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8 maggio 2015

Recensione – “Beautiful broken Rules” di Kimberly Lauren.


“Beautiful Broken Rules” non è certamente il mio college romance preferito. Non mi è piaciuto quanto il meraviglioso “The Deal” di Elle Kennedy, né tantomeno come “Sweet Home” di Tillie Cole, il romanzo che sto leggendo ora. 

E’ un libro carino, ma non una di quelle letture che mi ha appassionato più di tanto. Sinceramente mi aspettavo molto di più da questo romanzo, viste le ottime opinioni che avevo letto su Amazon. A distanza di una settimana, per impostare la recensione mi sono dovuta impegnare parecchio; non è una di quelle storie che mi è rimasta impressa nella mente. Il romanzo fa parte della ‘Broken series’, una trilogia che ha avuto molto successo lo scorso anno negli States, ancora inedita in Italia. Aspetterò che venga tradotta per leggere i seguiti, perché al momento non me la sento di proseguire. Cercherò di spiegarvi cosa mi è piaciuto e cosa al contrario non ho apprezzato di questo libro, ma ci arriverò per gradi. L’originalità di questa storia sta nel fatto che l’eroina è l’equivalente di quello che definiremmo se fosse un uomo un ‘manwhore’, una donna di facili costumi. Di solito sono i personaggi maschili a rivestire questo ruolo nei romanzi new adult, ed è sempre la figura maschile che, per amore, si ravvede e cambia atteggiamento. Qui le dinamiche sono capovolte ed è LEI a non avere relazioni serie, ma solo avventure di poco conto. Emmaline è  una delle protagoniste più ‘imperfette’ che abbia mai incontrato, che col tempo ha imparato ad accettare le proprie imperfezioni. 

All’apparenza ha un carattere molto forte e non sembra lasciarsi  influenzare da quello che pensano gli altri,  ma è  anche molto rigida con se stessa e questo aspetto si rivela molto negativo. Viene descritta come una ragazza esuberante,  trasgressiva, una ribelle. Lei ama divertirsi fino all’eccesso e fare sesso con un ragazzo diverso ogni settimana, secondo determinate regole che si è autoimposta. Le regole: 1- Non andare a letto con qualcuno a cui è interessata una tua amica. 2- Non andare a letto con qualcuno che ha una relazione con qualcun’altra. 3 – Non andare a letto con qualcuno per più di tre volte. Notate bene, Emm non ha mai  infranto una di queste tre regole, finora, almeno finché non è apparso Jaxon. Jaxon, il protagonista, si è trasferito dal Texas insieme al gemello Jace, lui e il fratello sono amici di Cole, il migliore amico di Emmaline, ed ora vivono nella sua stessa casa. Questo li rende ufficialmente i suoi nuovi vicini. Essendo impossibile, vista la vicinanza, evitare di incontrarsi, lei e Jaxson  stringono fin da subito un’amicizia, ma l’attrazione fra di loro è così intensa che lascia ben presto spazio ad un sentimento inaspettato. All’inizio li vediamo trascorrere molto tempo insieme, a studiare e a condividere i loro momenti liberi. 


Lei è tuttavia molto restia ad aprirsi, per motivi che non vi dico, e Jaxon, d’altro canto, è al corrente delle sue tre regole, ma vorrebbe convincerla a trasgredirle. E’ lui il primo a rendersi conto dei sentimenti che prova non sono dovuti solamente ad un’attrazione fisica, ma a qualcosa di più profondo. Allo stesso tempo, però, lui ha paura ad esternarli, perché teme che lei non sia ancora pronta e possa scappare o, peggio ancora, che decida di non vederlo mai più. Quindi Jax accetta la situazione così com’è senza farle pressioni e il rapporto fra loro nella prima parte rimane in sospeso.  Jax come personaggio si dimostra fin dall’inizio molto possessivo e protettivo verso di Emmaline, e soffre tantissimo nel vedere come la gente la tratti male o parli negativamente di lei. Leggendo alcuni commenti qua e là, mi ha sorpreso che alcune lettrici lo abbiano definito un bad boy e mi sono chiesta se a trarre in inganno siano stati i suoi tatuaggi o il fatto che lui sia un po’ arrogante e troppo sicuro di sè. 

A me è parso più che altro un bravo ragazzo. Jaxon è sempre così gentile e dolce nei confronti di Emm che è impossibile non provare un’immediata simpatia per il suo personaggio. Infatti, quando sono insieme, la tratta con estremo riguardo,  come se lei fosse la cosa più preziosa e avesse il timore di spezzarla. Inoltre, ha la pazienza di un santo e l’accetta anche quando lei si comporta malissimo. Ho visto più lei nei panni della bad girl. Devo confessarvi che Emerson non mi è proprio piaciuta; ho cercato di capirla e di entrare in sintonia con il suo personaggio, senza però riuscirci. Forse caratterialmente siamo troppo diverse, e difficilmente riesco a trovare un’affinità e ad identificarmi con un un’eroina con cui ho poco in comune. Al contrario, Jax mi è piaciuto, anche se nella seconda parte non sembra più la stesso. Fino a metà ho pensato che fosse molto maturo per la sua età e una persona molto responsabile, finché, ad un certo punto, i suoi comportamenti mi hanno lasciata perplessa. E’ la parte in cui lei finalmente inizia a rinsavire e a cambiare atteggiamento nei confronti del mondo, ma a quel punto lui inizia a comportarsi in modo strano e non sono riuscita a comprenderne i motivi e la logica dei sue azioni. Jax da un certo punto in poi pare cambiato, irriconoscibile, e questa sua mutazione trovo non sia giustificata. Questa metamorfosi crea fra di loro una tensione senza fine,  nel senso che quando lei cede e lascia cadere le proprie barriere, lui si allontana senza dare spiegazioni. Non si comprende se lui agisca così  per ripicca o se ci siano dei motivi più che validi dietro alle sue scelte. Leggere quei capitoli è stato davvero frustrante e ho avuto la sensazione che l’autrice stesse cercando un modo per prolungare la storia. 


E’ l’unica spiegazione plausibile che sono riuscita a dare al cambio drastico nell’atteggiamento di lui. Quindi mi chiedo: che motivo c’era di portare avanti la storia per le lunghe? Ma ora arriviamo al finale. Visti gli sviluppi dell’ultima parte, nel momento in cui non ho ottenuto la risposta che speravo  sono rimasta profondamente delusa. Mi aspettavo una spiegazione attendibile ai comportamenti di Jax, ma non è arrivata. Inoltre, il finale si è rivelato frettoloso, scontato, insomma mi sarei aspettata qualcosa di diverso. Nel complesso posso dire che il  romanzo mi è piaciuto fino a metà, e da un certo punto in poi l’ho trovato lento e poco coinvolgente. Pertanto, non posso dare più di tre stelline a questo libro. 

Alla prossima, greta
BELLINO


Qui trovate il romanzo in inglese!!




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