Ciao fanciulle,
eccomi a parlarvi di una lettura che ho
avvertito come molto particolare. Si parla di un amore e dove sta la novità
direte voi??? Direi che la singolarità di questo libro sta nel tema molto
delicato trattato. Questo amore è colpevole (titolo molto azzeccato),
sbagliato, potrebbe apparire insano. Per chi soffre di quella brutta malattia
che si chiama pregiudizio, sarà facile additare questa storia come scabrosa,
malata, scandalosa. Lascio a voi ogni giudizio. Per quanto mi riguarda, posso
dire che ho amato questa storia ed ho amato altrettanto l’indubbio coraggio
dell’autrice nell’averla narrata con talento e tanta delicatezza.
Giada. Una
giovane ragazza appena diciottenne, con tutte le caratteristiche dell’essere
giovane, ovvero la spensieratezza, la voglia di trasgredire, un amore
adolescenziale per il cattivo ragazzo un po’ più grande, un’amica con la quale
si confida, con la quale viola le regole imposte dai genitori. Tutto nella norma.
Apparentemente. Vincent ha 43 anni, un rapporto di amicizia fraterna con Aron,
padre di Giada, l’ha vista nascere, crescere, diventare ragazza e, infine,
quasi donna, è stato sempre presente
nella sua vita e, cosa ancor più importante, nella dinamica familiare. Tutto
cambia, improvvisamente ed in modo dirompente. Complice l’assenza dei genitori,
Vincent viene incaricato di fare da cane da guardia alla ragazza. Giada, da
parte sua, è alle prese con il primo amore, Simon. È alle prese con la voglia
di affrontare la sua prima volta. Le pulsioni hanno cominciato a farsi sentire
e Simon diventa l’oggetto del desiderio della giovane Giada. Ma sarà davvero
così semplice? I desideri di questa
giovane fanciulla sono così trasparenti? O qualcos’altro cova sotto la cenere?
Una sottile voglia di dolore, di sottomissione, un qualcosa di indefinito che è
ancora acerbo, inesplorato, ma presente, inesorabilmente presente.
Vincent,
Vincent, Vincent…una presenza familiare e conosciuta, colui che fino a poco
prima ti prendeva in giro scherzosamente, che si chiudeva nello studio di tuo
padre per scambiarsi confidenze che non era permesso ascoltare, che da piccola
ti ha tirato fuori da una piscinetta tossicchiante ma che, all’improvviso, per
Giada diventa una presenza magnetica, intrigante, sensuale, che promette
sensazioni proibite ma allettanti. E l’uomo…lui coglierà i suoi attimi di
paradiso. Condurrà Giada in un mondo ignoto, dove il dolore ed il piacere si
stringono la mano, dove la ragazza troverà il suo vero essere. Un rapporto che
riempie, unisce ciò che all’apparenza dovrebbe restare separato, un incontro di
anime oltreché di corpi, di persone che finalmente si trovano e si riconoscono
come giusti l’una per l’altro. Un
percorso certamente difficile, per molti versi doloroso e sofferto. Questo,
come vi dicevo, è un amore colpevole, da tenersi nascosto, da vivere
rigorosamente al riparo di quattro mura, fatto di sensi di colpa, fatto di
qualche livido che non sarebbe compreso ed accettato. Ma è indubbiamente un amore…un amore vestito
anche di enormi rinunce, consapevolezza, rispetto, senso di protezione.
Una
storia che merita di essere letta. Proverete sensazioni forse ambivalenti, ma,
in ogni caso, la penna delicata di questa autrice, che ho letto per la prima
volta, vi accompagnerà passo dopo passo verso il fascino del proibito, passando
per il rifiuto, la comprensione, la sofferenza, l’ammirazione anche, per
arrivare all’epilogo di quello che è e che resta un grande amore.
Buona lettura, ragazze. Lara
Molto bello |
Sinossi | Non ero pronta per lui, ma questo non gli
importò. Entrò come un tornado nella mia vita, la stravolse spezzandomi il fiato e mi rese donna, a dispetto di tutto e tutti.
Il giorno del mio diciottesimo compleanno, spiando quel ragazzaccio condannato
ai lavori socialmente utili, pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi
dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me
mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il
mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti
sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché
nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a
celare. Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui. E forse, se avessi
lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.
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