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19 luglio 2016

Dopo di te di Jojo Moyes. Recensione


Ciao a tutte, amiche di lettura. 
E’ la prima estate che passo con il team di Greta e, se leggere è un vero irrinunciabile piacere, scrivere è ahimè un po’ più difficoltoso, viste le temperature very hot di questo inizio di Luglio. Quindi scusatemi se magari recensisco qualcosina in meno…mi farò perdonare in autunno! Ho finalmente letto il sequel di Io prima di te di Jojo Moyes, ovvero Dopo di te, e sono pronta a condividere con voi le mie impressioni. In effetti ancora mi sto chiedendo se fosse proprio necessario scrivere il continuo di quello splendido libro…un romanzo autoconclusivo toccante, struggente, assolutamente perfetto. Ad oggi la mia risposta sarebbe un no. 

Will aveva deciso di porre fine alla sua dolorosa esistenza e a nulla erano valsi i tentativi di Louise. L’immagine di lei, seduta nel caffè di Parigi che Will tanto amava, intenta a leggere le sue ultime commoventi righe scritte, era già di per sé una splendida conclusione dell’intera vicenda. Ciascuna lettrice avrebbe dato il seguito che più desiderava all’esistenza della giovane donna. Quindi sinceramente potevamo fermarci qua. Allo stesso tempo però, devo ammettere che, una volta saputo che la Moyes aveva scritto il seguito, mi sono precipitata ad acquistarlo, tanta la curiosità di seguire Louise nella sua vita dopo Will. Sono passati diciotto mesi dalla scomparsa di lui. Diciotto lunghi mesi in cui Louise ha cercato di sopperire ad una voragine di solitudine e rimorsi. Diciotto interminabili mesi in cui ha cercato di non morire dentro. E di non soccombere alla disperazione e alla assenza di chi ormai aveva dato un senso tanto profondo alla sua vita di donna. Will non c’è ma domina in tutti i modi, in tutti i sensi, in tutti i confini la bolla anestetizzata in cui sembra fluttuare Louise…ormai non gioisce, non si dispera, non guarda avanti. Sopravvive. O forse neppure quello. Forse, come lei stessa afferma, “questo non è niente di niente”. 


Lavora nello squallido bar di un aeroporto di Londra, vive nell’appartamento desolato e impersonale che ha acquistato con il denaro lasciatole da Will, osserva lo scorrere delle esistenze altrui e ingurgita alcol per non soffocare. Nelle prime pagine di questo secondo capitolo Louise è un’anima perduta, spenta, tramortita. E’ un individuo con la consapevolezza di non essere abbastanza, di non esser stata abbastanza per Will. Un corpo vuoto che, solo sotto i pesanti effetti dell’alcol, riesce a vomitare tutta quella rabbia travolgente per chi così violentemente ha distrutto la propria esistenza, infliggendole un danno permanente. L’ho guardata con fatica e sofferenza, ancora presa dal ricordo di lei prima, ben diversa e vitale ai tempi di Will. E a bocca aperta l’ho vista scivolare dal parapetto della sua terrazza…poi l’urlo e il buio…come Will. E ho pensato “No vabbè…paralizzata no, per favore”. Ma mentre per Will la caduta era stata fatale e tale da spezzare anche il più ragionevole istinto di sopravvivenza, per Louise si rivela il punto di spicco di un lentissimo, ma progressivo, recupero. Nei pochi minuti in cui Louise ha sentito la morte sfiorarla, ha avvertito anche quella tenacia e quella forza che sembrava aver perduto a seguito della scomparsa di Will. Le ferite del corpo, pur tante, dolorose e profonde, niente sono se paragonate a quelle dell’anima, di cui adesso inizia a prendere coscienza. 

E così ha il via il suo percorso verso la salvezza. La convalescenza dai propri familiari, la frequentazione di un gruppo di sostegno, la presenza amorevole di Sam Ambulanza, il paramedico dolce e gentile che la ha soccorsa e che non le ha permesso di mollare, sono punti determinanti della sua ripresa. La separazione da Will è estremamente lenta perché i fili da strappare sono molti e radicati con forza. E a rendere più difficoltoso lo sforzo è poi la presenza di Lily, la sedicenne scontrosa e ribelle, che si precipita improvvisamente come una meteora nella vita di Louise. Lily è l’ultimo insperato e sofferto legame con Will. Colei che possiede i suoi occhi, i suoi atteggiamenti, perfino la sua arroganza. E’ la figura che consentirà a Louise di riavvicinare i familiari di lui e i propri, di dare un tocco di vissuto al proprio appartamento, di non rinunciare all’amore di Sam. Le darà un motivo per andare avanti e per sentirsi abbastanza. Come Sam. L’ultimo colpo di scena, con l’uomo in pericolo, sarà il passo decisivo verso la promessa fatta a Will: VIVERE. Tante sono le vicende e numerosi i personaggi di questo secondo romanzo della Moyes. Un concerto di voci e un fitto susseguirsi di fatti che testimoniano il faticoso cammino di Louise. 


La scrittrice è brava e questo è un dato di fatto. Ma l’intensità, la profondità, e la capacità di coinvolgimento del primo romanzo sono direi irripetibili. E forse ha scelto la via più giusta per dare un seguito, se così proprio doveva essere. Dopo di te, sebbene molto bello, resta sottotono rispetto al primo volume. E mi vien da pensare che forse, anche la stessa esistenza di Louise, sebbene “aggiustata”, sia vissuta ad un livello differente rispetto ai sei mesi trascorsi con Will. Ma in fondo, a ben pensarci, vivere con un bagaglio di trascorsi come quello di Louise non è per niente semplice…ma è comunque VIVERE.

Un abbraccio, Francesca
Bello




Sinossi | Quando finisce una storia, ne inizia un'altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l'hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita. A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare. Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com'è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo. 

Questo romanzo appassionante e mai scontato è l'attesissimo seguito del bestseller internazionale Io prima di te. Jojo Moyes ha deciso di scriverlo dopo che per tre anni è stata letteralmente sommersa dalle lettere e dalle e-mail di lettori che le chiedevano che fine avesse fatto l'indimenticabile protagonista Lou.


Qui trovate il romanzo !




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