Bentrovate Booklovers,
eccoci di nuovo con un’altra
anteprima Amancrossing: il contemporary romance “L’uomo giusto al numero
sbagliato”, primo della serie “The Bourbon Street Boys” di Elle Casey. Il
protagonista maschile, Ozzie, è membro e capo della Bourbon Street Boys
Security (da qui il nome della serie), un’agenzia di sicurezza privata che
collabora con il dipartimento di polizia di New Orleans. May è una fotografa, single, che va in giro
con un chihuahua nella borsetta e una Chevrolet Sonic color rosso
ciliegia. Cosa hanno in comune i protagonisti? Niente! Come faranno ad incontrarsi? Pura fatalità: un numero di telefono sbagliato! A volte si sa il destino a più fantasia di noi.
Con quel corpo è più bello di quel che
dovrebbe essere concesso a un uomo.
Il suo viso, per quanto duro e in collera
apparisse questa sera,
basta a farmi formulare pensieri che non dovrei avere.
May riceve un SMS da un numero che non
conosce con l’assurda richiesta di recarsi al “Frankie’s Pub”, un bar di
motociclisti al quanto malfamato, credendo che quello sia un numero provvisorio della sorella (e pensando
che sia andata un attimo fuori di testa) indossa le sue espradillas rosa, la borsetta col cane e si dirige nel posto
indicato nel messaggio.
Giunta nel locale alla ricerca della sorella e dei suoi
tre nipoti, si imbatterà in una vera e propria sparatoria, fino a quando un barbuto tutto muscoli, la
spingerà letteralmente versa la via d’uscita: la salvezza. May non sa chi sia
quell’uomo e non sa bene se fidarsi di lui ma in quel momento è l’unico che
sembra prestarle aiuto quindi non può fare a meno di seguirlo. Quel barbuto,
che in realtà barbuto poi non è, è Ozzie, e si trovava in quel locale, sotto
copertura. Copertura che la bella May ha fatto saltare perché il gigante agente,
appena May ha varcato la soglia del
locale, non è riuscito a toglierle gli occhi di dosso, tanto che il membro della gang che doveva
smascherare, ha smascherato lui.
Poiché May non è passata inosservata, in
quell’agguato, neanche all’autore della sparatoria, Ozzie le offrirà protezione nella sua casa e
badate bene, anche una proposta di lavoro: ad un agenzia di sicurezza servono
le abilità di una fotografa … (A dire il vero la necessità di avere May nella
squadra appare, per quanto mi riguarda, al quanto inverosimile). May dovrà a quel punto affrontare una serie di
problemi: l’agenzia di sicurezza non si occupa solo di sorveglianza e dovrà
imparare le altre mansioni tra cui l’autodifesa (e miracolosamente May sembrerà
cavarsela), come se non bastasse fuori
da quelle mura c’è un uomo che la vuole morta e dulcis in fundo dovrà convivere
con quello che diventerà il suo nuovo capo e imparare a gestire l’attrazione
fisica che prova nei suoi confronti. May
è una vera imbranata e impacciata, di una sincerità disarmante, con alle spalle esperienze con uomini mediocri. Sarà
subito oggetto di scherno da tutti i membri dell’agenzia che la
soprannomineranno Bo Peep. Per Ozzie, May, sarà da subito il suo tallone d’Achille. Ma cosa
nasconde dietro il suo aspetto duro e burbero? Potrà nascondersi l’uomo giusto
dietro un numero sbagliato? E riuscirà il muscoloso Ozzie a proteggere
l’indifesa May? Vi anticipo che con May il burbero Ozzie non sarà burbero per
niente, senza mai però sbottonarsi troppo e senza perdere la sua personalità. Debbo
confessarvi che, anche se non so bene spiegarvi perché, questa storia mi è rimasta
dentro perché, per quanto May come membro di un’agenzia di sicurezza sia poco
credibile, l’accoppiata gigante burbero e muscoloso ma dal cuore tenero e la
ragazza fragile sola e indifesa, un po’ imbranata, è un’accoppiata vincente. Aggiungiamo poi che
lui farà di tutto per proteggerla e rispettare i suoi tempi … e il gioco è
fatto. Tutto permeato da un bel pizzico di ironia che non guasta affatto.
Non ho paura di restare ferita. Ho paura di essere fatta a pezzi.
E’ un bestione gigante ma nessuno ha paura di lui nemmeno quando grida. A mio
avviso le pecche di questa storia sono il finale un po’ troppo frettoloso
rispetto al ritmo del resto della narrazione e il passato di Ozzie che non è
stato affatto trattato, la suspense
finale piuttosto scontata. La scrittura però è fluida e coinvolgente. Insomma
un piacevole romance con un po’ di brio. Non ci resta che attendere la traduzione degli
altri libri della serie. La seconda uscita ci farà conoscere meglio la sorella
di May, Jenny, e un altro membro
dell’agenzia, il terzo ci racconterà di Toni l’unico membro femminile fino
all’arrivo di May e Lucky e infine leggeremo la storia di Thibault. Buona lettura amiche!
Un saluto da Lorena
Un saluto da Lorena
Bello |
Quando riceve un SMS anonimo che le chiede di
raggiungerla in un bar malfamato nel centro di New Orleans, convinta che il
mittente sia sua sorella e pensando che abbia perso la ragione, May Wexler
decide di andare in suo soccorso. Perché Jenny dovrebbe trovarsi in un locale
per motociclisti? E infatti Jenny non è in quel bar con i suoi bambini, e
l’unica a finire nei guai è proprio May. Con le sue espadrillas rosa e l’amato
Chihuahua nella borsetta, in quel postaccio salta all’occhio come un’insegna al
neon. E quando qualcuno inizia a sparare, non ha altra scelta che seguire il
massiccio uomo barbuto che sembra l’unico disposto ad aiutarla. May si ritrova
così alla Bourbon Street Boys, l’agenzia di sicurezza privata gestita dal
muscoloso Ozzie, che non solo le offre protezione (e anche un lavoro), ma senza
barba si rivela un’eccitante distrazione. Presto May si renderà conto che il
malvivente armato che la sta cercando non è il suo unico problema. Un numero di
telefono sbagliato l’ha messa in questo pasticcio… potrebbe averla condotta
anche dall’uomo giusto?
Qui trovate il romanzo!
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