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6 gennaio 2017

Animal di Fleur Du Mar. Recensione


Buongiorno lettrici,
il libro di cui vi parlo oggi è Animal di Fleur Du Mar. Quest’ultima mi aveva già molto incuriosito con il suo L’Amore Diverso, ma, devo dire, che questo suo ultimo lavoro mi ha catturato e vinto. Animal è una lettura originale. L’autrice lo definisce un romantic suspense ma le sfumature dark presenti sono, appunto, ben più che sfumature a mio avviso. L’atmosfera che si respira per tutta la prima parte del libro è, al contempo, inquietante e delicata. Un mix non facile da ottenere, ma che ha come indubbio effetto quello di calamitare come un magnete l’attenzione. 


La seconda parte ha invece una connotazione prettamente suspense ed è, anch’essa, svolta in modo ineccepibile. Ed ecco Sam e Lupo. Sam è un uomo odiato dalla vita, che gli ha riservato solo crudeltà e punizioni. Dopo dodici anni vissuti nel carcere di Atlanta, condannato per stupro ed omicidio, Sam decide di ritirarsi nella completa solitudine sui Monti Appalachi. Sam odia se stesso, odia le donne, odia tutti coloro che non riescono a guardare oltre e che gli riservano immancabilmente sguardi disgustati e sprezzanti. Unico e fedele amico è il cane Buck. Lupo. Una giovane ragazza spezzata in ogni sua parte. 

Lupo ha subito qualcosa di orribile che non riesce a ricordare. Lupo si risveglia un giorno in mezzo ad un bosco, piena di ferite e con la testa completamente vuota. Non ricorda chi è, non ricorda cosa ha subito, non sa come sia riuscita a finire lì. L’istinto le suggerisce di fare l’unica cosa possibile: sopravvivere, seguendo un branco di lupi.  In quei monti coperti dalla neve, dove il rigido inverno è ormai arrivato, Sam e Lupo si incontrano. L’uomo, nonostante la profonda avversione che nutre per il genere umano, non può restare insensibile innanzi alle condizioni disperate della ragazza. Sporca, ferita, denutrita. Suo malgrado, la accoglie in casa e per lei, finalmente dopo mesi, la sopravvivenza, un tetto sopra la testa e cibo saranno assicurati. Non pensiate, fanciulle, a soavi scene di focolare domestico. Il rapporto fra i due sarà inizialmente teso, difficile, fatto di scontri. Entrambi sono stati puniti crudelmente dalla vita e relazionarsi non sarà né facile, né naturale. Gradualmente, a riparo dal resto del mondo, Lupo e Sam però saranno costretti a scoprirsi vicendevolmente, lasceranno intravedere all’altro pezzi di se stessi, si desidereranno, condivideranno un’intimità profonda e totalizzante, si guarderanno le reciproche ferite, nell’anima ma anche nel corpo,  le venereranno in modo da poterle finalmente esorcizzare. Tutto il male che è stato loro fatto verrà guardato in faccia con occhi duri e coraggiosi, non sarà più qualcosa di cui vergognarsi, ma un qualcosa che li ha caratterizzati e fatti divenire quello che sono. 


Vivranno un amore fuori dagli schemi, come peraltro lo sono loro stessi. Il passato, però, ed in particolare quello che è accaduto a Lupo, continua ad essere una pesante ombra sulle loro vite. La ragazza vive paure profonde, dilanianti, che tormentano i suoi giorni e le sue notti. Piano piano qualche sprazzo di ricordo sovviene alla mente, ma niente di cui essere felici. Sam e Lupo affronteranno anche questo. Scopriranno quello che è successo, in un’evolversi della trama che, nella seconda parte, diviene meno intimista e più focalizzata sul susseguirsi degli eventi. Il tutto, in un equilibrio perfetto. Lo consiglio, quindi? Assolutamente sì. Come vi dicevo, l’originalità di questo romanzo merita da sola un  grande elogio. Il rapporto fra i nostri protagonisti è scandagliato in un modo sublime, rendendoci partecipi di alcune scene che raccontano quanto il dolore provato e subito possa anche divenire condivisione, intimità, abbandono e fiducia verso l’altro.  Questa è stata, direi, la parte che mi ha catturato maggiormente e mi ha tenuto con gli occhi sbarrati di fronte a momenti talmente intimi e profondi, da sfociare in una sorta di spiritualità assolutamente particolare. Brava Fleur Du Mar! 

Alla prossima, spero altrettanto bella, lettura! Lara
Bellissimo


“Un uomo che odia le donne, una donna che odia gli uomini. Un passato da dimenticare, un passato dimenticato.  Un patto firmato col sangue”. Sam Done vive sui monti Appalachi come guardiano di una riserva naturale e per lo Stato della Georgia è uno stupratore e un assassino. Magda non ricorda più chi sia e sopravvive nei boschi seguendo un branco di lupi. Il rigido inverno, però, è alle porte e non perdonerà nessuno: le strade di Magda e Sam stanno per incrociarsi… Non è un dark romance, ma un romantic suspense ed è autoconclusivo.



Qui trovate il romanzo!





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