Quando
ripenso a questo romanzo, mi viene in mente OK, OK e basta. E’ un libro carino ma
nulla di speciale, non ho trovato traccia della magnificenza del suo
predecessore. “Dammi un’altra possibilità” (Second Chance Boyfriend) mi è
sembrato un po’ sotto tono, se confrontato al romanzo di apertura della serie che
mi aveva colpito per la sua originalità
e la novità degli argomenti affrontati.
La Murphy aveva avuto il coraggio di
osare e di ribaltare dinamiche già collaudate cui eravamo abituate, mettendoci di fronte a un
lui inaspettato. E’ Drew, il protagonista, il punto debole della coppia, in questo caso l’inesperto e con dei seri problemi di
sessualità. Gli sono voluti anni prima di riuscire a stare in situazioni intime con una donna e
non provare vergogna per se stesso. Di fronte a tanti maschi alfa, forti e dominanti,
oserei dire dei superman, Drew è l’eccezione. Questo aspetto aveva influito a renderlo ancora più speciale e adorabile ai miei occhi. Dopo tanti colpi di
scena e verità sconcertanti, il cliffhanger con cui si era concluso il
precedente romanzo aveva lasciato presagire che ci fossero ancora tanti punti
in sospeso da approfondire e sviluppare al meglio, tanti presupposti per un
bellissimo seguito. Ma non è andata così per quanto mi riguarda. Monica Murphy
questa volta non è riuscita a coinvolgermi e a entusiasmarmi, mi ha lasciato del
tutto indifferente. In alcuni punti ho avuto la sensazione che non mi
importasse più nulla di come finisse la loro storia, poiché già intuivo quale
direzione avrebbero preso gli eventi. Ero quasi più interessata a Colin, il
fascinoso e misterioso proprietario del District che fa la sua apparizione dopo
poche pagine. Colin è il nuovo datore di lavoro di Fable, un personaggio molto
curioso.
L’autrice a mio avviso lo ha reso fin troppo interessante,
distogliendo l’attenzione dal protagonista che è uscito un po’ offuscato da
questo nuovo personaggio. A tal punto da far sembrare Drew Callahan un po’ insipido e privo di mordente. Ho
riflettuto parecchio alla ricerca dei motivi per cui non ho apprezzato questo
libro e, dopo un’accurata riflessione, sono arrivata ad una conclusione. Innanzitutto
ho trovato l’evoluzione della storia troppo prevedibile, un po’ piatta,
scontata. In diversi punti si ripete e ti annoia. Il cambiamento più evidente
rispetto al libro precedente è l’innalzamento della temperatura, e di parecchi
gradi. C’è molta più passione, più scene d’amore e i momenti di effusione fanno
da traino. Ma non è bastato a riportare questo romanzo ai livelli a cui eravamo
abituati. “Dammi un’altra possibilità” riprende la storia dalla loro
separazione. Se vi ricordate, Drew si era allontanato da Fable dopo averle lasciato
una lettera. Una lettera struggente in cui si scusava per i propri
comportamenti e lasciava sperare che la loro storia non fosse finita.
Avevamo
intuito quanto Drew fosse legato profondamente a lei, malgrado si conoscessero
da così poco tempo e lei fosse stata soltanto la sua ragazza per ‘finta’ per
una settimana. La drastica decisione a cui era approdato gli aveva provocato tanta sofferenza, ma era stato necessario. Abbandonare Fable lo
ha lasciato con il cuore spezzato e sanguinante, ma Drew non è ancora pronto per una relazione. Dando un
taglio netto alla proprio passato può riuscire a concentrarsi soltanto su se
stesso. Le ferite sono troppo recenti e il suo animo devastato per riuscire a impegnarsi a condividere la propria
vita con un’altra persona, la donna che ama. Aver trascorso la vita
compiacendosi e scappando dai problemi personali non l’hanno portato da nessuna
parte. Drew ne è pienamente consapevole. E’ arrivato il momento di fermarsi a
riflettere, è arrivato il momento di chiedere aiuto. Il romanzo riprende
narrato a capitoli alterni secondo il doppio punto di vista, quello di entrambi
i protagonisti. Quando è Drew ad avere la parola percepiamo tutto il suo
sconforto, il suo dolore e la grande
sofferenza. Drew afferma di aver un sacco di pentimenti e di rimpianti. Il
peggiore di tutti è l’aver abbandonato Fable, l’unica persona che gli ha fatto provare per
la prima volta dopo tanti anni la gioia di vivere. L’unico bagliore nell’oscurità profonda in cui è sprofondata la
sua vita. Pur non avendo colpe per ciò che è successo, poiché è soltanto vittima di una donna più grande di
lui senza scrupoli, Drew si sente sporco, macchiato e prova disgusto per se
stesso. Si odia per ciò che ha fatto e non riesce a superarlo. E’ terrorizzato che suo padre un
giorno possa scoprire la verità su Vanessa, e ancora peggio su di lui
e Adele. Ha il timore che quando la verità
sarà emersa, suo padre lo allontanerà.
Nella sua vita si alternano momenti di
profonda solitudine e di isolamento dal
mondo esterno a sedute dalla psicologa. Le sedute dalla dottoressa Harris, di
cui ci rende partecipe, si susseguono
sempre più di frequente e hanno come obiettivo quello di aiutarlo a capire se
stesso prima di guardare avanti. Solo così potrà nuovamente pensare al futuro, a lui e Fable di nuovo insieme. Anche Fable sta soffrendo. Vi lascio alle sue
parole: ‘È strano come una persona possa
entrare nella tua vita per un periodo di tempo così breve e lasciare un marchio
indelebile. È impresso nel mio cuore, come il suo nome è impresso sulla mia
pelle’. Fable è di nuovo sola ad affrontare le avversità che non sembrano mai aver fine, e
con tante responsabilità a cui non si è mai
sottratta. E’ una donna forte e coraggiosa. Non si piega di fronte a nulla e
non si spezza. E’ un personaggio meraviglioso. E’ una roccia, il perno nella
vita del fratellino, il perno di se stessa. Non importa che tutte le persone importanti della sua vita
l’abbiano abbandonata, l’odiosa madre e ora Drew, l’uomo che ama. Lei può cavarsela da sola. Ho odiato la madre
di Fable, mi sono chiesta come una donna potesse avere così poco istinto
materno e trascurare i figli in quel
modo. E arrivare al punto di fregarsene completamente e abbandonarli a se stessi.
Trovare addirittura il
coraggio di portargli via tutto ciò che possiedono e lasciarli senza più nulla.
Trovo certe situazioni inconcepibili, e non le comprendo pienamente. Posso
ritenermi fortunata per non aver mai
vissuto certi drammi. Non aggiungo altro al romanzo, come sempre devo
obbligarmi a fermarmi. Detto questo, sono ugualmente molto curiosa di leggere i
prossimi due libri, più che altro per sapere come la scrittrice imposterà la
storia di Colin e Jen. Entrambi mi sono apparsi così distanti da Drew e Fable.
Colin, in particolare, si avvicina di più ai protagonisti a cui siamo abituati.
Ma sappiamo pochissimo di entrambi, finora li abbiamo conosciuti a un livello molto
superficiale. Non ci resta che darci appuntamento al 26 giugno quando uscirà
“Promettimi che mi amerai” (Three broken promises) per approfondire la loro storia. “Il suo
calore e il suo profumo mi avvolgono, incantandomi, e appoggio le mani al muro
sopra la sua testa, imprigionandola. È in gabbia, e mentre guardo il suo viso
carino e arrabbiato, penso solo a quanto vorrei baciarla e far sbavare quel
rossetto rosso. «A che ora stacchi?», chiedo a voce bassa, i pensieri…
maliziosi. Voglio portarla a casa. Nuda. Nel mio letto.” (da ‘Dammi un’altra
possibilità’)
BELLINO |
Vi interessa questo romanzo?.. Vi lascio il link dove potete trovarlo!
Ho i primi due in lista e spero di leggerli presto. Gli ho già dato un'occhiata e ho letto qualcosa di questo Colin che mi sembra un personaggio davvero interessante, come dici tu. Eh bè aspetto il 26 per buttarmi direttamente su tutti e tre ;).
RispondiEliminaCome sempre bellissima recensione, Greta. Tocchi davvero le corde giuste quando si tratta di esprimere le emozioni che ti da un romanzo e racconti la storia al punto giusto. Un abbraccio!
Ciao Violet, anche tu aspetti di iniziare una serie quando è completa. Colin sembra un personaggio molto interessante, spero che non mi deluda. Ti ringrazio per il sostegno che mi dai. Ho sempre il timore di lasciarmi trasportare dalle emozioni mentre scrivo e rivelare troppo.... Avvisami se succede. A presto, greta
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