18 novembre 2013

Recensione: “Beautiful Bastard” di Christina Lauren


Nell’introdurvi questa recensione, vi devo confessare che ho un debole per i romanzi con questo tipo di ambientazione: l’ambiente lavorativo. Trovo che ci sia qualcosa di particolarmente affascinante e suggestivo nelle storie d’amore che nascono in questo ambito. Di solito c’è un aspetto che li contraddistingue; mi riferisco alla lotta fra i sessi che instaurano i protagonisti, sempre molto agguerriti e pronti a lottare per  riuscire a conquistare il proprio spazio e distinguersi. Il denominatore comune è la presenza costante di dialoghi serrati, infarciti con scambi di battute frizzanti  e spiritose. Sembra di essere su un vero e proprio campo di battaglia; solo che le armi cedono il posto alle astuzie, alle strategie, studiate per schiacciare e primeggiare sul proprio collega, alla ricerca disperata di ottenere una posizione di prestigio. C’è molta tensione, con  scontri verbali caratterizzati da battute al vetriolo, sempre più pungenti e mirate al raggiungimento del proprio obiettivo.

Non ci sono regole da rispettare, perché in questa battaglia tutto è lecito. Ma cosa accade quando il rivale è il tuo capo? E’ quello che succede in “Beautiful Bastard” di Christina Lauren. Lei, Cloe Mills, è una giovane stagista, stacanovista ed estremamente ambiziosa. Sta facendo un tirocinio per ottenere una borsa di studio prima di conseguire un master in economia aziendale. Lei ama il suo lavoro.  Lui, Bennett Ryan, è il proprietario della Ryan Media Group, una delle più prestigiose società di Chicago. Dimenticavo un particolare importante, è il suo capo. Peccato che sia l’individuo più spregevole al mondo, così intollerante e ossessionato dalla perfezione; insomma un vero e proprio bastardo. Un irresistibile, bel bastardo; alto, splendido e perfido, per usare le stesse parole dell’autrice. E’ l’essere più arrogante e altezzoso che lei abbia mai conosciuto. E’ anche il classico sciupa femmine. In ufficio non si parla d’altro, dei pettegolezzi  sulle sue scappatelle. Bennett sembra avere un potere sulle donne che si sentono attratte da quel suo sguardo magnetico incantatore. Forse è quel  viso così bello da far invidia a qualsiasi modello, o i suoi splendidi capelli sempre scompigliati come se avesse appena fatto sesso o il sorriso … quel sorriso incantevole da furbetto.
 
 Probabilmente sono queste le ragioni  che inducono le donne a sbavare e cadere  letteralmente ai suoi piedi. Ma Bennett è frustrato, da troppo tempo sta cercando di soffocare, con tutte le forze, quel desiderio irresistibile, irrefrenabile che prova per la sua assistente, Cloe Mills. Nove mesi. Da nove mesi gli entrata nella testa, è al centro di tutte le sue fantasie, invade i suoi sogni. E’ lei la causa di quel costante senso di eccitazione che non lo abbandona mai. Sta impazzendo, ne è ossessionato. Ma ad un certo punto avviene la catastrofe, l’inevitabile. Mi tornano in mente alcune recensioni che lessi diversi mesi fa su alcuni blog stranieri. Mi fece ridere il termine con cui venne definito Bennett da alcune lettrici, un “PANTS RIPPER”, uno strappatore di mutandine. La cosa sembra ridicola ma, effettivamente,  è proprio così che lo definirei. Bennett ha la brutta abitudine, nel momento culminante, quando la passione assume il sopravvento, di compiere quell’immancabile gesto di rito. Peccato che la nostra protagonista indossi della raffinata e costosa lingerie la Perla; capite, il danno è considerevole. E non si limita allo strappo ma le conserva in un cassetto nascosto della propria scrivania, un gesto che potrebbe farlo apparire agli occhi del mondo un po’ folle.
 
Il romanzo è narrato dal punto di vista dei due protagonisti, quindi a capitoli alterni, possiamo percepire i loro stati d’animo, le loro reazioni. Possiamo capire come vivono in modo differente le stesse situazioni. Mentre Bennett vorrebbe darsi un po’ di ritegno, e trovare il modo di controllare i propri impulsi che ormai sono diventati ingovernabili, Cloe è consapevole di essersi spinta verso il disastro rispondendo alle sue avance. Queste sue azioni potrebbero farla apparire un’arrampicatrice sociale davanti a tutti e lei non vuole che ciò accada. Ma la loro attrazione è quasi bruciante, sembra impossibile poter fermare quell’ ardore. La fiamma è troppo intensa per riuscire a spegnerla, e ormai è troppo tardi. “Beautiful Bastard” è un erotic romance. L’erotismo all’interno del romanzo raggiunge livelli elevatissimi e culmina in scene d’amore dal tasso erotico dirompente, mai volgari o eccessivamente esplicite. Anche il linguaggio è sempre appropriato. Alla fine del romanzo ci accorgiamo che non esiste un luogo dove Cloe e Bennett non abbiamo fatto all’amore. In ufficio, in macchina, sull’ascensore … le due scrittrici sono dotate di una fervida fantasia, a quanto pare.
 

Ma essenzialmente è una bella storia d'amore, che segue tutte le fasi di sviluppo che normalmente intercorrono. Dall’attrazione all’infatuazione fino al graduale innamoramento. E’ bello poter vedere i cambiamenti di Bennett, sentire attraverso le sue parole che  qualcosa dentro di lui sta cambiando. E’ la consapevolezza che il loro non sia solo un legame a livello puramente fisico, ma un sentimento più profondo che sta mettendo le radici nel suo cuore. Ma non a senso unico, è un sentimento sentito da entrambe le parti. “Beautiful Bastard” è un bel romanzo, una scrittura scorrevole con un ritmo sempre intenso e frizzante. E’ un romanzo leggero, che si legge facilmente  e sa regalarti momenti piacevoli di puro divertimento. Se dovessi trovare una pecca, mi concentrerei sul finale. E’ troppo veloce, sbrigativo. Non è la prima volta che accade in un romanzo come questo; mi sono costantemente chiesta il perché, ma non ho ancora saputo darmi una risposta.

 
BELLO

8 commenti:

  1. Condivido appieno la tua recensione Greta, a me particolarmente piacciono le protagoniste femminili forti anche per certi versi "Bastardelle" e dalla battuta acida sempre pronta ma sotto sotto passionali e romantiche e nel panorama dei romance se ne leggono poche , adoro i battibecchi e in questo libro ci sono certe frasi in cui ti ritrovi a ridere come dei matti e poi l'erotismo e scritto in maniera sublime lussurioso e erotico nel modo giusto senza eccedere o ripetersi ...si
    “Beautiful Bastard” e un bel libro che dosa mix erotico & spiritoso nel gisuto mix ,che ben vengano questo genere di romance .
    Per quanto riguarda il finale frettoloso ero d'accordo con te Greta ma poi ho capito che la novella che segue la fine di questo romance le due autrici hanno voluto dare un degno finale a questa bella e divertente storia ...lo sto leggendo in questi giorni e ti posso dire che merita di essere letto ...Grazie ancora per le tue meravigliose recensioni.

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    1. Ciao cris, non ho ancora letto la novella ma lo farò quanto prima ...

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  2. Ciao Greta! ho adorato e divorato questo romanzo. Veloce, brioso, leggero e ironico. Sicuramente da leggere!

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    1. Ciao Rita! A questo punto non ci resta che attendere i seguiti ... sperando siano all'altezza del primo romanzo.

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  3. Ciao Greta, ho finito proprio ora il libro..bello bello bello..certo il clichè è sempre lo stesso, passione che diventa amore poi immancabile litigio/separazione e lieto fine..ma non importa, ci piace così..!!! La lettura è stata scorrevole e piacevole, ho apprezzato molto anche la doppia narrazione..grazie ancora per i tuo consigli :-)

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    1. Ciao Sara1379, sono d'accordo con te lo schema è sempre lo stesso, ma ciò che lo rende così interessante è come le scrittrici lo espongono. Questo romanzo è così incalzante, spiritoso e incredibilmente sensuale che è un piacere leggerlo.

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  4. Ho divorato questo libro e dire che mi è piaciuto è poco!!!
    Mi sono veramante divertita mentre leggevo!Grazie del consiglio!Ciao,caio!

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    1. Ciao America84! Forse sono stata troppo severa nel mio giudizio, una mezza stellina in più avrei potuto concedergliela. Ma il finale non mi ha convinta, mi ha lasciata insoddisfatta. Posso capire il motivo che abbia spinto le autrici a scrivere la breve novella che lo segue …. per colmare questa lacuna e conferire un degno finale al romanzo.

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