26 novembre 2015

Una piccola bugia di K.A. Tucker. Recensione


Non so come sia possibile, ma è successo di nuovo! Mi sono imbattuta in un’altra scrittrice che in pochissimi giorni mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta. Ho divorato i quattro libri della serie…e meno male che era già stata interamente pubblicata, altrimenti non avrei resistito e probabilmente avrei letto pure la versione in inglese. È successo ancora, quindi, e questa volta la penna è di K.A. Tucker. La serie, edita da Newton Compton, si intitola Ten Tiny BreathsDieci piccoli respiri, e si compone di quattro romanzi tutti autoconclusivi ma sapientemente uniti. 

Care amiche di Greta non vedevo l'ora di parlarvi di Livie, dei suoi diciotto anni mai vissuti, del suo passato complicato e drammatico, del suo essere così dannatamente perfetta. Sono passati tre anni da quando la abbiamo conosciuta, ancora quindicenne, nel primo romanzo della Tucker. Adesso Livie è una matricola a Princeton, laddove il suo adorato padre avrebbe voluto che fosse e dove sua sorella Kacey ha preteso che andasse. Ho adorato subito la sua inconsapevole bellezza, la sua inesperienza, la sua ingenuità. Livie è una diciottenne singolare. Seria, affidabile, concentrata su precisi piani per la sua vita da pediatra oncologico. Livie è assennata, contenuta, sensibile e dolcissima. Livie è perfetta, di una perfezione che spaventa e disarma. E da subito ne capisci il motivo. Era solo una bambina quando un disastro automobilistico le ha strappato sicurezze e affetti incolmabili, lasciandola sola ad accudire la sorella maggiore, devastata nel corpo e nell’anima. Si cresce in fretta di fronte a questi eventi, spesso ci si smarrisce, oppure, come per Livie, si finisce per non vivere il momento, si rinuncia alle emozioni, ci si chiude in una stanza piena di doveri, promesse e ricordi e si butta via la chiave. La piccola Livie non ha mai avuto un voto che non fosse una A, non ha mai partecipato a una festa, e non ha mai avuto un ragazzo. In poche parole non ha mai vissuto gioie e dolori della propria adolescenza. 


Fino a Princeton. Lì ci sono amiche esuberanti e smaliziate, festini notturni, gelatine alcoliche e maschi tatuati e muscolosi da mandarti fuori di testa. Il primo toga party le vale, a poche ore dal suo arrivo, una sbronza colossale, un tatuaggio sulla schiena e un bacio bollente con Ashton Healy, il capitano della squadra di canottaggio del college. Affascinante, sicuro di sé, fisico perfetto e virilità da vendere, Ashton è fidanzato ufficialmente con Dana e circondato da “amiche” di una notte che si litigano le sue lenzuola. Ashton è, in due parole, quello che un genitore non si augurerebbe mai per la propria figlia. Tutto il contrario di Connor, il miglior amico di Ashton. Anch’egli bello e fisicato, ma premuroso, gentile, protettivo e sincero verso Livie. Famiglia solida, idee chiare, obiettivi precisi fanno di lui il candidato perfetto per la nostra giovane amica. E per un po' lei stessa sembra credere alla storia del principe azzurro. Ma se al cuore non si comanda, alla passione e al desiderio si può, spesso, soltanto cedere. L’attrazione tra Ashton e Livie è forte, dannatamente forte. Neppure l’inizio di una storia con Connor pare poter smorzare il fuoco che solo Ashton accende e alimenta. Stare insieme, parlare, guardarsi, fare sesso, per Ashton e Livie è sinonimo di libertà. Quella libertà che entrambi disperatamente bramano, ma che per motivi diversi si negano. La stessa libertà di cui parla il dott. Stayner, l’incantevole psichiatra di Kacey, dai metodi anticonvenzionali e spesso incomprensibili, che affiancherà, spronerà e sosterrà Livie nel suo percorso di crescita personale. Alla fine non si tratterà più soltanto di scegliere tra Connor e Ashton, bensì di mettere in discussione tutte le proprie scelte di vita. 

Per riconfermarle o per cambiarle drasticamente. Livie dovrà affrontare le sue paure e le sue emozioni. Dovrà, con coraggio, ammettere i propri sentimenti per il bad boy e abbandonare le aspettative dei suoi genitori. Dovrà mettere in gioco se stessa e correre dei rischi. Finalmente il mondo perfetto di Livie mostrerà tutte le sue debolezze. E lo farà di fronte alle imperfezioni di Ashton. Per un attimo tutto ci sembrerà volgere al lieto fine e ci sembrerà possibile tirare un sospiro di sollievo. E invece no, care amiche. Dopo Livie, toccherà ad Ashton e alle sue dolorose verità. Ripercorrendo il proprio penoso passato, ci condurrà nella sua sofferenza e farà luce su tanti aspetti del suo personaggio che sino ad ora erano rimasti avvolti nel mistero. Come Livie, mosso da un bisogno viscerale di individualizzazione, muoverà i propri passi verso consapevolezza e conoscenza di sé. Ma saranno passi verso Livie? Riuscirà Ashton ad accogliere e vivere l’amore che prova per lei? Mmmmh…quanto mi è piaciuto questo romanzo! Diciamo che da sempre ho un debole per i cattivi ragazzi, quelli muscolosi, tatuati, lievemente arroganti e un po' misteriosi. Così come adoro le giovani donne un po' inesperte alle prese con sensazioni a loro sconosciute, capaci di analisi introspettiva e di crescita interiore. Ashton e Livie sono quindi i miei personaggi ideali. Mai eccessivi, mai sciocchi, mai fasulli. Sono veri. Reali come potrebbero essere mille ragazzi dei nostri giorni. 


Sono complessi e intriganti, coinvolgenti e talvolta sorprendenti. Di questo dobbiamo rendere atto solo alla sapienza della scrittrice. Alla trama, profonda e squisitamente articolata, e allo stile, fresco, attuale, mai scontato. Una piccola bugia però, non è solo la storia di Livie e Ashton. E’ piuttosto un inno alla libertà e alla presa di coscienza della propria persona. È la narrazione di un percorso doloroso, ma necessario, che i due personaggi compiono verso la consapevolezza dei propri valori e dei propri limiti, dei propri desideri e delle proprie scelte. Un percorso agevolato, o meglio stimolato, dalle riflessioni e dalle gesta di un altro personaggio, apparentemente secondario: il dott. Stayner. Già nel primo romanzo lo avevamo visto all’opera coi difficili problemi di Kacey e Trent. Mi è piaciuto tantissimo vederlo comparire di nuovo coi suoi metodi assolutamente discutibili ma altrettanto efficaci. Con le sue battute argute, sempre accompagnate da un atteggiamento quieto e paziente, talvolta interrotto da chiassose risate. Il dott. Stayner è uno dei trait d’union dei due primi romanzi della serie. E non solo lui. Un altro aspetto che ho notato e apprezzato nei quattro romanzi è infatti la capacità della scrittrice di renderli sì autoconclusivi, ma parte di un insieme organico. Mi era già capitato di leggere storie in cui si ripercorrevano vicende o si incrociavano personaggi già menzionati in libri precedenti. Ma mai come con la Tucker avevo piacevolmente avvertito questo gioco di intrecci. Come non apprezzare il ritorno di Livie nella sua casa di Miami, dove la aspettano Kacey, Trent, Storm, Dan, la piccola Mia e tutti gli altri personaggi del primo romanzo? Concludo brevemente. Questo romanzo, e la serie tutta, sono un piccolo capolavoro, che di certo non può mancare nella vostra libreria da vere booklovers. 

A presto. Francesca
BELLISSIMO




Trama | «Fa’ che io sia orgoglioso di te». Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere fede a quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano altre sfide inattese che mettono alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Reagan, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si trova a dover affrontare voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton (che non vorrebbe provare), si troverà a rinunciare alla promessa fatta al padre...


Gli altri romanzi della serie recensiti dal blog!!

DIECI PICCOLI RESPIRI (vol. 1) ---> la recensione
QUATTRO SECONDI PER PERDERTI (vol. 2)---> la recensione


Qui trovate il romanzo (l'ebook ed il cartaceo)!




4 commenti:

  1. Ciao Francesca la tua recensione mi è piaciuta moltissimo complimenti! Avevo sempre avuto il dubbio se lanciarmi o meno in questa serie, ma direi che hai spazzato via ogni dubbio....grazie mille...MIKY

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  2. Ciao Miky, grazie cara per le tue belle parole. Senza dubbio leggi! Tra poco recensisco il quarto e anche il quinto non è da meno. Baci

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  3. Bellissima serie complimenti per la recensione ma sono ancora di piu' contenta perché la newton Compton ha preso i diritti della sua nuova serie non vedo l'ora di rileggerla in italiano . Cristina

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  4. Grazie a te per i complimenti! Senza dubbio attendiamo con grandi aspettative la nuova serie. Baci. F.

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