Questa è la storia di un dongiovanni, che incontra una ragazza
un po’ matta. I due si innamorano e lui cambia per sempre il suo stile di vita.
Questa, però, è anche una storia
dove i due protagonisti, per arrivare dove sono arrivati, hanno dovuto superare
tutte le loro paure, tutti i loro limiti e tutte le loro diffidenze. Lui,
Matthew Fisher, e lei, Delores Warren, sono come l’acqua e l’olio:
incompatibili, diversi. Eppure, ad un esame più dettagliato, sono le due facce
della stessa medaglia: sono sì “lati” diversi ma che, insieme, vanno a
costituire un qualcosa di particolare. In “Io ti cercherò”, dobbiamo fare un
passetto indietro nella storia generale. Vi ricordate dove il tutto comincia?
Vi ricordate di un certo Drew Evans che perde la testa per una certa Kate
Brooks? Insomma, rammentate “Non cercarmi mai più”? Drew e Kate nella fase di
amore e odio? Nella fase delle punzecchiature, della rivalità lavorativa? Bene,
perché i fatti raccontati in questo libro avvengono in parallelo a quelli esposti
nel primo, andando a completare anche quei piccoli vuoti che non ci spiegavamo,
quei tasselli che non avevamo
disposizione. La nostra storia parte quando Kate presenta a Drew, Jack e
Matthew la sua migliore amica Delores Warren, detta Dee.
“Delores è un nome stupendo, per una ragazza stupenda. E poi, fa
rima con clitoris, clitoride… e io me ne intendo abbastanza. Sono un
appassionato.”
Come lasciare letteralmente il
segno. Qualsiasi altra donna sarebbe rimasta scandalizzata da questa risposta
di Matthew, ma non Dee. Lei è una donna fuori dagli schemi,
è una tipologia di femmina con cui il nostro Fisher non ha mai avuto a che
fare. Ecco perché non mi meraviglia il fatto che, tra loro, ci siano stati fuochi
e fiamme nel corso della vicenda, che la passione li abbia divori, lasciandoli
ogni volta senza fiato, consumati. È di una sincerità spietata, e
sottolineo spietata. È forte e non gliene frega un emerito cavolo di quello che
la gente pensa di lei. È fedele ai suoi princìpi e non si scusa per quello che
vuole o per come è fatta. È selvaggia e bellissima… un purosangue selvatico che corre
meglio senza sella. Concordo, non esiste descrizione
migliore della nostra Dee, di questa donna che tutto sembra tranne una
scienziata aerospaziale. Lei, come dice Kate, è il
tipo di ragazza che ti ama e poi ti lascia i lividi. È il tipo di
ragazza che va bene per spassarsela, ma da starle alla larga se si cerca
qualcosa di più.
E, per il nostro protagonista,
questo va più che bene: Matthew vuole solo sesso, ormai con l’amore ha chiuso.
Anche Dee è dello stesso parere.
“Cosa bevi?”, le chiedo.
Senza un attimo di pausa risponde: “Martini”.
“Dirty?”
“Il Martini mi piace come il sesso”. Mi fa l’occhiolino con fare
provocante. “Sporco, dirty, è sempre meglio.”
Se entrambi hanno deciso di
chiudere il cuore all’amore hanno le loro buone motivazioni: Dee ha avuto,
nella sua vita, quattro uomini bastardi che le hanno lasciato un segno diverso,
uno peggio dell’altro; Matthew ha avuto la sua dose di sofferenza con Rosaline,
una donna superficiale e senza pudore che, nel libro, riapparirà e porterà un
po’ di scompiglio, facendo incaxxare Alexandra e Drew durante una festa. Ma, a
prescindere dalle varie complicazioni o/e equivoci che si creano, quello che
l’autrice mette in evidenza è l’insicurezza di Dee e questo fattore non deriva
solo dal suo “passato sentimentale”, ma anche dalla sua situazione familiare.
Dee scuote il capo. “Non capisci. Non va mai a finire bene. E
stavolta non sarà diverso, Matthew. Una volta pensavo che il problema fossero
gli uomini che sceglievo, ma alla fine ho accettato il fatto che sono io. Con
me i bravi ragazzi prendono una brutta strada. Sono come… una pompa per il
pene… trasformo gli uomini in cazzoni giganteschi. Sono il tipo di ragazza da
cui tua madre ti ha messo in guardia. Porto guai.”
Ma ormai è tardi!
Tra alti e bassi, tra equivoci e
complicazioni per l’appunto, i cuori di entrambi hanno ricominciato a palpitare,
a sperare.
In quattro settimane, Dee è passata da essere la ragazza che
volevo rimorchiare a quella che volevo frequentare, fino a diventare la persona
senza la quale non riuscirei più a vivere.
Ma quando, all’ennesima
insicurezza, Dee crolla psicologicamente lasciando Matthew col cuore spezzato e
l’amaro in bocca, tu lettrice capisci che è proprio dalle difficoltà che la
nostra protagonista può rinascere e godersi finalmente la vita e l’amore come
si deve, godersi tutto quello che nessun uomo, prima di Matthew, gli aveva
dato.
“Non volevo abituarmi a stare con te, perché sapevo che se poi
te ne fossi andato… sarei caduta nella disperazione più totale. Ma è troppo
tardi. Sono comunque disperata. In questi ultimi giorni… non mi sono mai
sentita così triste. E sola. Vuota.”
Bè, mi fermo qui. Il resto della
storia lo scoprirete leggendo e sarà proprio un bel finale (anche se mi è
sembrato un po’ troppo frettoloso). Per chi ha letto il libro, si sarà reso
conto di tutte le situazioni che si sono venute a creare, di quanto Matthew si
sia “scervellato” per far capire a Dee che lui non è come gli altri, che se
tutto è iniziato per gioco, non è detto che debba finire come tale. A volte
dallo “svago” può nascere qualcosa di serio. Quello che mi è piaciuto più di
tutto è proprio il bipolarismo di Dee: raggiungeva picchi di felicità per poi
toccare il fondo della tristezza, passando per stadi di scleri potenti: proprio
un comportamento da pazza. Però è una pazza che aveva paura di lasciarsi
andare, di essere ferita ed è per questo che capisco la sua fuga da Matthew. E
mi è piaciuta non solo la parte in cui il nostro protagonista è cambiato per
una donna, ma anche quella in cui non si è fatto abbindolare dalla sua ex! Ma vi
siete divertiti leggendo il pezzo dove Matthew viene “protetto” - dagli Evans -
da questa donna
che, ai tempi che furono, lo aveva ridotto ad uno straccio? Drew ed Alexandra,
insieme, sono come un tornado che spazza via tutto! Insomma, mi piace come la
Chase abbia creato questa grande “famiglia” dove la piccola Mackenzie (e chi se
la dimentica di quella bambina che, informata dell’arrivo della bambola da
parte della nonna, dice “Sono così arrapata!” oppure quando dice a Matthew che
zio Drew ha ragione quando pensa che il principe azzurro è un gran coglione?) è
il fulcro.
Per concludere definitivamente (o rischierei di scriverci una tesi
:D), a parer mio, la coppia Matthew/Dee funziona meglio di quella formata da
Drew/Kate. Matthew mi è piaciuto molto più di Drew, ma ovviamente è un mio
parere personale. Per quanto riguarda l’autrice, bè… mi fa ridere come una
demente nel cuore della notte! Poi il personaggio di Mackenzie è il top, porta
una sferzata di aria fresca! Quindi… viva lei e il suo barattolo!!
Un saluto a tutte, Roby
MOLTO BELLO Vi interessa questo romanzo? ...lo trovate qui! |
Qui tutti i titoli della “Tangled Trilogy” :
Non cercarmi mai più (Tangled) - anteprima & recensione
Tangled extra scenes - qui
Dimmi di sì (Holy Frigging Matrimony)
Cercami ancora (Twisted) - anteprima & recensione
Tangled extra scenes - qui
Dimmi di sì (Holy Frigging Matrimony)
Cercami ancora (Twisted) - anteprima & recensione
Io ti cercherò (Tamed) - anteprima
Tied (prossimamente)
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