E siamo giunti alla fine di questa serie “One
Week Girlfriend” di Monica Murphy. Una serie che, a modo suo, ci ha dato una
lezione di vita: non importa quanti ostacoli bisogna superare, non importa
quanta sofferenza ti porti dentro… l’amore vince su tutto e guarisce ogni
ferita. Lo abbiamo vista prima con la coppia Drew/Fable, poi Colin/Jen e ora lo
vedremo con un altro personaggio. Un personaggio di cui la stessa Murphy dice:
Non avevo mai pensato di dedicare un libro a Owen. Era solo il fratello di Fable, un personaggio secondario di cui Fable aveva bisogno per restare con i piedi per terra e per amare qualcuno prima di incontrare Drew. Era davvero un gran rompiscatole, ma lei lo amava da morire. E anche io. Owen si è trasformato in… questo. È diventato un ragazzo-uomo che ha dato un pugno in faccia a Drew, che ama sua sorella quanto lei ama lui e che deve gestire il senso di colpa nei confronti di sua madre. Esigeva una storia, quindi eccola. Posso dire che amo Owen quanto amo Drew? Sì, è così. E spero che sia così anche per voi.
Per avere solo 19 anni, Owen si è già incasinato
la vita: troppe ragazze e troppo lavoro stanno compromettendo la sua carriera
scolastica e sportiva. Inoltre rischia di essere definitivamente espulso dalla
squadra se viene beccato di nuovo a bere nei bar in quanto minorenne. A
complicare il tutto, in città torna sua madre, ve la ricordate? Quell’
“esemplare di donna” che, nei libri precedenti, beveva, usciva e non faceva
altro che insultare pesantemente Fable e picchiare Owen? Bè, è tornata e sta
rendendo la vita del suo “bambino” un inferno! Owen rischia di mandare tutto a
puttane. Rischia di giocarsi la borsa di studio sportiva. Ed ecco che la
consulente scolastica gli assegna una tutor: finché non avrà rimesso le cose a
posto, tutto verrà accantonato per lo studio. E adesso, rullo di tamburo, entra
in scena lei, la tutor!
Chelsea è un personaggio che mi è piaciuto
tantissimo e sono rimasta deliziata da come l’autrice l’ha fatta “sbocciare”
lentamente nel corso della storia. Non appena fa la sua apparizione, mi ha
messo un senso di sicurezza e certezza addosso. È una ragazza prodigio, una
ragazza che pensa che essere intelligenti non sia un bene. È forte, ma fragile:
ha paura del mondo reale. Tre sono le uniche sue certezze: la scuola, le
lezioni private e i piani della laurea. È una gran lavoratrice: tutto ciò che
guadagna, sia nel ristorante che grazie alle lezioni private, lo da a sua madre
perché suo padre le ha lasciate al verde. Lei non ha bisogno di un uomo per
capire ciò che è.
Il mio problema è che non so essere
giovane. È una vita che mi appioppano responsabilità. Quando non studio per
migliorare i miei voti, mi prendo cura di mia madre che è stata di nuovo
mollata da mio padre. Giuro che sono una donna di mezz’età intrappolata nel
corpo di un’adolescente.
Il suo
incontro con Owen è come un volo a caduta libera, con relativo schianto a terra:
memore dei “precetti” della madre contro gli uomini e del suo cattivo rapporto
col padre, Chelsea non può non notare la bellezza devastante del suo nuovo
studente.
Non m’interessano i ragazzi, e mi sta bene
così. Ho una corazza che mi protegge da anni, non pensavo fosse così fragile. È
bastato guardare nei suoi occhi verdi per farla crollare in mille pezzi e lui
neanche lo sa. Mi rifiuto di dargli questo potere.
Ma questo primo incontro non va come dovrebbe
andare: per Owen, tutta questa storia del tutoraggio è una gran stronzata e
cerca di corrompere Chelsea nel far finta che facciano le lezioni, cosicché lei verrà pagata e lui consegnerà i compiti.Non andrà ovviamente così. Capitando, una tarda notte, nel posto dove lei
lavora, Owen è soggetto a strane sensazioni nei suoi confronti e gli chiede
delle ripetizioni.
Sembra intoccabile, non come le ragazze a
cui sono stato interessato in passato, e io le sto chiedendo come si chiama,
come se me ne importasse qualcosa.
E da qui prendono il via i loro incontri per far
in modo che Owen risollevi i suoi voti scolastici e venga riammesso nella
squadra di football. Pian
piano, Chelsea avrà un’influenza molto positiva per Owen. Ma non solo. Lo stare insieme per poche ore a settimana
porterà Owen a richiedere più tempo con lei e non solo per lo studio. Quello che sta nascendo dentro di loro è un
qualcosa che cercano di soffocare per paura, all’inizio, di non riuscirlo ad
accettare loro stessi e, successivamente, anche all’altro. Ma ormai sembra
essere troppo tardi: stanno diventando dipendenti, consapevolmente e inconsapevolmente,
l’uno per l’altro.
E poi
Chelsea entra nella mia vita e inizio a pensare in modo diverso. Penso… vorrei
chiederle di uscire. Un appuntamento vero. Io non voglio mai uscire con
nessuno. Io cazzeggio e basta. Non voglio qualcosa che duri. Una sveltina? Ha
sempre funzionato. Ma non funziona con Chelsea. Voglio di più e dubito che lei
voglia lo stesso.
Sono così carini!
Hanno gli stessi dubbi, le stesse perplessità.
L’uno vuole l’altro nella sua vita. L’uno
è il miracolo dell’altro. Un miracolo che, in fondo in fondo, stavano
aspettando. Ma quando la loro bolla di felicità, fatta di
alti e bassi, viene minata dai loro stessi problemi, tutto pare frantumarsi.
“Ti ho visto tornare a casa con quella
stupida. Aggrappata al tuo braccio, che ti guardava come se fossi il suo eroe.
Tu non sei l’eroe di nessuno. La tua stupida ragazza sa che fumi erba con tua
madre? Che sei soltanto un tossico buono a nulla? Che mi dai l’erba e i soldi
che voglio? Che mi nascondi ai tuoi amici e a tua sorella perché ti vergogni di
me? Dovresti vergognarti di te stesso. Mi fai schifo.”
Vi lascio così, dovrete leggere il libro per
scoprire come il tutto si risolve.Troverete, nel corso della narrazione, la
presenza di Fable e Drew con la piccola Autumn.Troverete anche una grande notizia nell’ultimo
capitolo… Non lasciatevi scappare questo libro: tutti
dicono che la coppia per eccellenza rimarrà sempre quella formata da Drew e
Fable, ma Owen e Chelsea non sono da meno.Mi piace come la Murphy abbia
trasformato dei giovani uomini e delle giovani donne problematici in esemplari
da seguire. Mi piace la “famiglia” che si è venuta a creare a fine
serie. Il filo conduttore sarà sempre lei però… Fable, quella piccola grande
donna che fa da mamma, sorella e amica a tutti.Per concludere, vi lascio una piccola poesia
scritta da Owen <3
Rosa e
delicata,
Umida e calda,
La mia piccola rosa
È la mia casa
Con le mani la cullo,
Le do ciò che vuole
Ma quando ho finito,
È me che ha rapito.
Umida e calda,
La mia piccola rosa
È la mia casa
Con le mani la cullo,
Le do ciò che vuole
Ma quando ho finito,
È me che ha rapito.
Un abbraccio,
Roby
INDIMENTICABILE |
Vi interessa questo romanzo? ...lo trovate qui!!
Ciao roby.... io ho adorato qst libro!! Non pensavo potesse eguagliare la storia di drew e fable... ma mi sn ricreduta !! Bellissimo. .. baci vict
RispondiEliminaciao vict! Anch'io l'ho adorato, ma tanto tanto!!!
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