4 dicembre 2013

Recensione: “La lista dei desideri” di Sylvia Day …


Approfittando del Natale, chi non ha mai definito una propria lista dei desideri, anche solo mentalmente, dando il libero sfogo alle proprie fantasie? Steph, la protagonista del romanzo di Sylvia Day, lo fa fatto. E non si è soltanto limitata a pensarlo; ha stilato una vera e propria lista, un elenco dettagliato in cui sono racchiuse le sue fantasie più recondite. In un piccolo foglietto Stephanie ha annotato le sue fantasie sessuali su un uomo, suo collega di lavoro: Nicholas James. Peccato che il suddetto foglietto sia finito proprio nelle mani del diretto interessato; immaginate l’imbarazzo.

James è l’uomo più sexy del pianeta, il suo sogno proibito. Single, attraente, è un concentrato di rude potenza mascolina. “Era proprio il tipo di uomo che molte donne trovavano irresistibile”. Da anni Steph si è limitata a fantasticare su di lui  senza mai farlo intuire. E’ rimasta in disparte ad osservarlo, cercando di non lasciar trapelare il suo cocente interesse. C’è riuscita talmente bene che James, pur avendo una cotta nei suoi confronti, ha sempre rispettato il suo totale disinteresse. Steph è una donna delusa, disillusa, con un divorzio alle spalle e un figlio a carico; la sua esperienza di vita le ha fatto capire che James non è la persona adatta a lei. E’ il tipo di uomo che non vuole impegnarsi. Pur essendo attratta da lui a livello fisico, lo ritiene un individuo superficiale e irresponsabile per instaurare un rapporto serio e duraturo …. il tipo di rapporto che lei sta cercando. Probabilmente queste sue riflessioni sono indotte da un forte pregiudizio.
 
 
"Nicholas James aveva qualcosa di unico. Forse era la bellezza  fatale del suo viso, o quel corpo alto e scolpito. Forse era la sua  incredibile intelligenza e il suo atteggiamento aggressivo in  tribunale, o forse il suo lavoro pro bono a favore dell’Associazione  per le donne vittime di violenza... Merda, non sapeva cosa fosse.  Sapeva solo che la sua sfilza di ex non prometteva niente di  buono, e lei aveva già avuto la sua dose di relazioni sfortunate. "
 
 
Nick in ufficio ha la reputazione del playboy, un motivo in più per mantenersi a debita distanza e non lasciarsi coinvolgere emotivamente. Ma cosa accadrà dopo che Nick avrà scoperto di essere sempre stato ingannato, e di essere lui l’oggetto dei suoi desideri? Nick capisce che non ha più tempo da perdere, ed è arrivato il momento di rendere reali tutte le fantasie di Steph. “La lista dei desideri” è un racconto erotico nel classico stile Day. In sole 80 pagine la scrittrice imbastisce una storia carica di erotismo e di passione che ti travolgono. La scrittrice è sempre abile nel descrivere queste situazioni, l’alchimia potente che si instaura fra i protagonisti, l’attrazione bruciante che offusca le loro menti. In quelle poche pagine possiamo intravedere alcuni tratti salienti che abbiamo imparato ad apprezzare dell' autrice, divenuta famosa con la serie Crossfire. L'erotismo della Day è sempre molto raffinato, mai eccessivo e volgare, pur descrivendo situazioni molto esplicite.
 
Ma rispetto ad altri suoi romanzi, in questo la parte puramente erotica prevarica la trama che risulta un po’ debole e quasi scompare. Sembra non esserci lo spazio per soffermarsi ad approfondire la componente psicologica dei personaggi, le loro vite, il contesto in cui interagiscono. Non riusciamo quasi a renderci conto e ad abituarci ai cambiamenti subiti dai loro sentimenti. Mi riferisco a quando il loro rapporto passa da un livello puramente fisico a qualcosa di più profondo. Le scene d’amore sono tante, se non troppe, e finiscono per allontanarci dal fino conduttore del racconto. Ma probabilmente c’era da aspettarselo, vista la brevità del romanzo. E’ per questo che non amo i racconti. Non riesco mai a gustarli pienamente e mi lasciano sempre insoddisfatta. Manca sempre qualcosa. Probabilmente questo è il primo racconto che ho deciso di recensire, poiché non volevo lasciarmi sfuggire un romanzo della Day.
 

 
BELLINO






 

3 commenti:

  1. Si concordo neanche io amo i racconti brevi , non si ha la possibilità di conoscere i protagonisti o soffermarsi sugli eventi , di solito non li leggo ma dato che era la Day a scriverlo ho fatto uno strappo alla regola , carino ma difficile trovae qualcosa di più perchè troppo breve e sbrigativo.

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  2. Nemmeno io amo molto i racconti brevi (a meno che non si tratti di novelle collegate a romanzi o serie più lunghi), in uno spazio condensato non c'è la possibilità di sviluppare nè la trama nè i personaggi. Figuriamoci che io adoro le serie infinite, tipo la Confraternita...libri e libri che si susseguono ininterrottamente sviscerando ogni aspetto della storia....e più sono lunghe più mi esaltano!! Inoltre, non amo molto lo stile di scrittura della Day, il suo Dirty Talking non mi fa impazzire....quindi, nonostante la tua bellissima recensione, mi sa che questa "Lista dei Desideri" la salto volentieri senza rimpianti!!
    Grazie Greta,
    Lavinia

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  3. Ciao ragazze! A quanto pare abbiamo la stessa opinione ... Anch'io, come cris, sono una fan della Day e, pur non amando i racconti brevi, non sono riuscita a trattenermi. E alla fine ho acquistato anche questo suo romanzo.

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