Con la recensione di oggi ho l’occasione di parlarvi di un’autrice tanto
cara a Lavinia: Kendall Ryan. Premetto che io e Lavinia abbiamo dei gusti librari molto simili, e spesso ci incontriamo
su FB per scambiarci consigli sui prossimi romanzi da leggere.
Più volte Lavinia mi ha
suggerito di provare la Ryan, e mi ha parlato benissimo della serie Filthy
Beautiful Lies (leggi qui), di recente acquistata dalla Newton. Tuttavia, ho scelto di
iniziare con un titolo molto più recente, “The Gentleman Mentor”, il primo volume
della nuova serie erotica ‘Lessons with
the Dom’, la cui pubblicazione
risale al mese scorso. La serie sarà composta da un numero ancora imprecisato
di libri auto-conclusivi e proseguirà con “The Dominant”, in cui il
protagonista è Reese, il proprietario del Club BDSM frequentato dal misterioso
Gentleman. Avete capito bene, il romanzo contiene riferimenti a pratiche BDSM,
ma non c’è nulla di estremo che possa turbare il lettore dall’animo sensibile.
L’erotismo di questa autrice infatti è molto soft, garbato; questo è il tipo di
erotic romance che non mi
infastidisce e che di solito leggo. Quando ho visto la trama sono rimasta
subito colpita, affascinata, intrigata da questa storia e l’ho ricollegata a
TAINT, un libro che ho concluso diverso tempo fa e che ho adorato. Ma a parte
la somiglianza iniziale, legata al fatto che come in Taint il protagonista
impartisce lezioni di sesso e di seduzione, i romanzi non hanno altro in
comune. La protagonista è Brielle, una ragazza di poco più di vent’anni con dei
seri problemi di autostima.
Lei non crede in se stessa e non si rende conto di
essere una donna bella ed attraente. Ha un’immagine distorta di se stessa. E’
convinta di non piacere agli uomini e di essere poco seducente, ma non si può
piacere a tutti? Le ragioni delle sue insicurezze sono da attribuire a Kirby,
il suo migliore amico, il ragazzo per cui ha una cotta da sei lunghi anni, ma
che la considera solo una sorella. Lei vorrebbe accendere in lui il desiderio,
la passione, ma non sa come fare e attribuisce la colpa alla sua mancanza di esperienza. E’ chiaro che ha
bisogno d’aiuto e qui entra in gioco il Gentleman: “In perfetta forma, molto maschio
e vicino ai trenta. Un tipo discreto e diretto. Sotto la mia direzione le donne
imparano le tecniche della seduzione, come esplorare la propria gratificazione
fisica e molto altro ancora. Per chi fosse interessata, sono aperte le
richieste. Siete pronte a prendere parte alle lezioni? Se vi sentite pronte a
raggiungere nuovi livelli di piacere, contattatemi all'indirizzo che segue:
@thedominantgentleman. Si accettano solo richieste serie.” Ditemi se
leggendo questo annuncio anche a voi non viene voglia di sedervi davanti ad un computer
e rispondere di getto alla sua richiesta.
Ragazze, sto scherzando!! Il romanzo si
apre proprio con questa scena in cui Brie è incuriosita da un annuncio che
legge per caso su internet e trova il coraggio di chiedere aiuto a questo uomo misterioso
che si fa chiamare ‘Gentleman Mentor’ , un uomo he promette piaceri
inimmaginabili. Quello di Brielle mi è parso quasi un gesto disperato, perché capiamo
fin da subito che non è il tipo di donna che si getta fra le braccia di uno
sconosciuto e soprattutto che non va a letto con un uomo dopo il secondo appuntamento.
Ma non c’è tempo per i ripensamenti perché la risposta di lui è immediata e le
fissa il primo incontro. Da quel momento prenderanno il via sei lezioni. Sei
lezioni con un uomo bellissimo sessualmente disinibito, esperto con le donne e
guarda caso …dominante. Sei lezioni in cui Brie riuscirà ad abbattere le
proprie difese, testerà i propri limiti e prenderà confidenza con la propria
sensualità. Ma quando le lezioni saranno finite, troverà un altro uomo
all’altezza del bel Gentlemen e in grado di soddisfare le sue necessità? E qui
mi fermo. La cosa che mi è piaciuta di più in questo romanzo è il modo in cui si
snoda il rapporto e si sviluppa l’intimità fra i due protagonisti. Avviene
tutto nei tempi giusti ed è graduale come accadrebbe nella vita reale.
La
scrittrice è brava a farti percepire la loro connessione che gradualmente s’intensifica
con lo scorrere delle pagine e quindi del tempo. Anche nei momenti in cui vengono
descritti gli atti sessuali, non dimentichiamoci che si tratta di un erotic romance e che ci sono parecchie
scene che non lasciano nulla all’immaginazione, è il sentimento che ha il
sopravvento. E’ la mente che ha il controllo sul corpo, e mai il contrario. Inoltre,
ho adorato l’uomo bellissimo e profondamente ferito, Hale o “Dom”, è così che
si fa chiamare in tutto il romanzo il protagonista perché solo alla fine
scopriamo la sua vera identità. Non ho potuto fare a meno di condividere il suo
dolore quando ho scoperto cosa lo ha reso così duro nei confronti della vita e
dell’altro sesso. Hale all’inizio cerca di mantenere il suo rapporto con
Brielle a un livello professionale, non dimenticando che lui è l’ insegnante, ‘un
insegnante molto particolare’, e lei è solo la sua allieva. In gran parte del
romanzo cerca di mantenere il controllo della situazione, come su tutto il
resto della sua vita, ma spesso lo vediamo vacillare.
Lo vediamo ripetersi
continuamente, come un karma, che lei è solo una cliente con cui ha stipulato
un accordo, ma il suo corpo la pensa diversamente e lo tradisce. Finché, ad un
certo punto, non può più negare il cambiamento che sta avvenendo dentro di lui
e deve accettarlo. Hale è un Alpha Man, un dominante, ma in diversi momenti del
romanzo affiora il suo lato vulnerabile ed è per questo che mi è più piaciuto così
tanto. “The Gentleman Mentor” è un romanzo che nel complesso mi è piaciuto, ma
ci sono alcuni aspetti che non mi hanno del tutto convinta. Come ho detto
all’inizio si accenna ad alcune pratiche BDSM, che si limitano ad una scena
dentro al CLIVE, il club BDSM, e ad alcuni riferimenti contenuti nel ‘dirty
talking’ di Hale. Di fatto avviene ben poco. A mio parere non era necessario
che si parlasse di questo argomento quando in fondo non è realmente affrontato
e sviluppato. L’inserimento di questo tema e della ‘safeword’, mi sono sembrati
pertanto una forzatura a cui si poteva fare a meno. Forse la scrittrice in
questo modo pensava di guadagnare più seguiti poiché ormai va di moda parlare
di BDSM? Io sono dell’idea che il romanzo sarebbe stato perfetto e forse
l’avrei gradito ancora di più senza l’aggiunta di quei riferimenti che a mio
parere sono inutili. Concludo dicendo che se leggete in inglese e cercate una
lettura romantica, ma condita con la quantità giusta di pepe, questo potrebbe
essere il romanzo adatto a voi. Consigliato!!!
Alla prossima, greta
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