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26 agosto 2016

Giada. Un amore colpevole di Anna Chillon. Recensione


Ciao fanciulle,
eccomi a parlarvi di una lettura che ho avvertito come molto particolare. Si parla di un amore e dove sta la novità direte voi??? Direi che la singolarità di questo libro sta nel tema molto delicato trattato. Questo amore è colpevole (titolo molto azzeccato), sbagliato, potrebbe apparire insano. Per chi soffre di quella brutta malattia che si chiama pregiudizio, sarà facile additare questa storia come scabrosa, malata, scandalosa. Lascio a voi ogni giudizio. Per quanto mi riguarda, posso dire che ho amato questa storia ed ho amato altrettanto l’indubbio coraggio dell’autrice nell’averla narrata con talento e tanta delicatezza.

Giada. Una giovane ragazza appena diciottenne, con tutte le caratteristiche dell’essere giovane, ovvero la spensieratezza, la voglia di trasgredire, un amore adolescenziale per il cattivo ragazzo un po’ più grande, un’amica con la quale si confida, con la quale viola le regole imposte dai genitori. Tutto nella norma. Apparentemente. Vincent ha 43 anni, un rapporto di amicizia fraterna con Aron, padre di Giada, l’ha vista nascere, crescere, diventare ragazza e, infine, quasi donna, è stato sempre presente  nella sua vita e, cosa ancor più importante, nella dinamica familiare. Tutto cambia, improvvisamente ed in modo dirompente. Complice l’assenza dei genitori, Vincent viene incaricato di fare da cane da guardia alla ragazza. Giada, da parte sua, è alle prese con il primo amore, Simon. È alle prese con la voglia di affrontare la sua prima volta. Le pulsioni hanno cominciato a farsi sentire e Simon diventa l’oggetto del desiderio della giovane Giada. Ma sarà davvero così semplice? I desideri di questa giovane fanciulla sono così trasparenti? O qualcos’altro cova sotto la cenere? Una sottile voglia di dolore, di sottomissione, un qualcosa di indefinito che è ancora acerbo, inesplorato, ma presente, inesorabilmente presente. 


Vincent, Vincent, Vincent…una presenza familiare e conosciuta, colui che fino a poco prima ti prendeva in giro scherzosamente, che si chiudeva nello studio di tuo padre per scambiarsi confidenze che non era permesso ascoltare, che da piccola ti ha tirato fuori da una piscinetta tossicchiante ma che, all’improvviso, per Giada diventa una presenza magnetica, intrigante, sensuale, che promette sensazioni proibite ma allettanti. E l’uomo…lui coglierà i suoi attimi di paradiso. Condurrà Giada in un mondo ignoto, dove il dolore ed il piacere si stringono la mano, dove la ragazza troverà il suo vero essere. Un rapporto che riempie, unisce ciò che all’apparenza dovrebbe restare separato, un incontro di anime oltreché di corpi, di persone che finalmente si trovano e si riconoscono come giusti l’una per l’altro.  Un percorso certamente difficile, per molti versi doloroso e sofferto. Questo, come vi dicevo, è un amore colpevole, da tenersi nascosto, da vivere rigorosamente al riparo di quattro mura, fatto di sensi di colpa, fatto di qualche livido che non sarebbe compreso ed accettato.  Ma è indubbiamente un amore…un amore vestito anche di enormi rinunce, consapevolezza, rispetto, senso di protezione. 


Una storia che merita di essere letta. Proverete sensazioni forse ambivalenti, ma, in ogni caso, la penna delicata di questa autrice, che ho letto per la prima volta, vi accompagnerà passo dopo passo verso il fascino del proibito, passando per il rifiuto, la comprensione, la sofferenza, l’ammirazione anche, per arrivare all’epilogo di quello che è e che resta un grande amore.

Buona lettura, ragazze. Lara
Molto bello



Sinossi | Non ero pronta per lui, ma questo non gli importò. Entrò come un tornado nella mia vita, la stravolse spezzandomi il fiato e mi rese donna, a dispetto di tutto e tutti. Il giorno del mio diciottesimo compleanno, spiando quel ragazzaccio condannato ai lavori socialmente utili, pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare. Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui. E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.



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