Buongiorno amiche lettrici,
oggi vi presento «Dark Truth», secondo libro
autoconclusivo della “The Justice Series”, scritto da Daria Torresan e Brunilda
Begaj, uscito il 20 febbraio. Qui sul blog trovate la mia recensione del primo
volume “Dark Secrets” uscito invece il 7 aprile 2017. Voglio avvertirvi che ogni
volume della serie verte su due personaggi principali differenti, che sono però
collegati tra loro. La storia d'amore dei due protagonisti è autoconclusiva,
mentre la suspense attraverserà i tre romanzi, pertanto, ve ne consiglio la
lettura nell’ordine di uscita. Dopo la storia di Hope e Rhys,Brunilda e Daria
ci raccontano due dei personaggi che avevamo già conosciuto nel primo volume:
Alek e Sheryl. Alek è il più caro amico, quasi fratello, di Hope.
Sheryl
è la loro amica, l’unica persona alla quale avevano entrambi dato fiducia dopo
la loro fuga dalla Calabria, per scoprire poi che li aveva traditi e che si era
finta loro amica dietro ordine del suo patrigno. L’Alek che conosciamo in
questo secondo volume è un Alek diverso rispetto al primo. Non è più il bravo
ragazzo, l’amico perfetto, l’uomo integerrimo servitore della legge. Adesso
Alek è un uomo con un “cuore annerito dall’odio e dalla delusione”, “un uomo la
cui amarezza l’ha reso irascibile e insolente”, un uomo accecato dal desiderio
di vendetta. La donna che riteneva un’amica, ma soprattutto la donna che ha
sempre amato e alla quale non ha mai avuto il coraggio di confessare i suoi
sentimenti per timore di non essere all’altezza delle sue aspettative, ha
venduto lui e quello che di più caro avesse al mondo, quello che più per lui assomigliasse
ad una famiglia ad un’associazione mafiosa.
E questo Alek non potrà mai
perdonarglielo. Il nonno di Hope è stato ucciso e Hope avrebbe potuto perdere
la vita. Adesso Alek ha un solo obiettivo: trovarla per umiliarla, distruggerla
ed avere la sua vendetta. Sheryl è scappata, dopo aver salvato la vita a Hope,
per paura delle ritorsioni che questo gesto potesse comportare, ma soprattutto
per sfuggire al suo patrigno. Ha cercato di rifarsi una vita, di darsi una
nuova identità e sta provando ad andare avanti con la sua vita grazie
all’affetto di quelle poche persone che ancora si fidano di lei.
Alek però, per
una pura fatalità, scoverà il suo nascondiglio e, mentre il cuore di Sheryl
riprenderà a battere appena lo rivedrà, Alek darà atto al suo piano di vendetta.
Sheryl è una donna distrutta dal “rimorso per quello che ha dovuto fare alle
uniche persone che le abbiano dimostrato affetto”. La sua anima è attanagliata
dal dolore, dalla vergogna e dal senso di tradimento. Sheryl non è affatto la
persona disillusa e sicura di sé, forte e disinibita che ha fatto credere di
essere a Hope e Alek, lei è solo una vittima nelle mani dei potenti: tutto ciò
che ha fatto, lo ha fatto solo per amore e per proteggere quello che restava
della sua famiglia. Ma Alek non conosce la verità. Sarà disposto ad ascoltarla
o è troppo annebbiato dal suo orgoglio e dalla sete di vendetta? Che effetto
avranno su Sheryl le parole sprezzanti che lui le rivolgerà? Finiranno per annientarla
completamente? Riuscirà Alek a portare a segno il suo desiderio di vendetta? O
in fondo al suo cuore è rimasto ancora un briciolo di quel sentimento che ha
sempre provato per Sheryl? E adesso che Alek l’ha ritrovata?Anche il suo
passato potrebbe trovarla….? Anche questa volta queste due autrici ci regalano suspense
e tanto pathos. Ho amato molto i personaggi di Alek e Sheryl. Sheryl è una
ragazza dal cuore buono e sincero, fragile ma al contempo forte. E’ una ragazza
spezzata che ha sofferto molto ma con le spalle forti per sopportare tutte le
umiliazioni e le ferite che le sono state inferte anche dall’uomo che ha amato
profondamente fin dalla prima volta che lo ha incontrato, nonostante sapesse
già a quale destino sarebbe dovuta andare incontro. Alek è un bellissimo
personaggio. Mi è piaciuto molto in questa versione “bad day” dal cuore tenero
o, come direbbe Sheryl, di “angelo dannato”. In alcuni momenti lo avrei preso a
schiaffi e poi capirete perché, ma si sa gli uomini dopotutto sono sempre gli
ultimi a capire le cose.
Questo libro mi ha trasmesso molto e vi sono stati dei
momenti veramente toccanti. Le parole d Sheryl mi hanno scavato dentro ed ho
percepito il suo dolore, la sua sofferenza, così come ho percepito profondamente
il senso di colpa di Alek per non aver capito. L’unica pecca che potrei trovare
è che durante il corso della lettura manca un po’ di suspense che ci viene poi
ampiamente regalata alla fine. Probabilmente questa mia sensazione nasce dal
ritmo a cui le autrici ci hanno abituate nel primo volume, ma credo che questo
secondo capitolo paghi appunto il prezzo di essere il libro centrale perché, se
è pur vero che non è una trilogia, in termini di suspense lo è. Confesso quindi
che ho preferito il primo volume al secondo, senza nulla togliere a
quest’ultimo. Ora però non mi resta che attendere di conoscere la storia di
Cloe, la collega di Alek, una donna ferita profondamente dalla vita e a volte, si
sa, il dolore può indurci a commettere gravi errori, e Jordi il benefattore di
Sheryl. Sono certa che il terzo volume sarà molto avvincente!
Un saluto, Lorena
Bello
✰ ✰ ARC provided for an honest review ✰ ✰
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Sinossi: Alek O’Connell ha promesso: lei pagherà
per mano sua. Perché niente è sacro quanto la sua famiglia e lei ha fatto
l’errore di tradirla. Ha sempre servito la legge con integrità, determinazione
ed equilibrio, in nome del distintivo che porta. Ora, odio e vendetta gli
annebbiano la mente. Vuole umiliarla, ferirla, distruggerla. Eppure più la
detesta, più la desidera. Sheryl Foster sa di aver sbagliato, ma non aveva
scelta. Sa che Alek non è più l’uomo di cui si è innamorata, sa che deve
temerlo. Non può fidarsi di lui, ma il suo corpo continua a tradirla e il cuore
a sperare ingenuamente. Ma lui non è il suo unico nemico. C’è un passato,
celato nel buio, che come un segugio la fiuta, la bracca. Dalla sua parte c’è
una verità che potrebbe riscattarla agli occhi dell’uomo che ama. La stessa
verità che la incatena a quel passato che non si fermerà davanti a nulla pur di
riaverla.
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