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31 ottobre 2017

Marked di Amèlie. Recensione


Buongiorno carissime,
eccoci alla conclusione della serie Dark Love «Marked» è, infatti, il quarto ed ultimo libro. Saprete, forse, che avevo promosso a pieni voti Saved, terza uscita della serie. Attendevo l’epilogo con molte aspettative, dal momento che, nel suo complesso, i libri precedenti erano sempre riusciti, e non era semplice, ad introdurre elementi di novità che avevano permesso alla serie di non avere momenti di noia. Devo dire che, purtroppo, Marked non è stato, a mio avviso, all’altezza degli episodi precedenti. 


Alla fine, credo che, forse, una trilogia sarebbe stata maggiormente azzeccata, dal momento che sarebbe riuscita ad evitare talune ripetizioni che, a lungo andare, hanno reso un po’ piatta la trama, rompendone quel ritmo incalzante ed interessante che Ameliè era riuscita a garantire. Stavolta ho avvertito quel pizzico di noia che l’autrice aveva sino ad ora sapientemente evitato. Entriamo un po’ nel dettaglio. Luana, al termine di Saved, è fuggita, determinata a porre in salvo se stessa e la creatura che porta in grembo. Luana, con l‘aiuto della nonna paterna, riuscirà a cambiare identità ed a trovare rifugio a Miami. La libertà, pur conquistata duramente, non ha però il dolce sapore che potremmo aspettarci. Luana non riesce ad essere serena. 

È cambiata. Si è indurita. Non è più la spensierata ragazza di un tempo. Il marchio che Adrian le ha impresso dentro è forte. Questa libertà, comunque, non durerà a lungo. Non vi svelo niente di eclatante, dal momento che già la sinossi rende chiaro che Luana verrà nuovamente rapita da Adrian. Quest’ultimo non demorde. La circostanza che la ragazza sia fuggita con suo figlio in grembo non farà altro che acuire la determinazione e l’odio dell’uomo. Quindi, ebbene sì, l’ennesimo rapimento. Questa circostanza, pur astrattamente coerente con la storia, mi ha fatto un attimo alzare gli occhi al cielo ed è stato il primo elemento che ha stimolato quella sensazione di noia e ripetizione di cui parlavo poco fa. Luana sarà rinchiusa in una gabbia dorata. Una splendida villa di Miami che però, per la ragazza, non sarà altro che l’ennesima prigione. Vedremo ripetuti anche quei meccanismi di amore\odio tra Luana ed Adrian che abbiamo imparato a conoscere nei libri precedenti. Anche questo aspetto, pur con delle evoluzioni, non ha saputo catturarmi come invece era avvenuto in precedenza. 


La parte centrale del libro è, a mio avviso, la migliore. Ho trovato particolarmente interessanti e degni di nota i sentimenti che entrambi provano per il figlio che sta per nascere. La sorte di Luana è segnata ed ho trovato assolutamente realistico l’ambivalenza che prova nei confronti del figlio. Un’ambivalenza che arriva ad assumere delle forme di odio. Questo aspetto è stato secondo me l’elemento più autentico e privo di facile buonismo di tutta la lettura. Non mancano degli spunti di novità. Un nuovo personaggio farà il suo ingresso ed avrà molto da raccontarci, riuscendo  infine a dare alla trama quel movimento che, per una buona parte della lettura, manca. Non vi parlerò del finale. Mi limito a dire che, personalmente, l’ho trovato oltremodo forzato. In conclusione, mi aspettavo molto di più. Peccato.

Alla prossima! Lara
così/così ++

SINOSSI: Luana Davies è fuggita di nuovo, ma stavolta la sua priorità non è salvare la propria vita, bensì quella della creatura che porta in grembo. Deve proteggerla da Adrian, perché non potrebbe mai essere un buon padre, e dalla giustizia, perché lei è un’assassina. Ha ucciso Blake Nichols, suo padre, e se qualcuno trovasse il cadavere, potrebbe essere accusata di omicidio e finire in prigione. Con l’aiuto della nonna paterna, Luana cambia identità, diventando Luce Summers, e lascia l’Europa, stabilendosi a Miami, in un convento dove spera di trovare finalmente un po’ di pace, nonostante il dolore per aver detto addio alle persone che ama. Adrian Hamilton ha un obiettivo: ritrovare Luana, che ha osato scappare da lui un’altra volta, fargliela pagare finché non avrà dato alla luce il loro bambino e infine, ucciderla. Non può più permettersi di fallire, altrimenti l’insana ossessione e il desiderio morboso che lo legano a lei, finiranno per consumarlo completamente. Quando Adrian riesce a trovarla dopo settimane di ricerche, Luana si rende conto che è davvero finita. Il suo carnefice l’ha rapita e non c’è alcuna possibilità che lui la lasci andare o che le dimostri un po’ di magnanimità per via della gravidanza. Luana viene rinchiusa nella villa di Miami Beach che Adrian ha preso in affitto, in attesa del parto… e della morte. Giorno dopo giorno, prigioniera e carceriere saranno costretti a confrontarsi, giungendo ora a uno scontro all’ultimo sangue, ora a una tregua. Giorno dopo giorno, il loro rapporto si evolverà, ora logorandosi ulteriormente, ora consolidandosi a tal punto che le loro anime diventeranno una sola e i loro cuori batteranno all’unisono. Giorno dopo giorno, molte cose cambieranno e altre rimarranno immutate. Adrian e Luana si perderanno e si ritroveranno mille volte: prima lontani e poi vicini, prima nemici e poi amanti… Ma è la fine ciò che conta davvero. Quale sarà la loro? Starà a Adrian e Luana deciderlo. Oppure il destino ci metterà di nuovo lo zampino?


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