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27 giugno 2016

La ragazza nel parco di Alafair Burke. Blog Tour. Recensione


Questo romanzo inizia con una telefonata improvvisa, Olivia Randall, avvocato di New York, è svegliata nel cuore della notte dalla chiamata di una ragazzina. All’inizio è difficile stabilire di chi si tratti, tuttavia la voce della ragazza, che si trova dall’altra parte della cornetta, le ricorda qualcosa, o meglio qualcuno proveniente dal suo passato. Leggendo questo romanzo non si può fare a meno di cercare di comprendere quale sia stato il legame che esisteva tra Olivia e Jack Harris, scrittore di successo, padre della ragazzina che metterà in contatto la protagonista. 

Il loro amore risale ormai a venti anni fa, finito in modo notevole, e che ha lasciato un vuoto nel cuore della giovane avvocatessa. L’evento chiave da cui prende forma la trama è un triplice omicidio, commesso presso un parco della città, in cui tre persone sono rimaste coinvolte. L’immagine della donna sola, nel parco, seduta di una panchina, con un libro al suo fianco e fasciata in un abito senza spalline mi ha torturato per l’intero romanzo. Mi sono chiesta in continuazione che legame esistesse tra di lei e Jack. Che cosa ci faceva questa misteriosa donna seduta in quella panchina intenta a leggere un libro? Il personaggio di Jack è realmente misterioso, uno scrittore di successo, porta sempre con sé taccuino e penna, dopo la morte precoce della moglie decide di affidarsi a un sito per incontri, il suo intento è di incontrarsi con una certa Madeline. Personalmente mi ha molto impressionato il modo in cui è dipinto questo personaggio, nello specifico passa rapidamente da cittadino modello a criminale nel giro di un secondo. Per Olivia, infatti, Jack era da sempre stato uno di quegli uomini che acquisiscono sempre più fascino, col passare del tempo. Ora che è accusato di triplice omicidio, perché presente al campo di football sul lungofiume, proprio nel momento in cui il fattaccio è avvenuto si ritrova in grossi guai giudiziari. Ad Olivia il compito di aiutarlo in questa delicata frase. Prestate particolare attenzione alla descrizione dei tragici eventi in cui è scomparsa la moglie di Jack, ossia la giovane Molly, sono per me fondamentali per comprendere il resto della storia. Il ruolo di Olivia è particolarmente delicato all’interno di questo frangente.  

“Olivia, perché vuoi fare una cosa così pericolosa?” “Aveva le mani pulite, ma abbiamo fatto il test anche sulla camicia, e il risultato è positivo. Mi dispiace Olivia, il tuo cliente è colpevole. Ti ha presa in giro”. 


Questo libro vi porterà a comprendere come ognuno di noi alla fine celi un lato misterioso, una parte oscura e più forte. Come in tutti i processi indiziari, anche in questo, ogni elemento di prova abbia due facce. Jack è sempre stato molto più complesso interiormente di quanto Olivia abbia mai potuto immaginare. Dai suoi genitori aveva appreso a essere molto passivo. La domanda che mi ha perseguitato per l’intero libro è se una persona normale può commettere un omicidio a sangue freddo o meno. L’idea, inoltre, può prendere forma? Olivia è un personaggio che vi rapirà totalmente, la sua forza, la sua professionalità non le impedirà di lottare per imporre l’innocenza (o presunta tale) di Jack. Per lei la verità viene prima da tutto, e non sarebbe cambiato nulla solo perché il suo cliente attuale rispondeva al nome di Jack Harris. Un thriller a sfondo giudiziario che merita a parer mio. Ne sarete rapiti, e ogni qualvolta crederete di aver scoperto qualcosa al suo interno in realtà ogni vostra certezza verrà rimessa in gioco. Una lettura imperdibile per un brivido d’estate che non vi abbandonerà tanto facilmente.

Un saluto, Simona
Bello




Sinossi | Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall'altro lato della cornetta, la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni. Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov'era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando...



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