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5 ottobre 2016

Amore senza limite di Jay Crownover. Recensione


Carissime amiche di Greta,
eccomi di nuovo da voi dopo la pausa estiva a parlarvi dell’ennesimo successo targato Jay Crownover, primo capitolo della serie Saints of Denver, spin off della già nota Tattoo Series. Chi come me è appassionata dei tatuatori più fighi di Denver, ha già incontrato i personaggi di questo romance nel libro della serie principale dedicata a Rowdy. Sayer e Zebulon sono infatti per Rowdy rispettivamente la sorella ritrovata lei e un grande amico lui. Sayer è un avvocato molto noto e apprezzato a Denver, città nella quale si è trasferita da poco più di un anno dopo la scomparsa improvvisa del padre. 


Nella mia mente leggendo di lei si è formata subito l’immagine della donna algida, con i classici chignon tiratissimi, elegante, di classe, ma rotta dentro. Proprio così, una donna tanto bella fuori quanto devastata dentro: ha trascorso tutta la vita a subire una costante violenza psicologica da parte del padre, che l’ha sempre e solo criticata e subdolamente derisa, rendendola incapace di provare qualsiasi sentimento d’affetto. 

Paragonarla ad un rudere danneggiato fin dalle fondamenta è quanto di più prossimo alla realtà, soprattutto perché il bello è stato scoprire come un omone grande, intimidatorio all’apparenza, con un passato galeotto molto ingombrante alle spalle, tutto barba e tatuaggi, sia stato capace di “ristrutturare” quella piccola rarità di donna!

“Qualche segno di logoramento, anche se riguardava il cuore e l’anima di una persona, non era un motivo sufficiente per allontanarmi da quello che poteva essere il progetto di restauro più importante della mia vita.” In fondo Zeb è il maestro del recupero di vecchie case in rovina, anzi la parola recupero è riduttiva, lui le fa splendere nuovamente in tutta la loro straordinaria bellezza. E secondo voi cosa ha fatto con Say? Ha applicato le stessa cura, la stessa delicatezza, che mai ci si aspetterebbe da un uomo così, per gettare nuove fondamenta nella vita di entrambi. In effetti non è solo in senso puramente metaforico: all’inizio del libro Zeb ha appena terminato di ristrutturare la casa di Say, e la mancanza che provano l’un l’altra è palpabile soprattutto nelle lunghe notti insonni di lei! Un destino inaspettato, dotato di una piccola manina, ha ribaltato il mondo del nostro omaccione, tant’è che deve ricorrere alla professionalità di Say per poter dimostrare che gli errori commessi in passato non rappresentano un ostacolo per costruire la sua nuova vita! Non crediate che il compito di Zeb sia semplice, anzi tutt’altro: deve trovare il modo di conquistare la fiducia di un piccolo angelo diventato il centro del suo mondo e quella di Zay, per provarle che il suo posto è accanto a lui! Piccoli gesti, leggeri come un piuma da una parte, bilanciati da una carica passionale irrefrenabile, ma sempre accompagnata da un rispetto e una delicatezza che non può che conquistare! 

L’attrazione tra i due scorre tra le pagine. Immaginarli insieme è stato divertente, il perfetto contrappunto tra la perfezione di lei e la colorata imponenza fisica di lui, il fuoco tenuto con fatica a freno da lei e l’attenzione tenera di lui! Ma si sa, questo non basta per creare un rapporto di fiducia e Say ha il cuore totalmente graffiato dalla violenza psicologica subita da colui che avrebbe dovuto proteggerla, che deve trovare la sua strada da sola. L’intelligenza, il profondo amore e rispetto di Zeb fanno si che lui sia disposto anche a lasciarla andare pur di garantirle la fiducia della quale ha così tanto necessità. Sono i loro sguardi, quello che ci leggono dentro che permette loro di sapere che loro sono ormai una cosa sola. Ho amato profondamente questa montagna di muscoli colorata, ve l’avevo già detto no?!?!? Ma in questo percorso di rinascita, nel rispetto di se stessa e nella fiducia dell’altro,Say può contare anche su altre persone che hanno un ruolo fondamentale nella sua vita, in primis il fratello Rowdy e la sua compagna Salem e poi Poppy sorella di quest’ultima, che vive con Say dopo un violento episodio di violenza fisica subita dal marito. La riflessione forse più profonda che scorre tra le righe è che esistono, purtroppo, molti tipi di violenza, di soprusi e non necessariamente quella fisica è la facile da superare perché le ferite si rimarginano. Ne esistono anche altre, forse ancora più subdole, che minano la capacità delle persone di interagire con gli altri e di avere fiducia. 


Questo è un tema costante nei romanzi di questa autrice, della quale apprezzo di coraggio di trovare sempre il modo di descrivere le diverse sfumature di quella che oggi giorno, è una riprovevole realtà. Quindi ben venga la rivincita che queste due ragazze si prendono alla fine del libro nei confronti del loro passato e ben venga la voglia di vivere che ogni volta leggo nei libri della Crownover. In fondo la seconda possibilità di trovarsi che concede alla nostra avvocatessa e al nostro restauratore è quanto di più toccante abbia letto. La Crownover ha uno stile che permette di entrare nei personaggi, di vivere con loro, diverso rispetto ai libri precedenti, forse più maturo, deciso, o forse semplicemente sono Say e Zeb. Ritroviamo tra l’altro alcuni vecchi amici, Cora, Rome e la piccola peste Remì ed intravvediamo le potenzialità dei protagonisti del prossimo capitolo, Quinn, avvocato collega di Say ed Everett figlia di Britt. Quindi, per chi vuole mettere un altro tassello nelle storie dei ragazzi e ragazze tatuate (e non) di Denver, non deve far altro che aprire la prima pagina di Amore senza limite. Consigliatissimo!!

E’ tutto amiche, alla prossima. Miky
Bellissimo


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