Buongiorno a tutte, fedelissime lettrici.
Nel post di oggi, anziché parlarvi di un inedito, vi propongo la recensione di un romanzo pubblicato alla metà di febbraio dalla Newton Compton: “99 giorni” di KA Tucker. Si tratta del primo volume della serie Burying Water, composta finora da quattro libri. Non ci crederete, è il primo libro che leggo dell’autrice!! La protagonista è una sopravvissuta. All’inizio del romanzo viene portata d’urgenza in ospedale in fin di vita, priva di conoscenza e con lesioni visibili su tutto il corpo. Qualcuno ha cercato di ucciderla, senza però riuscire nel suo intento.
Nel post di oggi, anziché parlarvi di un inedito, vi propongo la recensione di un romanzo pubblicato alla metà di febbraio dalla Newton Compton: “99 giorni” di KA Tucker. Si tratta del primo volume della serie Burying Water, composta finora da quattro libri. Non ci crederete, è il primo libro che leggo dell’autrice!! La protagonista è una sopravvissuta. All’inizio del romanzo viene portata d’urgenza in ospedale in fin di vita, priva di conoscenza e con lesioni visibili su tutto il corpo. Qualcuno ha cercato di ucciderla, senza però riuscire nel suo intento.
L’uomo che l’ha picchiata ha infierito sul suo
corpo con una brutalità ed una crudeltà inimmaginabili. Perché? E soprattutto chi
è la vittima? Lei non può dirlo, non ha nessun ricordo. E’ quello che gli
psicologi definiscono un caso di ‘inibizione di memoria’ in seguito ad un forte
evento traumatico. Con il termine ‘repressione’ Freud
intendeva un’operazione psichica tendente a far scomparire dalla coscienza un
contenuto spiacevole o inopportuno. Nel momento in cui Acqua (Acqua è il nome
che decide di attribuirsi la donna non ricordando la propria identità) viene
rilasciata dall’ospedale non ricorda nulla del proprio passato, il suo nome,
dove viveva, e non ha nessun posto dove andare. Quando l’anziana donna che era ricoverata
con lei le offre di ospitarla nella sua tenuta, Acqua non può che accettare. Ginny
Fitzgerald è un’anziana signora molto strana ed eccentrica, con un carattere
impossibile, incapace di approcciarsi con gli altri, schiva, molto chiusa, tuttavia
accoglie la ragazza a braccia aperte nella sua casa. “99 giorni” è un romanzo molto
complesso e non facile da recensire, non è il classico 'new adult', ma una storia con una forte componente suspense, in cui è
importante analizzare ogni indizio e personaggio coinvolto per scoprire cosa sia
successo.
Il primo indizio che ho considerato è l’enigmatico Jesse Wells, il
bel figlio dello sceriffo e della dottoressa Meredith, i vicini di casa dell’anziana
signora. Fin dall’inizio si percepisce che c’è qualcosa di strano in lui; Acqua
infatti non riesce a spiegarsi perché quando è con lui si sente a proprio agio
e istintivamente è convinta che sia un uomo che abbia un ruolo importante nella
sua vita. Insospettisce il modo in cui lui la guarda, con quell’aria rapita e lo
sguardo di un uomo perdutamente innamorato, poi, però, si mantiene a distanza. Che
segreti nasconde? Jesse è l’unico che conosce la verità riguardo a Acqua, ed è
il solo che potrebbe aiutarla a far riaffiorare i suoi ricordi, ma per qualche
oscuro motivo non lo fa. Per quale ragione? Misteri, misteri, sempre più
misteri. Jesse è il mio personaggio preferito del romanzo. L’ho amato dal primo
istante in cui ha fatto la sua apparizione, ossia la scena del bacio. E’ il
passaggio in cui la donna misteriosa, che ha chiesto soccorso per un guasto
alla macchina, si è avvicinata a lui per rubargli un bacio, come se quel bacio
fosse più importante della sua stessa vita, come se quel bacio fosse
indispensabile per trovare la forza per continuare a vivere.
Quel bacio è la chiave
del mistero che avvolge tutto il libro. Il romanzo affronta un tema molto
delicato: parla di violenza domestica, e ci fa comprendere quanto sia difficile
per una donna vittima di tali maltrattamenti denunciare il proprio carnefice,
per paura delle conseguenze. Molte donne accettano così di soffrire e subire in
silenzio, mentre la loro vita si sgretola e il loro corpo va in frantumi. La
protagonista è l’emblema delle tante donne che per una scelta non giusta si
sono legate ad un uomo sbagliato, un uomo violento, insensibile. Vorrebbe
lasciarlo, ma ha il terrore di scatenare la sua ira e teme il giorno in cui lui
possa perdere talmente il controllo da arrivare al punto di porre fine alla sua
esistenza. Non entro volutamente più nei
dettagli di questa storia perché qualunque cosa aggiungessi sarebbe troppo
rivelatrice, e non voglio. Aggiungo solo che ho trovato molto interessanti
anche i personaggi di contorno, in particolare Viktor. Viktor è un uomo
pericoloso che sarebbe perfetto in un dark romance. Non mi ha stupito scoprire
il suo coinvolgimento nei giri loschi legati alla criminalità organizzata. Nel
complesso non posso dire che 99 GIORNI non sia un bel romanzo, è solo che…mi
aspettavo molto di più. La perfezione? Probabilmente sì, vista la valanga di
giudizi di 5 stelline. Ciò che non mi ha convinto è il finale dal mio punto di
vista troppo prevedibile e frettoloso. Da come si sviluppa l’intera storia mi
prefiguravo una conclusione esplosiva o quantomeno con un colpo di scena sbalorditivo.
Mi è piaciuta invece la scelta di sviluppare il
libro attraverso l’alternanza dei capitoli al presente e al passato, trovo
che si adatti alla perfezione a questo genere di trama; solo così riusciamo a
mettere i insieme i pezzi di una storia che all’inizio pare indecifrabile.
Curiosa, inoltre, è la scelta della prospettiva del punto di vista maschile nel
passato e di quella femminile nel presente. La traduzione italiana purtroppo
lascia un po’ a desiderare, soprattutto nella prima parte, in cui ho
riscontrato diverse frasi molto arzigogolate di cui non capivo il senso. Non mi
resta che concludere come faccio di solito, anticipandovi alcune delle mie
prossime letture: dopo “L’amore arriva sempre al momento sbagliato” di
Brittainy C. Cherry, che ho da poco finito, inizierò “Il mio migliore sbaglio”
di R.S. Grey. Subito dopo tornerò a concentrarmi sugli inediti. Ho già in mente
diversi titoli molto interessanti!!!
Baci, Greta
Bello |
Sinossi | Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove la
credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando
si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna
si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il
solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una
signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia
lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme
i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di
casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny
non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di
conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di
Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo
cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far
riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre
una strada per tornare in superficie…
Qui trovate il romanzo (l'ebook ed il cartaceo)!!
Ciao Greta! bella recensione. Giro intorno a questo libro già da un pò. Mi incuriosiva molto la trama, ma mi frenava il fatto che, come sai, il new adult non è per niente il mio genere. Credo però che questo sia un new adult un pochino "sui generis", che travalica nel suspence. Nel prossimo periodo mi sa che mi butterò! un saluto a tutti!!!!!
RispondiEliminaCiao Lara! Ti posso assicurare che non è il classico 'new adult'. La componente suspense è predominante. La sensualità forse per i tuoi gusti è un po' tiepida, ma potrebbe piacerti. :)
EliminaCiao Greta! Sento parlare moltissimo della Tucker. Ho giusto acquistato qualche settimana fa "10 piccoli respiri" anche questo scaturito dalla sua penna. Tu l'hai letto? Non vedo l'ora di iniziarlo! Ti consiglio, se non l'hai ancora letto, "Infinito +1" di Amy Harmon. Fa parte dello stesso genere ed ha una trama veramente molto originale.
RispondiEliminaUn mega abbraccio!!
Blog Dolci&Parole
Ciao! Penso di essere l'unica che non ha ancora letto quella serie. Non sei la prima che me la consiglia. Un mega abbraccio anche a te!! Greta
EliminaDifficile recensire 99 giorni Greta...quindi complimenti sul serio! Mi prende molto la Tucker e anche questo romanzo non mi ha deluso...direi che vale assolutamente la pena leggerlo. Baci
RispondiEliminaCiao Francesca! Quando mi lascio trasportare dalle emozioni rivelo sempre troppo. In questo caso ho cercato di fare del mio meglio e di svelare il meno possibile. :)
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