Ok, ora statemi bene a sentire.
Se avete in casa vodka pura e un estintore,
tirateli fuori… perché la situazione qui è tragica. Tranquille, ci sono i
momenti soft, hot e carini… ma per il resto, è un disastro emotivo/psicologico
su tutti i fronti e da entrambe le parti.
La trilogia, di cui “Pierced” è il primo libro (è un inedito), trae il suo nome dalla coppia che n’è la protagonista: “Lucian&Lia”. I due sono personaggi tanto complessi e mal assortiti quanto indispensabili reciprocamente per sopravvivere. Si, sopravvivere… perché, la storia che vi sto per raccontare, è una di quelle dove il passato di entrambi potrebbe schiacciarli definitivamente. E siamo solo al primo libro, non voglio pensare cosa potrebbe succedere a seguire.Andiamo al sodo? Cominciamo dal protagonista? Vi presento Lucian Quinn.
Lucian è un uomo dal passato difficile: persi i
genitori in un incidente stradale a soli 5 anni, venne affidato a sua zia Fae.
Lui non sarà un bambino come gli altri, non leggerà i fumetti, bensì giornali
importanti come il Business Week e il Wall Street Journal. A 21 anni ereditò i
beni familiari e acquistò un’azienda di software in fallimento, da cui nacque
successivamente la Quinn Software. Giunto all’età di 29 anni (è questa l’età
che ha nel libro) è consapevole del ruolo raggiunto nella società,
un’importanza che attira le donne come il miele con le api. Infatti, nel suo
raggio di azione, sono entrate Monique e Laurie: ognuna di loro, però, verrà
“allontanata” per un motivo diverso. Lui non vuole legami stabili, perché già
una donna lo ha “ucciso”. Una donna che appartiene al suo passato. Un passato
che condivide con il suo amico d’infanzia e di lavoro Aidan Spencer: infatti,
quando entrambi erano adolescenti, nel loro quartiere arrivò Cassie… una
ragazzetta asociale, ma che aveva occhi solo per Lucian, non dando speranze ad
un Aidan che si struggeva per lei. Questo trio “crebbe” insieme, a tal punto
che Lucian cedette e fece coppia con Cassie. Ma in una notte cambiò tutto. In
una danatissima notte tre vite vennero spezzate, ognuna in modo diverso.
Ma torniamo a noi. Ora la vita di Lucian sta per
avere una svolta. Una svolta che lo porterà a mettersi in discussione. Galeotta
una cena, lui non ha un’accompagnatrice con cui andare. Aidan gli offre una
soluzione particolare: contattare il Date Night, un servizio che mette a
disposizione ragazze che svolgono proprio questo ruolo. Vi tolgo subito un
dubbio: finito il “lavoro”, finito “l’accordo”, per cui niente sesso post-serata.
Dopo un momento di titubanza, Lucian accetta il suggerimento. Ed è attraverso
il Date Night che lui conosce Lia Adams. Tirate fuori la vodka, signore… sto ora per
descrivervi il passato di lei.
Lia è un personaggio bellissimo: forte e debole,
calda e fredda, pura e sporca. Lei non ha mai conosciuto suo padre e sua madre
è una donna la picchiava e le dava cinghiate quando la pazzia raggiungeva
livelli estremi. Ad un certo punto, tutto si complica quando nella vita di sua
madre entra Jim. Chi è Jim? Un porco! Un maledetto porco che ha abusato di Lia
per tre anni (all’epoca lei aveva 15 anni)! Un porco che non sa tenere a bada
le mani! Il suo “sporco gioco” era iniziato con delle carezze casuali per poi
diventare “carezze” di altro genere: Jim, ogni notte, le faceva visita in
camera da letto e prendeva da lei “qualcosa in più” delle semplici toccatine
giornaliere. È agghiacciante. Vi tolgo
subito un altro dubbio: stranamente non è stata stuprata, perché Lia era sì una
ragazza debole, una ragazza che non poteva contare sull’aiuto materno (infatti,
la madre sapeva, ma faceva finta di niente), ma non stupida. Venendo a
conoscenza che al porco facevano schifo le persone grasse, non le restò altro
che mangiare: ingurgitò tutto il cibo che poté, fino a mettere su 15 kg. Fu
allora che il verme non la toccò più, niente visite notturne, ma semplici
insulti. Ma, se da una parte la situazione a casa sembrò risolversi, a scuola
la situazione peggiorò: la sua trasformazione fisica ebbe gravi ripercussioni
su di essa, diventando così oggetto di scherno. Abusi e bullismo, che bello
schifo. Ma la situazione migliorò a 18 anni, quando Lia ricevette la
lettera d’ammissione all’Università di St. Claire: una gioia che non venne
condivisa dalla madre, la quale la cacciò di casa. Però, un fatto orrendo successe
durante l’ultima notte che lei trascorse a casa. Una notte che le cambierà
la vita.
Accusata di aver lasciato in giro il ferro da stiro acceso con lo scopo di ferirlo e vendicarsi dei torti subiti, Lia venne assalita da Jim che la punì mettendo la piastra rovente del ferro tra le scapole, marchiandola a vita. Un marchio che le resterà impresso non solo sulla pelle, ma anche nel cuore e nella mente. E così Lia scappò. Scappò da quell’inferno. E fù così che conobbe Debra, una donna che l’aiutò fino a quando lei non andò all’università. Ma i soldi della borsa di studio non bastarono a Lia. Ecco perché accettò l’offerta di Megan, sua ex coinquilina, di lavorare per il Date Night. Soprattutto ora che è all’ultimo anno (ergo, lei ha 21 anni nel libro).
Ma torniamo a noi. L’impatto con Lucian è devastante, perché lui è bello, forte, capace di farti raggiungere l’orgasmo col solo semplice sguardo! Vi do un consiglio: tenete a portata di mano l’estintore, vi servirà! Durante questa festa, Lia “conosce” Monique e non sarà l’unico l’incontro tra le due; ma qualcosa, quella sera, scatta tra i due.
Lucian dice a Lia di lasciare il suo “lavoro”.
Lei ovviamente non accetta, ma non conosce le “armi” di lui.
"Ti voglio, e ottengo sempre quello
che voglio.”
Lucian farà di tutto per averla, non mollerà
l’osso tanto facilmente.
"Oh, Lia, mai sfidare un uomo come me.
Te lo prometto; farai tutto quello che voglio che tu faccia e chiederai di più.
Ci vediamo presto. "
E ogni promessa è debito. Lucian, spacciandosi
per Aidan, la “prenota” per una sera in onore del suo team che ha raggiunto
ottimi risultati. Una serata dove volano scintille.
Quando
la sua lingua entra nella mia bocca, mi sono persa. Non c'è nulla che io non
gli avrei dato in questo momento solo per continuare a sentirmi in questo modo.
Io giro la gamba che ha inserito tra la mia e sento la tensione che sta
iniziando a montare dentro di me. Quando le sue labbra si muovono sul mio
collo, io sospiro il suo nome, completamente coinvolta in tutte le sue cose.
"Luc ... ohhh." Sembra realizzare dal suono della mia voce che io
sono vicina a venire. A questo punto, non ho neanche bisogno del suo cazzo
dentro di me per trovare il Paradiso. Quando comincia ad allontanarsi, mi
lamento, necessito di lui per alleviare il dolore nel mio corpo.
"Shhh
... baby, va bene," sussurra mentre continua a mettere distanza tra noi.
Lì mi trovo in silenzio, come aggiusta il mio vestito e capelli. "Questo è
un luogo pubblico, Lia, ma vorrei scoparti qui e ora, se tu avessi fatto come
ho chiesto. "
Ma se lui è testardo, neanche lei è da meno! Lia
è una ragazza che non ama farsi aiutare, perché vuole cavarsela da sola: lei
non è “figlia di un pezzo grosso”, lei deve lavorare per vivere.
"Sei così bravo a letto che dovrei rinunciare a tutto quello che ho, tutto quello che sono, solo per rotolare con te?"
Lui si scusa, ma... secondo voi ha mollato la presa su di lei? Macché! Anzi, la prenota per cena la sera dopo! E, durante la cena, lui la stuzzica... con una mano che "vaga" sotto il tavolo!! Che bastardo!!
Invisibile, egli pigramente rimuove la sua
mano dalle mie mutandine e prende il bicchiere di vino che gli veniva offerto.
Sono quasi morta di orrore quando corre con il dito che ha appena tolto dal mio
sesso contro il bordo del bicchiere prima di prendere il drink. Egli lecca le
labbra in segno di apprezzamento. "E' perfetto, Jeffrey, un’ annata
squisita."
Che
sommelier che sei, Lucian!!Ma
ormai, la frittata è fatta.
"Buonanotte,
Lia.
Non pensare nemmeno di toccarti.
Questo è il mio lavoro adesso. "
Come suo è stato il compito di decidere per lei,
a sua insaputa: farla licenziare dal Date Night. E lei, secondo voi, come l'ha
potuta prendere tale notizia? Dopo che la sua coinquilina Rose le urla in faccia
di non averla avvertita di questa scelta, Lia fa 2+2 e s’incavola. Lia è una
bestia e … sapete cosa fa? Va dritta da lui in ufficio! Vi lascio immaginare la
guerra verbale che Lia inizia, ma che Lucian non fa perché …è… “in difficoltà”!
Ebbene si, perché mentre Lia sfogava la sua rabbia, lui era eccitato a causa di
quei pantaloncini che lei non si è tolta prima di uscire di casa. Ma si potrà?
Ma Lucian!! XD Volete sapere come finisce la questione?
Lia
sarà la sua governante! Ragazze,
ma che vi devo dire? Io non so se ridere o piangere! Perché? Perché quella
stessa sera Lucian va da lei col desiderio di “farla urlare”. Si, fanno sesso…
un sesso con l’amaro in bocca…
Io traccio il mio dito verso il basso, il tatuaggio sul petto, e poi noto qualcosa che non è stato visibile prima. Una cicatrice corre per tutta la lunghezza del suo collo, proprio sotto il pomo d'Adamo.
… col
doppio amaro in bocca!
Si,
ragazze… Lucian, a causa di quel passato che l’ha segnato e di cui l’autrice
del libro ci offre un resoconto a tratti e discontinuo per cui noi lettrici
scopriamo cosa ha portato l’evento che coinvolse quei tre ma non sappiamo da
cosa è stato scaturito, ha degli incubi e per questo scappa dall’appartamento
di lei. Il mattino seguente Lia si presenta a casa di Lucian per iniziare il lavoro,
ma i due fanno sesso, anche in doccia: errore, gravissimo errore.
"Lia
... baby, come hai fatto ad avere questo?"
"Si
tratta di un ferro da stiro; almeno, lo era”
“Chi?”
“Il mio
patrigno”
“Cazzo!”
E già, Lucian vede il suo marchio e rimane
sconvolto, ma non schifato. Non è schifato come il suo ultimo fidanzato che le
ha dato del mostro. Ma i guai per Lia sono solo agli inizia. Le arriva una
lettera di convocazione in tribunale: sua madre ha citato in giudizio Jim per
abusi e Lia dovrebbe confermare i fatti. Ma dovrebbe anche raccontare la sua
storia. PUBBLICAMENTE. L’inferno sta tornando nella sua vita e lei ha paura.
Lucian le mette ha disposizione il suo avvocato, Max. Quella sera, Lia si
rifiuta di uscire a cena fuori per rimanere a casa di lui e confidarsi delle
cose. Peccato che Lia parli del suo ex, mentre lui non voglia affrontare la
questione della sua cicatrice: dopo averla informata che sarebbe stato via per
lavoro, la butta fuori di casa. Che str**zo! Dopo una settimana, torna con l’influenza e Lia si prende cura di lui e assiste ad un altro suo incubo. Dopo esser guarito lui, si ammala lei ed è lui stavolta ad occuparsi di lei, non facendola stare nel suo appartamento ma portandola a casa sua. Anche in questa occasione, si scambiano delle confidenze: lei gli racconta, in linea generale, del patrigno. Pian piano Lucian si renderà conto che Lia rappresenta “qualcosa di più”, è la luce nel suo mondo oscuro: il suo miracolo.
Respirare, per lui, significa allontanarsi da lei per non farle del male. Un allontanamento che non voluto, ma costretto. Ma dopo otto giorni torna e le propone un diversivo: andare in piscina a casa sua. Casa sua? Si, per l’esattezza, casa dei suoi genitori. Per l’esattezza, nel suo mondo dove nessun’altra donna è mai entrata. Lì Lia conosce Fae e vede le foto di Lucian da piccolo. Le foto che lo ritraggono con Aidan. Le foto che ritraggono Lucian e Aidan con … Cassie. Lia cerca di indagare, mentre lui è assente, ma Fae non si sbilancia: diciamo che non vuole gestire questa “patata bollente”. Ma quando lui torna e Fae va a lavoro, ecco che viene descritta la cena di sesso più hot del libro. Sesso in piscina. Estintori che sono volati XD. Peccato che la felicità ha le ore contate, quindi riprendete la vodka e tenetela fino alla fine. Arriva il giorno dell’udienza, un giorno che Lucian voleva evitare e che Max aveva trovato anche come fare: una deposizione in video correlata di foto del marchio.
Da quando entrò nella mia vita dopo la scomparsa per giorni, le cose sono andate diversamente tra noi ... meglio. Ho trascorso ogni notte nel suo appartamento. Egli continua a spingere i miei limiti, sia nel che fuori dal letto, e mi piace.
E, secondo voi, Lia ha potuto evitare di
testimoniare? No. Quindi immaginate la scena: lei, con Lucian e Max, che entra
nella sala, che ha subito un piccolo battibecco con la madre che l’accusa di
non essersi degnata di farle sapere dove stava (signora, ma si droga? L’ha
cacciata!!), Jim che la guarda in modo lascivo (starai scherzando? Ma non ti
vergogni!?!) e l’ansia che aumenta. La prima a deporre è proprio Lia che racconta
TUTTO quello che ha subìto (immaginate Lucian quando capta le cose che lei le
ha omesso… immaginate Max che fa fatica a trattenerlo sulla sedia perché, se lo
lasciasse, partirebbe a razzo e ucciderebbe il porco); immaginate una madre
che, durante la deposizione, si prende gioco della serietà dell’udienza e delle
persone coinvolte per farsi beffa di una figlia che sarebbe viziata; e, infine,
immaginate Jim, il porco, che se la ride. Dannazione, le cose non sono andate come
speravano: il caso è stato archiviato e Jim, da li a pochi giorni, rilasciato. Ma vi rendete conto? Un gioco. Per quei due è un
gioco ferirla. Ma, secondo voi, i guai sono finiti? Ma che ve
lo chiedo a fare, sapete che non lo sono. Lucian sa che ora il punto fondamentale è
proteggere Lia, perché Jim potrebbe vendicarsi per aver testimoniato contro.
A “complicare il complicato” va detto
dell’altro. Il giorno dopo Lucian apprende che Aidan non è a lavoro: lo chiama
ma niente. Ricompare dopo alcune ore al telefono...
“Quando
me ne stavo andando, ho baciato la guancia e le dissi che l’avrei rivista
presto. Quando mi sono tirato indietro e ho cominciato a raddrizzarmi, lei ...
merda, Luc, ha toccato la mia faccia e ha detto: 'Ciao, Spence.' "
Cassie? Aidan era con Cassie? Dov’è Cassie!?! Il
mistero che avvolge questa donna aleggia. Bah.A complicare il tutto è Max che informa Lucian
di aver trovare il vero padre di Lia e che Jim è fuori di prigione. Male. Male, male male e qui ci vuole doppia
vodka. Vi chiederete dove sia Lia nel frattempo. Lei è
all’università per dei test di verifica. La sua giornata sarebbe dovuta finire
alle 15.
Sarebbe dovuta finire.
Perché la stupida, disobbedendo all’ordine di
Lucian di fare università/casa, va nel suo appartamento a cambiarsi dopo che si
era sporcata. Nel frattempo Lucian guarda l’orologio e vede
che sono le 15.10. Manda messaggi, fa chiamate. Niente. Lei non
risponde. Chiama Sam, l’autista, ma non sa dove sia e la sta cercando. Lucian è preoccupato e incavolato nero allo
stesso tempo. Perché Lia non gli risponde? Perché Lia è stata assalita da qualcuno, ma questo nessuno lo sa. Le battute finali del libro è tutto un corri
corri: Lucian va nel suo appartamento e Rose non sa niente, fino a quando
qualcuno non emerge per dare il colpo di grazia…
"Ashley,
cosa sta succedendo? Stai bene? "
La
ragazza si ferma come se avesse visto un fantasma.
Lei ha
il respiro pesante ed è in evidente difficoltà.
Guardo
intorno, ancora cercando di capire la fonte della sua ansia, ma non vedo nulla
di male.
"Rose,
oh Dio, Rose ... La porta era bloccata, e io avevo bisogno delle mie mazze da
golf."
Da
questo momento, lei è affannata ed ogni parola è un boccheggio. "Lia ...
Lia ...”
[…]
“Giù di
lì ... Lia … Io e Mr. Leslie l’abbiamo trovata. Ho bisogno di andare per
chiedere aiuto.
Lei non si muove! "
Ragazze, qua scatta la tripla vodka e
fazzoletto. Lucian vede il corpo di Lia inerme, un corpo per
terra… lui corre da lei…
Qualcosa
di diverso e di sconosciuto scivola sul mio viso, e io sono scioccato nel rendermi conto che sono lacrime. Mentre guardo giù al corpo rotto della mia bella ragazza,
la paura che trafigge la mia anima è che sono condannato a perdere tutti quelli che amo.
E così si chiude il primo libro, con l’ansia.
Con i muri di lui che s’incrinano e la speranza di lei che si offusca. Un primo
libro fatto di sentimenti detti e non detti e che cozzano tra loro: “voglio, ma
non posso” per lui, “voglio, ma non vorrà” per lei. Ora non mi resta che
attendere l’inverno per sapere cosa accadrà a Lia, a questa ragazza scappata
dal suo inferno per poi esservi di nuovo rigettata, e a Lucian… un Lucian che
dovrà combattere su due fronti: passato e presente, per vedere cosa riserverà
il futuro.
Posso fare qualche annotazione sull’autrice? Mi
sono piaciuti i vocaboli che ha usato: per alcuni di essi ho lasciato il
significato di base. Mi piace quando si esprime dicendo “corpo rotto”, perché
non è solo una rottura fisica, ma anche e soprattutto una rottura psicologica…
un “corpo” (carne + psiche) che deve essere riassestato. Poi volevo
sottolineare come viene trattato, nel libro, il passato di Lucian: la tematica
“Cassie” è affrontata in maniera disordinata. All’inizio stavo impazzendo per
questo personaggio, perché avevo capito che fosse morto, solo alla fine invece
ho scoperto che non lo è. È devo dire che questo “dire e non dire” in modo
“zigghettato” su questa donna mi ha messo ansia. E sono
sicura che questa donna tornerà e, se torna, sono cavoli neri.
Un abbraccio,
Roby
Roby
MOLTO BELLO |
Vi interessa questo romanzo? ...lo trovate qui in Inglese!
Wow.......mi piace! Grazie Roby!
RispondiElimina:)
EliminaRoby!!!!!!!!!!!!!!! Voglio qst libro... oh mio dioooo non puoi scrivere tutto wst senzs lasciare una speranza ke venga pubblicato!!! Cmq bravissima mi piace cm scrivi è cm se ti sentissi parlare baci vict
RispondiEliminaCiao Vict,
Eliminache dramma e siamo solo al primo libro!!!! Non oso immaginare cosa scriverà nel secondo!!! XD so nguajata!!!!
Cara Roby, è intrigantissimo, un mix di romantic/erotic/suspense con uno sguardo nel dark e adesso la nota dolente: "ARRIVERA' MAI IN ITALIA" preferibilmente tradotto fedelmente, o andrà ad incremetare la flottiglia di titoli che non sono giunti e non arriveranno mai nel BEL PAESE. Baci Ellida
RispondiEliminaCiao Ellida, ormai non credo + alla fedeltà nel tradurre titolo e libro, basti pensare a REAL di Katy Evans e alla infedeltà della traduzione di Onyx della Armentrout. In Italia??? Non penso...
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