Care booklovers,
«See no evil» è il
romanzo d’apertura della nota serie The Society di Ivy Fox che ha tanto
appassionato le lettrici oltreoceano per le atmosfere misteriose che si mixano
con la componente romance. Pur essendo costituita da diversi volumi autoconclusivi
con protagonisti differenti in ognuno, le storie sono intrecciate e collegate
da un segreto che sarà svelato a poco a poco nel corso dei libri. I romanzi
sono quattro e ruotano attorno ai protagonisti maschili, rispettivamente Finn,
Easton, Colt e Lincoln.
Loro sono i ragazzi più popolari della città,
indiscutibili principi di Asheville, accomunati da una bellezza fuori dal
comune, una ricchezza impareggiabile e un fascino irresistibile a cui non
saprete resistere. Qualcosa di terribile è accaduto una sera a casa di uno dei
tre. Nessuno sa esattamente cosa sia successo quella notte, ma qualcuno pensa
che siano loro i colpevoli. Determinato a fargliela pagare, il testimone
misterioso li ricotta, inviando misteriose lettere che recano la firma The
Society. Chi si cela dietro al nome misterioso? I misteri e le domande si infittiscono
con lo scorrere delle pagine.
Ogni romanzo si prospetta come una missione che ogni protagonista dovrà intraprendere e portare a termine in cambio del silenzio. Se pensavano di farla franca, si sbagliano di grosso. Sono stati giudicati e condannati. Non resta che la loro esecuzione e nessuno rimane impunito. E se uno dei protagonisti non riuscisse a completare la sua impresa? Primo bersaglio: Finn Walker, quarterback e capitano della squadra di football del college, protagonista del primo volume. La sua missione: avvicinarsi ad una ragazza, farla innamorare perdutamente e poi spezzarle il cuore. Interessante, non trovate? Il piano tuttavia si rivelerà molto più difficile del previsto per l’avvenente Finn, perché si troverà catapultato in un mondo ignoto.
Lui proviene dal “lato nord” della città, il quartiere dove vivono i ragazzi facoltosi, le cui famiglie fanno parte dell’Elite; la sua controparte appartiene alla zona sud dove vivono le persone che per sopravvivere devono rimboccarsi le maniche ogni giorno e affrontare le difficoltà con determinazione e coraggio. I loro mondi sono agli antipodi. Nell’ambiente in cui Stone è cresciuta se vuoi sopravvivere devi essere forte. Èd è proprio così che definirei Stone Bennett, una protagonista tosta, ricoperta di piercing e tatuaggi dalla testa ai piedi, che non ha niente a che vedere con le debuttanti a cui è abituato Finn. La ragazza non è impressionata dal suo status sociale e non si lascerà incantare dal suo bell’aspetto. Finn, d’altro canto, ha poca esperienza nel corteggiamento ed è abituato alle ragazze che gli ronzano attorno come api al miele e cadono subito ai suoi piedi, ma non Stone. Far in modo che la giovane si innamori di lui sarà un’impresa estremamente complicata. Siamo abituate a romanzi con protagonisti maschili bad boy, esperti nell’arte del corteggiamento, vedere i ruoli invertiti e trovare una protagonista bad girl è stata come una ventata di aria fresca. Ero curiosa di scoprire quali consigli avrebbe ricevuto l’inesperto Finn per conquistare Stone. Finn e Stone sono due persone diametralmente opposte le cui strade non si sono mai incrociate, entrambi provenienti da contesti differenti eppure The Society ha ritenuto che si dovessero incontrare. Perché? È una domanda a cui non sono riuscita a dare una risposta. Le premesse di questo libro sono a mio avviso molto interessanti. L’autrice ha messo tante carte in tavola, tuttavia recensire questo romanzo è stato veramente difficile per me. Sono stata combattuta. La noiosità e la mancanza di scorrevolezza di alcuni paragrafi, soprattutto a causa dei dialoghi interiori dei protagonisti che in diversi momenti prevalgono sulle azioni, mi hanno spinta a valutare se abbandonare la lettura a metà. Alcuni dialoghi interiori di Finn, tra l’altro, mi hanno fatto più volte storcere il naso e li ho trovati ridicoli. Dopo un inizio frizzante, caratterizzato da dialoghi e scambi di battute al vetriolo, la narrazione ad un certo punto si rallenta e ti annoia all’inverosimile, per poi riprendersi nel finale quando l’autrice torna a focalizzarsi sul mistero che si cela dietro al misterioso ricattatore. È un vero peccato, avevo riposto grandi aspettative su questo romance. Ho intenzione comunque di leggere il seguito per la curiosità di scoprire l’identità della Società e sono speranzosa di valutare se le storie successive sono avvincenti come sostengono le blogger che hanno letto l’intera serie.
Ogni romanzo si prospetta come una missione che ogni protagonista dovrà intraprendere e portare a termine in cambio del silenzio. Se pensavano di farla franca, si sbagliano di grosso. Sono stati giudicati e condannati. Non resta che la loro esecuzione e nessuno rimane impunito. E se uno dei protagonisti non riuscisse a completare la sua impresa? Primo bersaglio: Finn Walker, quarterback e capitano della squadra di football del college, protagonista del primo volume. La sua missione: avvicinarsi ad una ragazza, farla innamorare perdutamente e poi spezzarle il cuore. Interessante, non trovate? Il piano tuttavia si rivelerà molto più difficile del previsto per l’avvenente Finn, perché si troverà catapultato in un mondo ignoto.
Lui proviene dal “lato nord” della città, il quartiere dove vivono i ragazzi facoltosi, le cui famiglie fanno parte dell’Elite; la sua controparte appartiene alla zona sud dove vivono le persone che per sopravvivere devono rimboccarsi le maniche ogni giorno e affrontare le difficoltà con determinazione e coraggio. I loro mondi sono agli antipodi. Nell’ambiente in cui Stone è cresciuta se vuoi sopravvivere devi essere forte. Èd è proprio così che definirei Stone Bennett, una protagonista tosta, ricoperta di piercing e tatuaggi dalla testa ai piedi, che non ha niente a che vedere con le debuttanti a cui è abituato Finn. La ragazza non è impressionata dal suo status sociale e non si lascerà incantare dal suo bell’aspetto. Finn, d’altro canto, ha poca esperienza nel corteggiamento ed è abituato alle ragazze che gli ronzano attorno come api al miele e cadono subito ai suoi piedi, ma non Stone. Far in modo che la giovane si innamori di lui sarà un’impresa estremamente complicata. Siamo abituate a romanzi con protagonisti maschili bad boy, esperti nell’arte del corteggiamento, vedere i ruoli invertiti e trovare una protagonista bad girl è stata come una ventata di aria fresca. Ero curiosa di scoprire quali consigli avrebbe ricevuto l’inesperto Finn per conquistare Stone. Finn e Stone sono due persone diametralmente opposte le cui strade non si sono mai incrociate, entrambi provenienti da contesti differenti eppure The Society ha ritenuto che si dovessero incontrare. Perché? È una domanda a cui non sono riuscita a dare una risposta. Le premesse di questo libro sono a mio avviso molto interessanti. L’autrice ha messo tante carte in tavola, tuttavia recensire questo romanzo è stato veramente difficile per me. Sono stata combattuta. La noiosità e la mancanza di scorrevolezza di alcuni paragrafi, soprattutto a causa dei dialoghi interiori dei protagonisti che in diversi momenti prevalgono sulle azioni, mi hanno spinta a valutare se abbandonare la lettura a metà. Alcuni dialoghi interiori di Finn, tra l’altro, mi hanno fatto più volte storcere il naso e li ho trovati ridicoli. Dopo un inizio frizzante, caratterizzato da dialoghi e scambi di battute al vetriolo, la narrazione ad un certo punto si rallenta e ti annoia all’inverosimile, per poi riprendersi nel finale quando l’autrice torna a focalizzarsi sul mistero che si cela dietro al misterioso ricattatore. È un vero peccato, avevo riposto grandi aspettative su questo romance. Ho intenzione comunque di leggere il seguito per la curiosità di scoprire l’identità della Società e sono speranzosa di valutare se le storie successive sono avvincenti come sostengono le blogger che hanno letto l’intera serie.
Baci, Greta
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