17 agosto 2013

Recensione: “Il confine di un attimo” di J.A.Redmerski … un romanzo indimenticabile

Come è possibile che negli ultimi tempi stia leggendo dei romanzi che sono uno più bello dell’altro? Forse perché sono più scrupolosa nella selezione dei libri che leggo? Probabilmente è così.
“Il confine di un attimo” (The Edge of Never) è un altro di quei romanzi imperdibili che ti conquista per la sua narrativa sciolta, impeccabile e quel tocco di originalità che fa la differenza. E’ un romanzo molto introspettivo, poetico, che scava nel profondo dei sentimenti dei protagonisti, scandagliando le loro emozioni, i loro stati d’animo, mettendoli a nudo. Qui nulla è lasciato al caso, alla banalità.
J.A. Redmerski, la scrittrice, ama soffermarsi sui dettagli. Pone l’accento sui particolari; ogni situazione, ambientazione descritta è tratteggiata e approfondita minuziosamente, cogliendo ogni sfumatura, anche quella più impercettibile.

 
Mette in evidenza anche quei particolari di cui spesso non ti accorgi, forse perché sei sempre di corsa o offuscato dalla routine che ormai ha preso il sopravvento sulla tua vita. Quegli aspetti della vita che hai tutti i giorni sotto gli occhi, ma la tua vista è come offuscata e sei troppo distratto per saperli cogliere. Irrimediabilmente ti sfuggono. Eppure sono proprio quei dettagli che fanno la differenza. Quegli aspetti che, se ti soffermi ad osservare attentamente da vicino, rendono la tua vita più completa. Sono quegli aspetti che danno un senso alla tua esistenza e ti consentono di vivere pienamente, non fermandoti solo alla superficie. Dopo questa breve premessa entriamo nel vivo del racconto. La protagonista Camrym è in fuga; sta fuggendo dalla sua vita sempre più ripetitiva, monotona, una vita che non le appartiene più. I suoi genitori hanno da poco divorziato. Cole, suo fratello, è in prigione e il suo fidanzato Ian, di cui si era innamorata, è morto in un incidente stradale. Cam sta soffrendo terribilmente e nulla sembra poter lenire il suo dolore. E’ così depressa che sente di aver perso completamente la percezione della realtà, non è più in grado di provare alcuna emozione. Non sapevo che fosse una malattia seria. Quelle ragazze a scuola non avevano idea di cosa significasse davvero essere depressi. Non c’entra solo la tristezza. Anzi, la tristezza c’entra poco. La depressione è il dolore nella forma più pura. Io per esempio farei di tutto per provare di nuovo un’emozione. Una qualsiasi. Il dolore fa male, ma quando è talmente potente da annullare qualsiasi altra sensazione, ecco, in quel momento inizi a credere che stai per impazzire. Dopo la morte di Ian, Camryn si sente avvolta da una sorta di apatia e, da quel giorno, non è più stata in grado di provare alcuna emozione. Continua a pensare che prima o poi crollerà e si ritroverà a singhiozzare con il viso affondato nel cuscino. Ma quel momento liberatorio non arriva mai. Non prova più alcuna emozione a parte il forte desiderio di allontanarsi e scrollarsi tutto di dosso.  Dopo che la sua migliore amica le volta le spalle, si rende conto che ormai non c’è più nulla che possa trattenerla. Decide di partire, senza meta verso il nulla.
 
 
“Il confine di una attimo” (The Edge of never) è un viaggio on the road che la protagonista compie alla ricerca di se stessa. Camryn sistema il proprio bagaglio portando con se le poche cose strettamente necessarie, acquista un biglietto dell’autobus e parte. Ma non viaggerà sola. Quando arriva alla prima fermata dell’autobus in Kansas sale un ragazzo con una sacca nera a tracolla. Alto, capelli castani corti, maglietta blu aderente e sorriso sghembo che potrebbe essere di sincera cortesia, oppure tradire una certa strafottenza. Andrew Parrish è su quell’autobus con lei, anche lui in viaggio ma per un motivo diverso. Sta andando a trovare suo padre malato di cancro all’ultimo stadio. Anche con Andrew il destino è stato crudele, ha sofferto e continua soffrire. Non si sente ancora pronto ad accettare il destino irreparabile che lo ha colpito: l’incombente morte di suo padre. Cam rimane subito colpita da Andrew. Andrew è un ragazzo molto particolare; sembra vivere la vita alla giornata come se non esistesse un domani. E’ un ragazzo molto interessante:  è esuberante, schietto e non ha timore di esprimere i propri sentimenti e di dire sempre tutto ciò che pensa. Fin dal primo momento Camryn è affascinata dal suo carisma e si sente subito attratta. Lui la fa ridere, con quel suo linguaggio scurrile e quella sua sfacciataggine. La provoca e fa emergere la vera Camryn.  Standogli vicina ben presto lei impara ad assaporare ogni singolo momento della vita, ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più segreti e inconfessabili. Stando con lui capisce che non deve aver timore di esprimere la propria sessualità e come è bello sentirsi libera. Per la prima volta nella vita può lasciarsi andare. Lui la seduce con quei suoi penetranti occhi verdi e quelle fossette che gli incorniciano il viso quando ride. Durante il viaggio Cam e Andrew imparano a poco a poco a conoscersi, parlando, ascoltandosi, diventando sempre più complici. Il loro viaggio proseguirà sull’auto di Andrew e condivideranno tanti momenti indimenticabili. Ad un certo punto fra di loro si percepisce che sta nascendo qualcosa di più profondo, ma Andrew non vuole avvicinarsi troppo. C’è costantemente questo suo timore di ferirla, di farla soffrire. Probabilmente le sta nascondendo qualcosa o deve pure esserci una spiegazione … Dimenticavo di parlare della playlist. La musica ha sempre un ruolo importante negli ultimi romanzi che ho letto. Anche qui ci sono dei momenti fondamentali in cui la musica è in primo piano.
 
 
“Il confine di un attimo” è  un romanzo stupendo da leggere e rileggere più volte. La scrittrice ha uno stile molto particolare e così diretto che ti coinvolge all’inverosimile. Ti senti catapultato all’interno del racconto; ogni scena, ogni ambientazione appare vivida davanti ai tuoi occhi. Sembra tutto così reale. Ogni descrizione è meticolosa e approfondita; la scrittrice non tralascia nulla. I personaggi con la loro prepotente caratterizzazione bucano le pagine del libro. Durante la lettura mi sono ritrovata concentratissima, come ipnotizzata dalle pagine che scorrevano sempre più velocemente e senza sosta. E’ una lettura che mi ha trasmesso così tante emozioni che ancora adesso, ripensandoci,  non riesco a fermarle. Ho pianto, riso, sospirato. Più di una volta ho pianto; la scena finale ha aperto una pozza sotto i miei piedi per quanto mi sono commossa, riversando un fiume di lacrime.  Questo romanzo naturalmente ha riscosso un grandissimo successo, pienamente meritato. La scrittrice ha annunciato l’uscita di un seguito “The Edge of Always” previsto a novembre. Dubito che riuscirò ad attendere da brava la traduzione italiana. Di solito, comunque, quando leggo un romanzo in lingua originale sono sempre curiosa di leggere anche la versione tradotta.  Trovo che “The Edge of Never” sia tradotto molto bene. Non ho riscontrato quella marea di errori di battitura che di solito contraddistinguono i romanzi degli ultimi tempi. Ma ora è arrivato il momento di esprimere la mio giudizio. Ho pensato a lungo al giudizio da dare a questo libro. Le cinque stelline probabilmente non basterebbero per quotare un romanzo di questo spessore.
 
La serie è così composta:
 
1- Il confine di un attimo (The Edge of Never)
2- The Edge of Always (in uscita in lingua originale il 5 novembre 2013)



BELLISSIMO (INDIMENTICABILE)

 

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