sono riusciti a
trasformare la loro passione per lo snowboard in una professione di successo.
Tutto sembra andare per il verso giusto, finché un giorno una tempesta di neve
improvvisa colpisce la zona portando con sé la tragedia. Mentre Mitch è fuori
casa impegnato in una missione di salvataggio, Meg, rimasta sola nella sua
baita, cerca disperatamente aiuto tramite una radio satellitare. Dopo vari
tentativi, riesce a mettersi in contatto con una voce sconosciuta che giunge da
molto lontano. La voce di qualcuno che può vedere ciò che lei non potrebbe
neppure immaginare… E così, mentre i giorni passano e la neve inizia a
sciogliersi, Meg è costretta ad aprire gli occhi sul proprio passato e sulle
persone che la circondano, e si rende conto che quel sentimento di amicizia in
cui riponeva tanta fiducia e che adesso dovrebbe sostenerla forse non era
esattamente quello che lei pensava…
Qui trovate il romanzo!
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