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18 luglio 2016

Baci, sabbia e stelle - Estate 1982 di Marilena Boccola. Recensione


“A tutti quelli che, leggendo questo romanzo, ritroveranno le emozioni dell’estate del 1982 o quelle di altre magiche estati della loro vita”. Maddalena è una donna sposata ormai da diverso tempo, attraversa una fase in cui si chiede quasi quotidianamente dove siano volati tutti questi anni, mentre cerca freneticamente nel freezer qualcosa da scongelare nel microonde ogni sera. Nonostante ciò, si sente in colpa ogni volta che lo fa. 

A pranzo sua madre le faceva trovare delle meravigliose pastasciutte che, una volta finite, lasciavano nel piatto un dito di condimento da spazzolare via con un'intera pagnotta – pane fresco, s'intende, acquistato dal fornaio sotto casa tutte le mattine e la sera era una fiera di arrosti, verdure passate nel burro e torte fatte in casa. Durante la sua adolescenza Maddalena la criticava perché aveva rinunciato a lavorare fuori di casa per fare la casalinga, ma adesso, anche se sa che i valori sballati del suo colesterolo dipendono un po' anche da lei, non può negare di invidiarla. La sua vita trascorsa fino ad ora, le maternità vissute sembrano averla risucchiata in una realtà che ha annullato tutti i suoi sogni di giovane donna. Maddalena non può che sentirsi sopraffatta dal paragone con la genitrice, persino nel rapporto esistente tra lei e le sue due figlie: le due bambine sono in sostanza uguali, le distingue solo un piccolo neo sul collo, ma a lei non serve nessun riferimento. Lei riconosce le sue figlie dall'espressione degli occhi: tanto sono vivaci, entusiasti e pieni di vita quelli di Meg, altrettanto sono dolci, sereni e riflessivi quelli di Beth. Quello della cena è rimasto l'unico momento della giornata che riunisce tutta la famiglia, perciò la televisione in casa di Maddalena deve restare rigorosamente spenta e i cellulari fuori portata. La presenza costante della tecnologia nelle loro vite ha modificato altresì i legami familiari, tanto che il momento dei pasti restano per il nucleo familiare della protagonista; l’unico reale momento di confronto. 


Oltre alle due figlie Maddalena ha avuto anche un maschio: Giovanni è quello che le assomiglia di più. Le fa pensare a suo fratello; essendo più piccolo di lei, ce l'aveva sempre tra i piedi, come ora Gio, il cucciolo di casa. Incredibilmente è nato lo stesso giorno in cui lei compiva quarant'anni; non avrebbe mai immaginato un regalo migliore, anche se, quando ha scoperto di aspettarlo, avrebbe voluto morire. Pensava di aver già chiuso baracca e burattini, invece la vita, come spesso accade, ha deciso diversamente. Lei e Giovanni sono simili anche nel carattere: due leoni, tanto focosi e orgogliosi. Maddalena ha sempre amato leggere, fin da piccola. Le poesie di Emily Dickinson in primis, di Thomas Stearns Eliot, ma anche quelle di scolastica memoria: Leopardi, Gozzano, Ungaretti, Montale... Non ha nemmeno più i loro libri per poterle rileggere. Quando si è sposata li ha lasciati a casa dei suoi genitori, così come buona parte dei romanzi che prediligeva. È stato allora che la sua esistenza ha preso la prima accelerata. Ha creduto di non aver più bisogno di vivere le vite degli altri, di struggersi attraverso sospiri che non fossero i suoi, anche se quell’eco, in fondo, le apparteneva. Quando sono nati i bambini, poi, è stato come entrare in una centrifuga che non si è ancora fermata: troppi impegni, troppi incastri, troppa frenesia, troppi cerchi da far quadrare. Nel corso del libro il lettore compirà assieme alla protagonista un salto temporale indietro nel tempo, fino ad arrivare agli anni della sua adolescenza; durante una vacanza al mare (con la famiglia d’origine) trascorsa sulle spiagge di Jesolo. A questo punto, per coloro che hanno vissuto gli anni ottanta, le ambientazioni saranno uno scorcio delle atmosfere di quei tempi. Un amore estivo, il legame “acerbo” con un bagnino, ciò riporterà Maddalena alla sua giovinezza ed alle sensazioni provate in quegli anni. «Insomma, oltre che per i libri, le sale giochi e il calcio, scopro che hai anche una passione per i cantanti... » ricomincia a prendermi in giro, «in particolare per Miguel Bosé, a quanto ho capito.» 


Nel corso della lettura dunque vi sembrerà del tutto normale, avvicinarvi alla Maddalena adolescente, la ragazzina che è “brace sotto la cenere, bruciante di vita”. “Poi, qualcosa di caldo mi copre la schiena, ed io mi giro infreddolita e incontro i suoi occhi azzurri: all'istante ritrovo le sensazioni che credevo sopite in una parte remota di me e di nuovo siamo su quella spiaggia di dieci anni fa, io e lui soli, campioni del mondo.” “Le gambe mi tremano, ma le parole di Calvino che mi sembra di aver letto in un'altra esistenza mi risuonano nella testa: la vita che preme dietro le pagine, scompigliando tutti i fogli del libro, va accolta, soprattutto quando capita una seconda occasione di viverla fino in fondo.” Ho letteralmente amato questo libro, è scritto in modo semplice e diretto, nonostante ciò l’autrice è stata in grado, in poche righe, di riassumere le sensazioni del primo amore, le calde atmosfere di quegli anni in cui tutto era più facile. Nel leggerne la biografia inoltre mi sono sentita a lei, ulteriormente vicina: abbiamo compiuto gli stessi studi (anche se in tempi diversi, presumo); amiamo la lettura come forma di svago e a entrambe sarebbe tanto piaciuto rinascere incarnando la brillante Jo March (di Piccole Donne). Una lettura fresca e molto romantica, perfetta per questa calda stagione. “La vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri, ma io non ho più paura dello scorrere incessante del tempo, voglio solo vivere appieno quello che mi è dato.”

Un saluto, Simona
Bello

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Sinossi: 1982 - 2016 - Le estati dell'adolescenza, quando è il cuore che guida le nostre azioni e la voglia di libertà ci rende spavaldi, sono indimenticabili per tutti. E poi... chi non ricorda o non ha mai sentito parlare di quell'estate del 1982, quando tutti si sono sentiti un po' CAMPIONI DEL MONDO? Proprio mentre l'Italia sta impazzendo per la vittoria in Spagna, Maddalena e Michele, vivono la loro notte magica che li porta a trasgredire, per la prima volta, alle regole. Distesi sulla sabbia del lido, con la cortina di stelle a fare da contrappunto alla loro storia, si abbandonano alle emozioni, dimentichi di tutto e di tutti. E quando la realtà irrompe prepotentemente tra loro, è tardi anche per scambiarsi un indirizzo. Sono passati più di trent'anni, la nazionale di calcio deve affrontare una nuova sfida ma quella notte di España '82 nessuno dei due l'ha mai scordata!



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