Recensione - “Da quando ci sei tu” di Penelope Douglas

“Da quando ci sei tu” (Until you) è il POV di Jared del famoso “Mai per amore” (Bully) di Penelope Douglas, in Italia grazie alla Newton Compton. Si tratta della novella abbinata alla serie Fall Away, dal nome della via dove abitano i protagonisti. Ora siamo in attesa del secondo capitolo “La mia rivincita sei tu” (Rival). 

Penelope Douglas ci fa un regalo con questa novella, permettendoci  di rileggere una storia che tutte abbiamo amato, quella di Tate e Jared, da un altro punto di vista, e ci permette di capire pienamente emozioni e atteggiamenti di questo intricato personaggio maschile. Non mi dilungo a parlare dei personaggi che già conosciamo molto bene, in questa novella sono importanti le situazioni. Viviamo l’incontro di Tate e Jared da bambini, e lo guardiamo dal punto di vista di lui che, per la prima volta, trova in una ragazza tutto quello che cerca e cresce insieme lei, affrontando situazioni che di certo un bambino non può capire, come la morte della mamma di Tate. Si crea quindi tra i due una grande amicizia e un legame molto solido che sembra indissolubile. In “Mai per amore” vediamo che questo legame viene spezzato quando Jared trascorre la sua prima estate a casa del padre, e scopriamo solo alla fine cosa realmente sia successo durante la sua permanenza lontano da casa. Nel POV di Jared viviamo in tempo reale le atrocità che ha dovuto subire per tre mesi, e conosciamo meglio il suo fratellastro Jaxon. Il punto di vista di Jared ci aiuta a capire meglio il rapporto che si instaura fra i due, e capiamo nel profondo come quest’esperienza abbia cambiato  Jared e le azioni che ne seguono. Nella mente di adolescente, Jared si sente tradito da Tate e dalla sua stessa madre perché non riesce ad affrontare quello che è successo. 

Comincia così a maltrattarla, ma quello che non sapevamo è quanto questi scherzi facciamo soffrire lo stesso Jared e il doppio fine di essi; tutta questa cattiveria, in fondo, non è altro che alimentata dalla gelosia. Tutta l’attenzione si concentra poi sul periodo della partenza di Tate, periodo in cui Jared soffre molto; sente la sua mancanza e capisce l’importanza della presenza di Tate nella sua vita, anche da nemici. Jared si rende conto che la sua esistenza senza Tate è vuota. Ho apprezzato anche la finta storia con KC raccontata dal punto di vista di lui perché mi ha aiutato a odiarlo un po’ meno. In realtà Jared non ha mai toccato l’amica di Tate, era solo una delle sue tante tattiche per stuzzicarla. La Douglas in questa novella non ci racconta niente che non sapessimo già, ma ci fa entrare più a fondo nei personaggi, ci fa sentire le due campane della storia ed amare un personaggio che io personalmente in “Mai per Amore” (qui la recensione e l'anteprima della serie) avevo disprezzato. Alla fine fa trionfare l’amore, ma l’amore tra i due  è sempre stato lì, bastava solo un po’ di coraggio per coglierlo. Tate rimane comunque il mio personaggio preferito, finalmente una ragazza forte che sa reagire e che si fa rispettare. Lei si trova ad affrontare il suo incubo peggiore, il suo migliore amico che diventa suo nemico. “Anche se mi ero reso conto che non avevi nessuna colpa, non riuscivo a smettere di odiarti. Mi faceva sentire bene, visto che non potevo fare del male a chi volevo ferire davvero».” 

Noi lettrici di romance lo sappiamo bene quanto sia sottile il confine tra odio e amore , e questo libro ne è l’esempio calzante. L’unica cosa che non mi è chiara è il V.M. 18, non mi sembra una serie particolarmente carica di erotismo e anche gli atti di “bullismo” sono più che altro scherzi e gelosie; non si tratta di scene forti difficili da digerire. Consiglio a tutte di leggerlo per capire meglio la loro storia. La Douglas, con il suo modo di scrivere scorrevole, non ti dà l’impressione di rileggere la stessa cosa, nonostante si racconti la medesima situazione. Ho grandi aspettative per il continuo di questa serie. Voi cosa ne pensate?

Baci *Ross*

BELLO

Potete trovare qui il romanzo!!