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26 marzo 2016

Al centro dell’universo di Morgan Matson. Recensione


Buon pomeriggio bimbe belle!! 
Il romanzo di oggi rappresenta per me una bella novità. Di solito fatico un po' a calarmi nei panni delle ragazzine adolescenti… che mi sia allontanata troppo ormai??...ma con Morgan Matson è stato divertente. Dopo Noi ai confini del mondo, uscito lo scorso anno in Aprile, la scrittrice ci ha regalato Al centro dell’universo (il titolo originale è Since you’ve been gone), un romanzo decisamente young, ma con una trama interessante, talvolta intrigante. Emily e Sloane sono due ragazzine di sedici anni, amiche per la pelle. Sono unite come sorelle, sono diverse come il giorno e la notte. Ed hanno un’età in cui l’amicizia è quella con la A maiuscola. 

Più della famiglia, più del primo amore, più del cantante rock preferito. Eppure la loro amicizia è stato un caso. Un percorso di jogging inconsueto, la chiave di casa dimenticata dietro la porta chiusa, una scaletta con le mani per entrare dalla finestra. E il gioco è fatto. La dolce timida Emily e l’esuberante estroversa Sloane diventano inseparabili. Il loro rapporto, tanto intimo e sincero, è fatto di incontri quotidiani, telefonate e sms senza fine, progetti, programmi e puro divertimento. E di tante risate, quelle spesso senza senso, che solo le vere amiche riescono a capire e a condividere, soprattutto a sedici anni. L’amicizia delle due bimbe ci viene narrata dalla voce di Emily. E’ lei la protagonista del romanzo, anche se in effetti, Sloane è costantemente presente. In ogni pensiero, in ogni ricordo, in ogni raffronto tra la realtà con e senza Sloane. Perché improvvisamente Sloane scompare, lasciando Emily in uno stato di smarrimento e dispiacere. Lei non capisce, non si spiega, non riesce a trovare una seppur minima motivazione al fatto che Sloane e la sua famiglia si siano volatilizzati. Ipotizza cose folli, dalle più banali alle più nefaste, ma esclude categoricamente che la loro amicizia non meriti uno straccio di spiegazione. Un motivo c’è e Emily è fermamente decisa a scovarlo. Così ha inizio il romanzo. Che poi altro non è che il racconto dell’estate di Emily, dei suoi passi per ritrovare l’amica, ma soprattutto del suo percorso di crescita e quindi di separazione dalla disinvolta Sloane. Con estrema delicatezza e affetto, tratteggerà la personalità dell’amica, prendendo gradualmente coscienza del suo esserle subordinata. 


Sloane, così bella, solare, spigliata, pronta a spronarla e a confortarla, rappresenta la parte dominante nel loro rapporto di amicizia. E’ colei che decide, progetta, disfa e rifà. Ed Emily, più timida, riservata, ancora inconsapevole della propria personalità, la segue ovunque e in lei trova il coraggio di dire, fare, e forse baciare. Adesso Sloane non c’è. E quel silenzio, che è solo assenza, sembra insopportabile e impossibile da annullare. Tutto è diventato difficile, faticoso, a volte assurdo. Finché non arriva una busta con all’interno una lettera di Sloane. Nessuna spiegazione, nessuna scusa. Solo una lista di tredici numeri in successione con altrettante cose da fare. Sono i compiti da svolgere che Sloane ha inviato ad Emily e che forse, spera lei, le permetteranno di ricongiungersi all’amica. Ha inizio quindi la vita di Emily senza Sloane. Depennando uno a uno i punti trascritti sulla lettera, Emily cresce. E quella giovane spaventata e insicura che si chiedeva “dove le mettevo le mani quando camminavo?”, arrivando a sentirsi invisibile senza Sloane al suo fianco, lascerà il posto ad una ragazza consapevole, e quindi determinata a mostrarsi realmente. Delle tredici prove da superare alcune sono semplici, altre più complicate, qualcuna decisamente improponibile… all’apparenza, o forse per la Emily di inizio romanzo e non più per quella che troveremo invece sul finire della storia. 

Il passaggio da “Rompi qualcosa” a “Fai il bagno nuda” o “Bacia uno sconosciuto” sarà graduale, delicato e divertente in molti casi. Emily abbandonerà inibizioni, supererà vergogne e paure, si abbandonerà ad esperienze e sensazioni. E tutto senza Sloane. O quasi. Il suo ricordo, il costante pensiero di lei, renderanno finalmente possibile il ricongiungimento e getteranno le basi per un rapporto più equilibrato e duraturo. Al termine del suo cammino Emily riuscirà finalmente a guardare Sloane occhi negli occhi. Sloane ha bisogno di lei, del suo affetto, della sua vicinanza, della sua forza. Un’estate lunga, piena di impegni e di enigmi da risolvere per Emily. Un vero rompicapo, dove non mancano episodi divertenti, momenti di tenerezza e soprattutto sentimenti di lealtà, vicinanza, condivisione. Emily non sarà mai sola nel suo percorso di crescita. Amici nuovi la accompagnano e la sostengono. Primo fra tutti Frank. Niente colpi di fulmine, tempeste passionali o altro. Piuttosto un amore tenero ma tenace, profondo direi, velato di amicizia e svelato solo sul finire. E poi Dawn e Collins, personaggi secondari, ma come gli altri descritti con dovizia e precisione. Devo dire che il romanzo mi è piaciuto. Una scrittura leggera, fluida e immediata. Un argomento tosto, complesso, trattato però con delicatezza e cognizione. Una trama singolare, giocata tutta su una buffa lista di cose da portare a termine, che pur non essendo da romanzo giallo, genera curiosità e interesse durante tutto lo svolgersi della storia. Una opportuna attenzione ai personaggi e ai luoghi, con descrizioni ampie e dettagliate. Un mix vincente, direi. Assolutamente adeguato a un pubblico giovanile e…come vedete…a qualcuno che di anni ne ha decisamente di più. 

Baci. Francesca
Bello



Sinossi | Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l’estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio “tornado sociale”, è la migliore amica che si possa avere e l’ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un’estate epica, Sloane... scompare. Lascia solo una misteriosa lista con tredici cose, alquanto bizzarre, che Emily dovrà fare. Per esempio: “Cogli le mele di notte”. Va bene, abbastanza facile. “Balla fi no all’alba”. Perché no? “Bacia uno sconosciuto”. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa succederà, con tutta un’estate davanti e l’inaspettato aiuto dell’affascinante Frank Porter...



Qui trovate il romanzo!!






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