Salve, care amiche!
La mia recensione di oggi sarà controcorrente.
Ditemi che non sono l’unica a cui non è piaciuto tantissimo “L’incastro (im)perfetto”?
Non ho detto che non mi sia piaciuto, mi è piaciuto, ma non tantissimo come i
romanzi precedenti della Hoover, non ai livelli di “Forse un giorno” (qui), il
romanzo che più di tutti rasenta la perfezione.
Di solito i libri di questa
autrice finiscono nella mia lista degli indimenticabili, ma pur avendo amato
Miles ed essendomi commossa profondamente quando ho scoperto la sua tragica
storia, non è riuscito a guadagnarsi un posto speciale nel mio cuore. Quel
posto che occupano soltanto i personaggi dei miei libri preferiti. La Hoover si
è dimostrata in più occasioni una scrittrice straordinaria, capace d’intessere
delle storie uniche, intense e scritte benissimo; questo per me è il suo
romanzo meno riuscito. Ho ritrovato la sublime scrittrice che ho imparato ad
amare solo dalla metà in poi, mentre nella prima parte non mi è sembrata
all’altezza delle sue opere precedenti. Mi sono resa conto di preferirla nella versione meno
sexy, o forse non sono ancora riuscita a metabolizzare il profondo cambiamento a
cui assistiamo in questo libro. Scopriamo una Hoover in una veste più sensuale,
che concede più spazio ai momenti di passione, alle scene di sesso, un aspetto finora
poco sviluppato. Quel tocco originale che contraddistingue ogni suo romanzo
anche qui è presente, in questo caso
ho trovato geniale l’idea del testo con la giustificazione al centro che il
momento della vita di Archer in cui è felice.
La storia è narrata in due
momenti distinti, nel presente e nel passato; nel presente si alternano i punti
di vista dei due protagonisti, mentre sei anni prima ripercorriamo le vicende
che hanno portato Archer a diventare la persona chiusa e schiva di adesso. Nella
prima scena, che si svolge ai giorni nostri, ci viene presentata subito Tate,
la protagonista, in procinto di
trasferirsi nell’appartamento dove vive suo fratello a San Francisco. Quando si trova davanti alla porta, pronta ad
entrare, un aitante sconosciuto le ostruisce il passaggio e non c’è modo di
riuscire a convincerlo a farsi da parte. L’uomo è completamente ubriaco e quasi
privo di sensi. Si scopre subito che lui è il bellissimo Miles ARCHER, il protagonista maschile del romanzo.
Miles è un pilota d’aerei, un amico e collega del fratello di Tate, e nuovo
vicino di casa. La scintilla fra i due scocca all’istante, ma Miles non è
pronto per una relazione. E’ un uomo tormentato da un passato che lo ha ridotto
l’ombra di se stesso, un uomo che ha deciso di non concedersi più la
possibilità di innamorarsi. E’ da sei anni che non prova un’attrazione così
intensa verso una donna, ma ora è come se si fosse risvegliato dopo un lungo
letargo e sentisse che è arrivato il momento di farlo; l’ha capito appena ha
posato gli occhi su Tate.
Così, pur di non lasciarsela scappare, le propone una
relazione di sesso, e impone delle regole in modo da salvaguardare ciò che
rimane del proprio cuore. Due sole regole a cui Tate si deve attenere se vuole
frequentarlo: “non fare domande sul suo passato” e “non aspettarti nulla dal futuro”. Iniziano
così una relazione clandestina all’insaputa degli amici e del fratello di lei.
L’unico che sembra sospettare qualcosa è il vecchio capitano, un personaggio
dolcissimo per cui è impossibile non provare simpatia fin dal primo momento che
fa la sua apparizione quando Tate sale sull’ascensore. Sarà un alleato molto importante
per lei. Frequentare Miles non sarà facile. Miles è un uomo spezzato, segnato, ma quando lo vediamo insieme a lei abbiamo la
sensazione che ci sia ancora un barlume di speranza che possa guarire. Più
scaviamo nella sua storia e ci rendiamo conto della tragedia che ha dovuto
affrontare, proviamo un profondo dolore per lui. Il mio cuore è andato in mille
pezzi. Dopo quello che ha passato, ti chiedi come possa riuscire ad andare
avanti e un giorno tornare a guardare il proprio futuro con ottimismo. Una
tragedia come quella di Miles ti segna
per tutta la vita. Il romanzo è molto introspettivo, come in fondo lo sono
tutti i libri della Hoover. Ho letto che verrà tratto un film, e da qualche
tempo c’è in circolazione un video. E’ già stato scelto l’attore che
interpreterà la parte di Miles…Nick Bateman.
Non arrabbiatevi, sarà un uomo dotato
di grande fascino e non metto in dubbio le sue capacità di recitazione, ma
quando penso a Miles immagino un uomo completamente diverso. Miles è sensibile,
vulnerabile, e Nick Bateman, da come si atteggia, non lo vedo proprio adatto nella
parte. Inoltre, dal punto di vista estetico non gli assomiglia per niente.
Miles ha i capelli di un costano chiaro con dei riflessi biondo cenere e gli
occhi azzurri come il mare cristallino. Nick è moro (i colpi di sole non ditemi
che sono naturali!!) con gli occhi marroni scurissimi. Spero a questo punto di
non essermi fatta odiare da tutte le fans di Nick, non era mia intenzione. Insomma,
se fossi un regista lo interpellerei per un film, ma non per Ugly Love!! Vorrei
concludere dicendo che “L’incastro (im)perfetto” è un bel romanzo, di cui
consiglio vivamente la lettura. Tutti i libri di questa autrice sono da
considerarsi un’ottima scelta. Vi lascio con una citazione e vi do appuntamento
alla mia prossima recensione. «Sono io
che non vuoi amare, o è con l’amore in generale che non vuoi aver più a che fare?» Mi allontana dal petto così da potermi
guardare mentre mi risponde. «È l’amore in generale che non voglio, Tate. Mai
più. Mentre sei tu in particolare che... voglio.»
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Siamo noi Greta che abbiamo aspettative troppo alte!!!
RispondiEliminaE' proprio così!
EliminaUgly love è il primo libro che leggo di quest'autrice. L'ho letto in due giorni (questo dice tutto) ma non avendo letto gli altri non posso fare confronti e capisco benissimo se ha un po' deluso le lettrici più affezionate e gli standard a cui erano abituate.
RispondiEliminaConfesso qui che neanche a me Nick Bateman sembra così adatto per la parte e so di dire un'eresia per quelli che non vedono l'ora di vederlo in azione ma il Miles del libro è un'altra cosa...io ci avrei visto più qualcuno di meno perfetto...
Ugly love è il primo libro che leggo di quest'autrice. L'ho letto in due giorni (questo dice tutto) ma non avendo letto gli altri non posso fare confronti e capisco benissimo se ha un po' deluso le lettrici più affezionate e gli standard a cui erano abituate.
RispondiEliminaConfesso qui che neanche a me Nick Bateman sembra così adatto per la parte e so di dire un'eresia per quelli che non vedono l'ora di vederlo in azione ma il Miles del libro è un'altra cosa...io ci avrei visto più qualcuno di meno perfetto...
Ciao franzes!! Se fosse stata un'altra autrice le avrei assegnato 5 cuoricini, ma dalla Hoover mi aspetto il meglio. Qui non ho intravisto quella PERFEZIONE dei suoi romanzi precedenti.
EliminaPs. Devi leggere "Forse un giorno"!! E' il mio romanzo preferito...
Capisco il tuo punto di vista Greta ma io non sono rimasta delusa. Non mi aspettavo qualcosa che non c'è stato, anzi non mi aspettavo così tanto e sono finita più volte in una valle di lacrime.
RispondiEliminaMiles è perfetto nella sua imperfezione e avrei voluto entrare nel libro pur di coccolarlo -sia nel presente che nel passato-.
Tate era l'unica che potesse smuoverlo anche se per farlo avrebbe dovuto rinunciare a cosa vuole davvero, ai suoi sentimenti.
Ho adorato il capitano *-*, è il mio idolo! Ahahah! :D
Ciao Giulia!! Con la Hoover sono sempre molto severa. E' un'autrice straordinaria! :D
Eliminaè vero anch'io posso dire che nn è il mio preferito ma i prossimi sono meglio vi assicuro che sono all'altezza dei precedenti ,per quanto riguarda il film ormai mi arrendo ogni volta rimango delusa per la scelta degli attori
RispondiEliminaCiao Luisa! Non ho ancora letto i romanzi successivi. Adesso sono curiosa...quale dei suoi ultimi romanzi è il tuo preferito? "Le confessioni del cuore" (Confess) o Never Never?
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