Ciao readers,
il romanzo di cui vi parlo
oggi è il frutto della collaborazione fra due note autrici di bestseller
internazionali, molto apprezzate dalle lettrici oltreoceano per gli sport
romance. Entrambe hanno all’attivo diverse serie autoconclusive, ambientate in
alcuni dei migliori college degli Stati Uniti. I protagonisti sono attraenti giocatori di hockey su ghiaccio. S. Massery generalmente scrive enemies
to lovers sofferti dalla prima all’ultima pagina. J. Sylvis, al
contrario, predilige puntare sulla componente romantica, con storie spassose e
molto meno travagliate.
Questo libro rientra nella seconda
tipologia. La storia si focalizza sulla relazione di amore/odio fra i due protagonisti
principali. La rivalità che ci si aspetta, tuttavia, è appena accennata e poco sviluppata. Se confronto questo romance con
l’ultimo libro di Mila Kane c'è una differenza qualitativa fra i
due romance: la mediocrità di quest’ultimo si contrappone alla perfezione del
romanzo di Mila. Gli enemies to
lovers della Kane sono dei capolavori.
Come in tutti gli sport romance il
protagonista, Stone Foster, è un atleta ambizioso e di grande talento con un sogno nel cassetto: diventare un giocatore di hockey professionista. Stone prende molto seriamente lo sport, al punto che tutto il resto passa in secondo piano. Determinato a
perseguire i suoi obiettivi, evitando il più
possibile distrazioni, Stone è il tipo che non beve, evita i
party (principalmente per sfuggire alle puck bunny) e le sue relazioni con le ragazze si limitano ad avventure passeggere di una sera. Il giorno in cui una sua
compagna di corso, Wren Davis, manda a rotoli tutti i suoi piani, Stone giura a
se stesso che non permetterà a nessuno di intralciare il suo cammino.
L’intenzione è di prendere le distanze da Wren. Peccato che lei sia la cara sorellina del suo migliore amico e starle alla
larga è più facile a dirsi che a farsi. Quando entrambi scoprono che dovranno condividere la stanza nella casa
dell’hockey, entrambi pensano che il fato debba avercela con loro. Cosa potrà succedere se
due persone, che apparentemente si odiano e vorrebbero che fra loro ci fossero miglia di distanza, sono costrette a vivere in
prossimità forzata? Un disastro di proporzioni epiche. Sapete quanto io sia
sempre alla ricerca di romanzi in cui i protagonisti si detestano e si
dichiarano guerra dal primo istante.
Credo che l'autrice avesse intenzione di proporre al lettore un pepato enemies to lovers romance. Il
risultato purtroppo è una storia che rinuncia quasi subito alla componente "enemies" per concentrarsi quasi esclusivamente sulla parte romantica. Ed è così che dopo poche battaglie verbali e qualche piccola scaramuccia
i protagonisti arrivano ad una tregua, a cui segue immediatamente la
trasformazione di Stone, che rinuncia agli intenti iniziali per buttarsi a capofitto sul corteggiamento di Wren. La loro relazione evolve velocemente in un rapporto dolce e zuccheroso
che mi ha fatto storcere il naso. Il protagonista si trasforma troppo presto
nel perfetto bookboyfriend, pronto a posporre qualunque cosa per i sentimenti che prova per la sua coinquilina, anche il suo adorato hockey. Ma ciò che mi ha maggiormente indispettito è il soprannome che Stone attribuisce alla protagonista (Sticks), per evidenziare che lei ha le gambe talmente magre che sembrano due bastoni. Per quanto carino e
scorrevole, il romanzo pecca di originalità e i protagonisti non sono
memorabili. Sono rimasta delusa.
Baci, Greta
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