Ciao a tutte!
Chi mi segue, sa che gli ‘enemies-to-lovers’
romance sono la mia criptonite. Tutti abbiamo un punto debole, a cui non siamo
in grado di opporre più nessuna resistenza, questo è il mio. Non mi sono
nemmeno soffermata a leggere la sinossi prima di iscrivermi a questo tour. Mi è
bastato soffermare lo sguardo sulle tre parole separate dal trattino che ho scritto all'inizio per decidere
di buttarmi a capofitto nella lettura.
Come in tutti i romance appartenenti a questo filone, l’odio è il filo
conduttore di tutta la storia, ed è un sentimento che le due famiglie dei
protagonisti, i La Bella e i Russo, si sono tramandate di generazione in
generazione.
La loro ostilità ha origini molto lontane, talmente lontane che
nessuno ha più idea del perché continuino ad odiarsi. Ognuno pensa di conoscere
la verità, ma è soltanto un punto di
vista, una faccia della medaglia. Ci sono tanti punti poco chiari che
andrebbero chiariti, ma bisognerebbe mettere da parte le ostilità. La parola
odio è scritta nel DNA di James e Julia, i due protagonisti, su cui si è basata
la loro educazione. Frequentarsi è sempre stato fuori discussione, anche se fin
da quando erano giovani per entrambi odiarsi non era naturale, andava contro
ciò che provavano. Julia e James si sentivano attratti e avrebbero voluto scoprire
cosa sarebbe successo se avessero assecondato i loro sentimenti.
James non ha
mai avuto paura di ammettere che provava dei sentimenti per Julia, e tutte le
persone che lo conoscevano sapevano quello che provava per lei. I suoi genitori
in fondo non gli avevano mai detto apertamente che non erano d’accordo e non lo
avevano ostacolato. Julia al contrario aveva sempre cercato di camuffare le sue
emozioni per il rispetto e la lealtà che nutriva nei confronti della sua
famiglia, perché sapeva che avrebbe dato loro un grande dispiacere se avesse
detto apertamente che James le piaceva.
Chi le stava attorno però aveva notato i
suoi cambiamenti quando c’era James nei paraggi e in fondo tutti sapevano che
aveva una cotta per lui, ma cercavano di convincerla a soffocarla. Julia temeva
che se avesse ammesso ad alta voce ciò che sentiva ed espresso il sentimento a cui non riusciva a dare un
nome, ma che cresceva sempre più intenso dentro di lei, avrebbe deluso suo
padre. Inoltre, pensava che se suo padre avesse scoperto quanto i suoi sentimenti
fossero forti, non glielo avrebbe mai perdonato, e non ci avrebbe pensato due
volte a diseredarla. Questo significava che lei avrebbe perso i suoi vigneti.
Ho compreso fin da subito che Julia, per quanto sia un’eroina decisa e convinta
a rimanere ferma nelle sue opinione, ha sottovalutato il suo avversario James,
che nel corso del romanzo escogiterà un piano incredibilmente brillante per
convincerla a capitolare. Bitter rival è un romanzo che si legge in pochi
giorni, divertente, leggero, dolcissimo. Sulla scorrevolezza e lo stile
dell’autrice non ho nulla da ridire. Il termine utilizzato nel titolo per
descrivere la rivalità fra James e Julia a mio avviso invece è poco appropriato
per descrivere questa storia, perché più che amara la rivalità fra Julia e
James mi è sembrata dolcissima. Amaro è un termine che mi induce a pensare ad
un rapporto dove i due protagonisti si odiano nel profondo.
Non è il caso di Julia e James. L’odio invece è il sentimento che prova il padre di Julia, un sentimento che cerca di trasmettere alla figlia senza però riuscirci. Inoltre, non ho mai avuto l’impressione che gli ostacoli che i due protagonisti avrebbero dovuto superare fossero insormontabili e che alla base ci fosse un sentimento di odio radicato in loro. Non c’è sicuramente il dramma che hanno vissuto Giulietta e Romeo di cui questa storia dovrebbe essere una reinterpretazione in chiave contemporanea, come sottolineato più volte nel testo. Non che mi aspettassi un finale drammatico come nel romanzo shakespeariano, ma quando mi avvicino a un libro di questo tipo mi aspetto tensione e un’ostilità protratta per tante pagine. Non trovarla mi ha un pò delusa. Mi aspettavo di più: più dramma, più contrasti, più rivalità…
Non è il caso di Julia e James. L’odio invece è il sentimento che prova il padre di Julia, un sentimento che cerca di trasmettere alla figlia senza però riuscirci. Inoltre, non ho mai avuto l’impressione che gli ostacoli che i due protagonisti avrebbero dovuto superare fossero insormontabili e che alla base ci fosse un sentimento di odio radicato in loro. Non c’è sicuramente il dramma che hanno vissuto Giulietta e Romeo di cui questa storia dovrebbe essere una reinterpretazione in chiave contemporanea, come sottolineato più volte nel testo. Non che mi aspettassi un finale drammatico come nel romanzo shakespeariano, ma quando mi avvicino a un libro di questo tipo mi aspetto tensione e un’ostilità protratta per tante pagine. Non trovarla mi ha un pò delusa. Mi aspettavo di più: più dramma, più contrasti, più rivalità…
Baci, Greta
molto carino ✰ ✰ ARC provided for an honest review ✰ |
Qui trovate il romanzo!
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