Care amiche lettrici,
oggi vi racconto una storia molto particolare,
con presente e passato che si mescolano, un mix di mistero, leggenda, dolcezza
e sentimento. Onestamente non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo. Inizialmente
pensavo si trattasse di uno storico, ma non è così o perlomeno lo è solo in
parte. La particolarità è proprio questa: difficile inquadrarlo con una
definizione ben precisa. E’ la prima volta che leggo un libro scritto a quattro
mani da un uomo e una donna, e forse mi aspettavo di riuscire a distinguere le
due penne nella lettura, in realtà non ci sono riuscita perché i due stili si
sposano perfettamente.
Il protagonista del romanzo è Andrea, un ragazzo che
rifiuta schemi e convenzioni, che vive all’avventura a bordo della sua Harley e
con la sua chitarra in spalla, suonando nelle varie piazze spostandosi “dove e
quando voleva senza vincoli e progetti”. Le sue uniche risorse finanziarie
erano rappresentate da quegli spiccioli che i passanti gli lasciavano nella
custodia della chitarra dopo ogni esibizione. Il suo rapporto con le donne è
solo di tipo occasionale: i legami non fanno per lui! Sa solo che da giovane era scappata
dall’Irlanda per andare a vivere in Italia, dove aveva incontrato il padre di
Andrea che poi l’aveva abbandonata quando lui era ancora piccolo. Sua madre lo
aveva cresciuto da sola in un monolocale con mille sacrifici.