“Beautiful Broken Rules” non è certamente il mio college romance preferito.
Non mi è piaciuto quanto il meraviglioso “The Deal” di Elle Kennedy, né
tantomeno come “Sweet Home” di Tillie Cole, il romanzo che sto leggendo ora.
E’
un libro carino, ma non una di quelle letture che mi ha appassionato più di
tanto. Sinceramente mi aspettavo molto di più da questo romanzo, viste le ottime
opinioni che avevo letto su Amazon. A distanza di una settimana, per impostare
la recensione mi sono dovuta impegnare parecchio; non è una di quelle storie
che mi è rimasta impressa nella mente. Il romanzo fa parte della ‘Broken series’,
una trilogia che ha avuto molto successo lo scorso anno negli States, ancora
inedita in Italia. Aspetterò che venga tradotta per leggere i seguiti, perché al
momento non me la sento di proseguire. Cercherò di spiegarvi cosa mi è piaciuto
e cosa al contrario non ho apprezzato di questo libro, ma ci arriverò per gradi.
L’originalità di questa storia sta nel fatto che l’eroina è l’equivalente di
quello che definiremmo se fosse un uomo un ‘manwhore’, una donna di facili
costumi. Di solito sono i personaggi maschili a rivestire questo ruolo nei
romanzi new adult, ed è sempre la figura maschile che, per amore, si ravvede e
cambia atteggiamento. Qui le dinamiche sono capovolte ed è LEI a non avere
relazioni serie, ma solo avventure di poco conto. Emmaline è una delle protagoniste più ‘imperfette’ che
abbia mai incontrato, che col tempo ha imparato ad accettare le proprie
imperfezioni.
All’apparenza ha un carattere molto forte e non sembra
lasciarsi influenzare da quello che
pensano gli altri, ma è anche molto rigida con se stessa e questo aspetto
si rivela molto negativo. Viene descritta come una ragazza esuberante, trasgressiva, una ribelle. Lei ama divertirsi
fino all’eccesso e fare sesso con un ragazzo diverso ogni settimana, secondo determinate
regole che si è autoimposta. Le regole: 1- Non andare a letto con qualcuno a
cui è interessata una tua amica. 2- Non andare a letto con qualcuno che ha una
relazione con qualcun’altra. 3 – Non andare a letto con qualcuno per più di tre
volte. Notate bene, Emm non ha mai infranto una di queste tre regole, finora, almeno
finché non è apparso Jaxon. Jaxon, il protagonista, si è trasferito dal Texas
insieme al gemello Jace, lui e il fratello sono amici di Cole, il migliore
amico di Emmaline, ed ora vivono nella sua stessa casa. Questo li rende
ufficialmente i suoi nuovi vicini. Essendo impossibile, vista la vicinanza,
evitare di incontrarsi, lei e Jaxson stringono fin da subito un’amicizia, ma
l’attrazione fra di loro è così intensa che lascia ben presto spazio ad un
sentimento inaspettato. All’inizio li vediamo trascorrere molto tempo insieme,
a studiare e a condividere i loro momenti liberi.
Lei è tuttavia molto restia
ad aprirsi, per motivi che non vi dico, e Jaxon, d’altro canto, è al corrente
delle sue tre regole, ma vorrebbe convincerla a trasgredirle. E’ lui il primo a
rendersi conto dei sentimenti che prova non sono dovuti solamente ad un’attrazione
fisica, ma a qualcosa di più profondo. Allo stesso tempo, però, lui ha paura ad
esternarli, perché teme che lei non sia ancora pronta e possa scappare o,
peggio ancora, che decida di non vederlo mai più. Quindi Jax accetta la
situazione così com’è senza farle pressioni e il rapporto fra loro nella prima
parte rimane in sospeso. Jax come
personaggio si dimostra fin dall’inizio molto possessivo e protettivo verso di Emmaline,
e soffre tantissimo nel vedere come la gente la tratti male o parli
negativamente di lei. Leggendo alcuni commenti qua e là, mi ha sorpreso che
alcune lettrici lo abbiano definito un bad boy e mi sono chiesta se a trarre in
inganno siano stati i suoi tatuaggi o il fatto che lui sia un po’ arrogante e troppo
sicuro di sè.
A me è parso più che altro un bravo ragazzo. Jaxon è sempre così
gentile e dolce nei confronti di Emm che è impossibile non provare un’immediata
simpatia per il suo personaggio. Infatti, quando sono insieme, la tratta con estremo
riguardo, come se lei fosse la cosa più preziosa
e avesse il timore di spezzarla. Inoltre, ha la pazienza di un santo e l’accetta
anche quando lei si comporta malissimo. Ho visto più lei nei panni della bad
girl. Devo confessarvi che Emerson non mi è proprio piaciuta; ho cercato di
capirla e di entrare in sintonia con il suo personaggio, senza però riuscirci.
Forse caratterialmente siamo troppo diverse, e difficilmente riesco a trovare
un’affinità e ad identificarmi con un un’eroina con cui ho poco in comune. Al
contrario, Jax mi è piaciuto, anche se nella seconda parte non sembra più la
stesso. Fino a metà ho pensato che fosse molto maturo per la sua età e una
persona molto responsabile, finché, ad un certo punto, i suoi comportamenti mi
hanno lasciata perplessa. E’ la parte in cui lei finalmente inizia a rinsavire
e a cambiare atteggiamento nei confronti del mondo, ma a quel punto lui inizia
a comportarsi in modo strano e non sono riuscita a comprenderne i motivi e la
logica dei sue azioni. Jax da un certo punto in poi pare cambiato,
irriconoscibile, e questa sua mutazione trovo non sia giustificata. Questa
metamorfosi crea fra di loro una tensione senza fine, nel senso che quando lei cede e lascia cadere
le proprie barriere, lui si allontana senza dare spiegazioni. Non si comprende
se lui agisca così per ripicca o se ci
siano dei motivi più che validi dietro alle sue scelte. Leggere quei capitoli è
stato davvero frustrante e ho avuto la sensazione che l’autrice stesse cercando
un modo per prolungare la storia.
E’ l’unica spiegazione plausibile che sono
riuscita a dare al cambio drastico nell’atteggiamento di lui. Quindi mi chiedo:
che motivo c’era di portare avanti la storia per le lunghe? Ma ora arriviamo al
finale. Visti gli sviluppi dell’ultima parte, nel momento in cui non ho
ottenuto la risposta che speravo sono
rimasta profondamente delusa. Mi aspettavo una spiegazione attendibile ai
comportamenti di Jax, ma non è arrivata. Inoltre, il finale si è rivelato
frettoloso, scontato, insomma mi sarei aspettata qualcosa di diverso. Nel
complesso posso dire che il romanzo mi è
piaciuto fino a metà, e da un certo punto in poi l’ho trovato lento e poco
coinvolgente. Pertanto, non posso dare più di tre stelline a questo libro.
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