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27 giugno 2015

Recensione – “Non aver paura di innamorarti” di Renée Carlino.


Buon sabato a tutte!
Oggi vi parlo del romanzo di debutto in Italia di Renée Carlino, il titolo “Non aver paura di innamorarti” (Sweet Thing). Questo libro ha avuto la sfortuna di essere pubblicato in un periodo di grande ‘fervore librario’, un mese in cui sono usciti una valanga di romanzi, alcuni molto attesi da diversi mesi. 

Proprio per questo il romanzo è passato quasi inosservato, e si è parlato più di altri titoli molto meno belli. Peccato, perché è un libro delizioso! Delizioso come i caffè e i sorbetti che vengono serviti al Kell’s, il modaiolo caffè di proprietà di Mia, la protagonista. Nel locale si svolgono, tra l’altro, degli spettacoli di ottima musica dal vivo ed è ritrovo per molti musicisti. Fa da cornice a questa storia la splendida ed eccentrica New York, una città che io amo tantissimo e a cui penso sempre con tanta nostalgia. “Non aver paura di innamorarti” è un libro che ha suscitato pareri controversi. Ho letto che alcune lettrici oltreoceano non hanno apprezzato il carattere della protagonista, e hanno storto il naso di fronte alle sue scelte discutibili e alla sua perenne indecisione. Non posso dargli torto, Mia è una delle eroine più frustranti in cui mi sia mai imbattuta. Fa andare fuori di senno il povero Will che, al contrario, si dimostra un uomo di carattere e molto paziente. Lei metterebbe a dura prova la pazienza di un santo! Ho cercato di comprendere lo stato d’animo di Mia, e di mettermi nei suoi panni. Dobbiamo tener presente che ha appena perso il padre, un punto di riferimento importante nella sua vita. E’ per questo che è così disorientata e tanto confusa. 


Dopo la morte del genitore, Mia ha deciso di trasferirsi definitivamente a New York per continuare l’attività di famiglia e occuparsi a tempo pieno del Kell’s. Durante il trasferimento sull’aereo fa un incontro che le cambierà per sempre la vita. Il suo compagno di viaggio è Will, un bel musicista: è un tipo strano, ma molto simpatico, carino e con uno spiccato senso dell’umorismo. Anche lui è diretto a New York come Mia. Quando arrivano a destinazione, però, le loro strade si separano, solo per poco, perché il destino li farà rincontrare. Mia è alla ricerca di un coinquilino e, quando Will si presenta davanti alla sua porta interessato, non può di certo mandarlo via. Chi non vorrebbe avere un coinquilino come Will, un musicista stra-figo e super sexy?  Le sue battute mi hanno fatto morire dal ridere: Ehi, coinquilina, scusa se ho tentato di baciarti ieri sera, eri così bella, accidenti. Non succederà più. Comunque mi sono divertito. La tua esibizione mi è piaciuta tantissimo. Occhiolino. 

Vivere insieme ad un’altra persona non è mai facile, bisogna imparare a capirsi e a sopportarsi a vicenda. All’inizio anche per Mia e Will ci sono tante incomprensioni, e a peggiorare la situazione è l’innegabile tensione sessuale. Will ci prova continuamente, e Mia deve ricordargli ogni volta che sono ‘soltanto amici’. Lei non è ancora pronta a spingersi oltre e a superare quella linea di demarcazione per alcuni motivi che non vi svelo. Ma è difficile resistere quando la tentazione dorme sotto il tuo stesso tetto,  nella stanza accanto alla tua, e ha l’aspetto dell’affascinante Will Ryan. E qui mi fermo. L’inizio del romanzo mi ha lasciata un po’ perplessa; il primo capitolo sia apre con il punto di vista di una donna misteriosa di nome Lauren. Nell’arco di tutta la storia non potevo levarmi dalla testa le sue parole, ma non riuscivo a comprenderne il nesso. Chi è la donna che Mia incontra all’aeroporto, e perché nel capitolo successivo scompare senza lasciare traccia di sé? Mi sono chiesta se semplicemente si trattasse di un incontro casuale, e se in qualche modo non avessi colto il significato delle parole che si erano scambiate Lauren e Mia.  Temevo che quel breve scambio di battute fosse di vitale importanza, e io non le avessi comprese. Mi sono arrovellata per tutto il romanzo per dare un senso a quello che era successo. L’incontro con Lauren è un segno del destino, ma solo alla fine si scopre il legame fra lei e Mia. Non vi dico altro. 


Ciò che mi è piaciuto di più in tutto il libro, oltre alla dolcissima storia d’amore fra Mia e Will, è il legame profondo con la musica. La musica in tutto il romanzo ha un ruolo fondamentale, e ho apprezzato in particolar modo i gusti dell’autrice, molto simili ai miei. Ci sono continui riferimenti a brani o a testi molto famosi, e la Carlino, nel parlarne, sembra molto competente. Mi sono dimenticata di dirvi che anche Mia suona uno strumento musicale e impartisce lezioni di pianoforte, a differenza di Will che suona la chitarra. Ogni volta che l’autrice parla della passione per la musica che accomuna i due protagonisti, trapela un amore smisurato per questo argomento e, da come affronta questo tema, ho avuto la sensazione che sia lei stessa una musicista. Quando ne parla, l’atmosfera diventa magica. I personaggi secondari non mi hanno colpito più di tanto, a parte Jackson. Lui è il vecchio labrador di Mia, un fidato amico peloso che la riempie di affetto. La temperatura all’interno del romanzo non è molto calda, è più una storia sexy e dolcissima. Il finale è quello che tutte noi lettrici romantiche ci aspetteremmo nella conclusione di un libro: un meraviglioso lieto fine. Aspetto con trepidazione la novella “Sweet Little Thing” che conclude la storia di Mia e Will.  Con questa recensione vi saluto e vi do appuntamento fra due settimane. Il blog resterà chiuso per un breve periodo a partire da domani fino al 6 luglio. A prestissimo!! 

Sweet Kisses, greta
BELLO


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