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17 novembre 2016

Apri gli occhi e comincia ad amare di E. Eloise. Recensione in anteprima


Buongiorno bimbe, proprio oggi esce “Apri gli occhi e comincia ad amare” di Elle Eloise. Ho avuto l’estremo piacere di leggere questo libro in anteprima, della qual cosa ringrazio per la fiducia che mi hanno concesso sia l’autrice che la Delrai Edizione, che, secondo il mio modestissimo parere, ha avuto l’intuito ed il merito di saper riconoscere l’enorme talento e potenziale di questa scrittrice. Devo confessarvi che quando la CE ha proposto a me ed al blog questa anteprima sono stata da un lato onorata ma, dall’altro, anche un pochino perplessa sul genere del libro che avrei dovuto recensire. 


Stiamo parlando di new adult, genere che, molto onestamente, è lontanissimo dai miei gusti. Mi ci sono quindi approcciata in modo imparziale ma, al contempo, con un pizzico di diffidenza che temevo avrebbe incrinato la mia imparzialità. Inizialmente, ho in effetti avvertito una certa lentezza nella storia e mi son detta:”Ok, non fa per me!” Dopodichè, gradualmente ma puntuale come un orologio svizzero, ecco arrivare….il pugno nello stomaco. Forte, vibrante, doloroso. Esattamente come questo libro. Forse vorrei davvero dirvi che questo è il racconto delicato e romantico dell’ amore fra due giovani ragazzi. Vi racconterei una grossolana bugia. 

Questa è una lettura impegnativa, tormentata fino ad essere straziante. La penna di Elle Eloise sa scandagliare, con indubbia bravura e capacità descrittiva, l’animo umano nei suoi più reconditi meandri, nelle sue oscurità così come nei suoi punti di luce. Un’emozione costante e struggente vi accompagnerà, una volta superato quell’inizio che, almeno per come l’ho avvertito io,  non lascia presagire una profondità di sentimenti così dirompente e totale. 

Di cosa stiamo parlando? Questa è la trionfale storia di Sara, una giovane ragazza che nasconde se stessa dietro capelli colorati, trucco pesante, un bel po’ di metallo sulla faccia. Sara si è costruita una corazza di durezza, di diversità e, al contempo, di distacco dal mondo che la circonda. Questa corazza la caratterizza da sempre, merito forse di una madre che è tutto fuorchè mamma,  ma si è indubbiamente rafforzata nell’ultimo anno di vita della ragazza. Un anno prima è successo un evento che ha spezzato la nostra Sara, nel fisico, nella mente, nel cuore. Forse irrimediabilmente. Sara scapperà da una Torino che non sente più sua, per rifugiarsi in un paesino austriaco, Sankt Jacob, un luogo che porta con sé dei ricordi, belli ma amari. Isaak, nipote del proprietario del locale dove Sara troverà lavoro ed alloggio, vedrà qualcosa in questa strana ragazza, ne sarà incuriosito, lui, giovane ma con molta esperienza, che fa delle avventurette facili uno stile di vita. Anche Isaak nasconde molto. È apparentemente più semplice, meno complesso e tormentato, ma la sua esistenza è stata anch’essa segnata tragicamente. Si comprenderanno? Si accetteranno? E, soprattutto, si guariranno? Attenzione, fanciulle. Non lasciatevi fuorviare. Questo non è solo il racconto di un amore, questo è un libro sulla rinascita, sul perdono verso se stessi, ma anche sul perdono nei confronti di un mondo che può riservare un destino crudele. L’evento che ha sconvolto la vita di Sara si intuisce sin da subito. Non vi svelerei niente di sensazionale, lo capirete da sole, una volta lette poche pagine del libro. Ma non voglio farlo. 


Vorrei che, come ho fatto io, entraste gradualmente in un’atmosfera che l’autrice racconta al contempo delicatamente e violentemente. Piano piano, senza rendervi realmente conto, verrete trasportate in un giorno maledetto, un giorno che ha cambiato la vita di molte persone. I particolari vi saranno svelati senza fretta, ma saranno sempre più devastanti, sempre più vividi. Una narrazione che inizia quasi in punta di piedi proseguirà, man mano, grazie ad un ricordo del passato piuttosto che al racconto di un sogno, in modo sempre più forte, dirompente, violento, senza risparmiarvi i particolari più duri anche solo da immaginare. Sara, Isaak, Paolo, Ozzy, Sofi, saranno i protagonisti della storia. Ma saranno fondamentali anche, e forse soprattutto, Monica, Max, Lorenzo e Milla. Tutti loro, nessuno escluso, sono protagonisti. Perché questo racconto è anche un inno all’amicizia vera. Quell’amicizia che sostiene, che non abbandona mai, che talvolta può nascondere sentimenti diversi, che ci accompagna nella vita con una risata, una sbronza, una lacrima, una frase leggera, ma anche una parola tagliente come la lama di un coltello. Quell’amicizia che c’è. Nel bene e nel male. Nel dolore come nella felicità. 

Nel percorso, doloroso ma necessario, di accettazione e perdono per qualcosa di orribile che è successo. Neanche continuando a scrivere per altre cento pagine riuscirei a trasmettervi la profondità di questa lettura e la capacità di Elle Eloise di saperci raccontare questa profondità. Quindi mi fermo, con la speranza di avervi fatto venire la voglia di affrontare questo romanzo. Affrontatelo pure con un pizzico di diffidenza, così come ho fatto io, perché, ne sono certissima, quella stessa diffidenza si tramuterà ben presto in un intenso coinvolgimento, in un’emozione sconfinata e, ma non da ultimo, in ammirazione per una scrittrice che ha saputo scrivere un piccolo capolavoro. Spero che mi farete sapere.

Baci, Lara
Bellissimo

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2 commenti:

  1. Finalmente sono riuscita a prendermi del tempo per leggere questa recensione... Lara, mi inchino. Capisco perché ieri la mia autrice non faceva che dire che è meravigliosa. Le tue parole sono splendide ed entrano dentro, proprio come la storia di Eloise. Grazie di cuore... non vedo l'ora di sapere cosa penserai del "nostro" Paolo. Noi alla Delrai lo amiamo. Grazie a Greta che ha permesso alla Delrai di collaborare con questo blog.

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  2. Signora Editrice (wow!!!!), la ringrazio infinitamente per le sue belle parole!!!!!! Le rinnovo i complimenti per la brillante scelta dell'autrice! detto questo, beh.....confesso che su Paolo ho aspettative elevatissime e non vedo l'ora di approfondire la sua conoscenza....Il piacere della collaborazione è assolutamente reciproco. Ciao Malia!!!!!

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