6 giugno 2015

Recensione – “The Gentleman Mentor” di Kendall Ryan.


Con la recensione di oggi ho l’occasione di parlarvi di un’autrice tanto cara a Lavinia: Kendall Ryan. Premetto che io e Lavinia abbiamo dei gusti librari molto simili, e spesso ci incontriamo su FB per scambiarci consigli sui prossimi romanzi da leggere. 

Più volte Lavinia mi ha suggerito di provare la Ryan, e mi ha parlato benissimo della serie Filthy Beautiful Lies (leggi qui), di recente acquistata dalla Newton. Tuttavia, ho scelto di iniziare con un titolo molto più recente, “The Gentleman Mentor”, il primo volume della nuova serie erotica ‘Lessons with the Dom’,  la cui pubblicazione risale al mese scorso. La serie sarà composta da un numero ancora imprecisato di libri auto-conclusivi e proseguirà con “The Dominant”, in cui il protagonista è Reese, il proprietario del Club BDSM frequentato dal misterioso Gentleman. Avete capito bene, il romanzo contiene riferimenti a pratiche BDSM, ma non c’è nulla di estremo che possa turbare il lettore dall’animo sensibile. L’erotismo di questa autrice infatti è molto soft, garbato; questo è il tipo di erotic romance che non mi infastidisce e che di solito leggo. Quando ho visto la trama sono rimasta subito colpita, affascinata, intrigata da questa storia e l’ho ricollegata a TAINT, un libro che ho concluso diverso tempo fa e che ho adorato. Ma a parte la somiglianza iniziale, legata al fatto che come in Taint il protagonista impartisce lezioni di sesso e di seduzione, i romanzi non hanno altro in comune. La protagonista è Brielle, una ragazza di poco più di vent’anni con dei seri problemi di autostima. 


Lei non crede in se stessa e non si rende conto di essere una donna bella ed attraente. Ha un’immagine distorta di se stessa. E’ convinta di non piacere agli uomini e di essere poco seducente, ma non si può piacere a tutti? Le ragioni delle sue insicurezze sono da attribuire a Kirby, il suo migliore amico, il ragazzo per cui ha una cotta da sei lunghi anni, ma che la considera solo una sorella. Lei vorrebbe accendere in lui il desiderio, la passione, ma non sa come fare e attribuisce la colpa alla sua  mancanza di esperienza. E’ chiaro che ha bisogno d’aiuto e qui entra in gioco il Gentleman: “In perfetta forma,  molto maschio e vicino ai trenta. Un tipo discreto e diretto. Sotto la mia direzione le donne imparano le tecniche della seduzione, come esplorare la propria gratificazione fisica e molto altro ancora. Per chi fosse interessata, sono aperte le richieste. Siete pronte a prendere parte alle lezioni? Se vi sentite pronte a raggiungere nuovi livelli di piacere, contattatemi all'indirizzo che segue: @thedominantgentleman. Si accettano solo richieste serie.” Ditemi se leggendo questo annuncio anche a voi non viene voglia di sedervi davanti ad un computer e rispondere di getto  alla sua richiesta. 

Ragazze, sto scherzando!!  Il romanzo si apre proprio con questa scena in cui Brie è incuriosita da un annuncio che legge per caso su internet e trova il coraggio di chiedere aiuto a questo uomo misterioso che si fa chiamare ‘Gentleman Mentor’ , un uomo he promette piaceri inimmaginabili. Quello di Brielle mi è parso quasi un gesto disperato, perché capiamo fin da subito che non è il tipo di donna che si getta fra le braccia di uno sconosciuto e soprattutto che non va a letto con un uomo dopo il secondo appuntamento. Ma non c’è tempo per i ripensamenti perché la risposta di lui è immediata e le fissa il primo incontro. Da quel momento prenderanno il via sei lezioni. Sei lezioni con un uomo bellissimo sessualmente disinibito, esperto con le donne e guarda caso …dominante. Sei lezioni in cui Brie riuscirà ad abbattere le proprie difese, testerà i propri limiti e prenderà confidenza con la propria sensualità. Ma quando le lezioni saranno finite, troverà un altro uomo all’altezza del bel Gentlemen e in grado di soddisfare le sue necessità? E qui mi fermo. La cosa che mi è piaciuta di più in questo romanzo è il modo in cui si snoda il rapporto e si sviluppa l’intimità fra i due protagonisti. Avviene tutto nei tempi giusti ed è graduale come accadrebbe nella vita reale. 


La scrittrice è brava a farti percepire la loro connessione che gradualmente s’intensifica con lo scorrere delle pagine e quindi del tempo. Anche nei momenti in cui vengono descritti gli atti sessuali, non dimentichiamoci che si tratta di un erotic romance e che ci sono parecchie scene che non lasciano nulla all’immaginazione, è il sentimento che ha il sopravvento. E’ la mente che ha il controllo sul corpo, e mai il contrario. Inoltre, ho adorato l’uomo bellissimo e profondamente ferito, Hale o “Dom”, è così che si fa chiamare in tutto il romanzo il protagonista perché solo alla fine scopriamo la sua vera identità. Non ho potuto fare a meno di condividere il suo dolore quando ho scoperto cosa lo ha reso così duro nei confronti della vita e dell’altro sesso. Hale all’inizio cerca di mantenere il suo rapporto con Brielle a un livello professionale, non dimenticando che lui è l’ insegnante, ‘un insegnante molto particolare’, e lei è solo la sua allieva. In gran parte del romanzo cerca di mantenere il controllo della situazione, come su tutto il resto della sua vita, ma spesso lo vediamo vacillare. 

Lo vediamo ripetersi continuamente, come un karma, che lei è solo una cliente con cui ha stipulato un accordo, ma il suo corpo la pensa diversamente e lo tradisce. Finché, ad un certo punto, non può più negare il cambiamento che sta avvenendo dentro di lui e deve accettarlo. Hale è un Alpha Man, un dominante, ma in diversi momenti del romanzo affiora il suo lato vulnerabile ed è per questo che mi è più piaciuto così tanto. “The Gentleman Mentor” è un romanzo che nel complesso mi è piaciuto, ma ci sono alcuni aspetti che non mi hanno del tutto convinta. Come ho detto all’inizio si accenna ad alcune pratiche BDSM, che si limitano ad una scena dentro al CLIVE, il club BDSM, e ad alcuni riferimenti contenuti nel ‘dirty talking’ di Hale. Di fatto avviene ben poco. A mio parere non era necessario che si parlasse di questo argomento quando in fondo non è realmente affrontato e sviluppato. L’inserimento di questo tema e della ‘safeword’, mi sono sembrati pertanto una forzatura a cui si poteva fare a meno. Forse la scrittrice in questo modo pensava di guadagnare più seguiti poiché ormai va di moda parlare di BDSM? Io sono dell’idea che il romanzo sarebbe stato perfetto e forse l’avrei gradito ancora di più senza l’aggiunta di quei riferimenti che a mio parere sono inutili. Concludo dicendo che se leggete in inglese e cercate una lettura romantica, ma condita con la quantità giusta di pepe, questo potrebbe essere il romanzo adatto a voi. Consigliato!!! 

Alla prossima, greta
BELLO


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