Ho appena finito di leggere in inglese “Perchè ci sei tu” (Pulse),
il capitolo conclusivo della “serie Collide” di Gail McHugh e non
riesco a smettere di domandarmi COME SIA POSSIBILE!!! A
"Stringimi più che puoi" (qui la recensione),
il primo libro della serie, avrei potuto assegnare un numero spropositato di “cuoricini”.
Di solito impiego un po’ più di tempo per leggere un romanzo in lingua originale, ma essendo una lettrice ossessiva/compulsiva i tempi non sono mai eccessivi. "Collide" l’ho letto in tempi record. E’ un libro magnifico, il romanzo perfetto. Ho aspettato "Pulse" con impazienza, contando i giorni, le ore…. i minuti. Mi sono avventata su ogni Teaser che la scrittrice ha concesso per placare il fervore crescente dell’attesa. Ero felicissima quando ho saputo che sarebbe uscito con quasi un mese di anticipo. Probabilmente avevo riposto troppe aspettative su questo romanzo, aspettative che, purtroppo, sono state completamente disattese. Quindi ritorno alla mia perplessità iniziale…Com'è POSSIBILE che la stessa scrittrice di “Collide” abbia potuto deludermi a tal punto? Ho incominciato a dubitare che si trattasse di una mia condizione momentanea di repulsione verso la lettura. E’ il secondo romanzo, in breve tempo, che non mi piace un gran che. Non si sa mai, può capitare un periodo della tua vita in cui sei poco concentrata e tutto ti sembra di una “noia mortale”. Poi ho letto alcune recensioni di blog stranieri e mi sono consolata.
Di solito impiego un po’ più di tempo per leggere un romanzo in lingua originale, ma essendo una lettrice ossessiva/compulsiva i tempi non sono mai eccessivi. "Collide" l’ho letto in tempi record. E’ un libro magnifico, il romanzo perfetto. Ho aspettato "Pulse" con impazienza, contando i giorni, le ore…. i minuti. Mi sono avventata su ogni Teaser che la scrittrice ha concesso per placare il fervore crescente dell’attesa. Ero felicissima quando ho saputo che sarebbe uscito con quasi un mese di anticipo. Probabilmente avevo riposto troppe aspettative su questo romanzo, aspettative che, purtroppo, sono state completamente disattese. Quindi ritorno alla mia perplessità iniziale…Com'è POSSIBILE che la stessa scrittrice di “Collide” abbia potuto deludermi a tal punto? Ho incominciato a dubitare che si trattasse di una mia condizione momentanea di repulsione verso la lettura. E’ il secondo romanzo, in breve tempo, che non mi piace un gran che. Non si sa mai, può capitare un periodo della tua vita in cui sei poco concentrata e tutto ti sembra di una “noia mortale”. Poi ho letto alcune recensioni di blog stranieri e mi sono consolata.
Ma ora entriamo nel vivo della storia.
All’inizio del romanzo la protagonista Emily, dopo aver subito tanti
maltrattamenti, si è resa conto che Dillon non è l’uomo adatto a lei (lo
avevamo già capito tutti).La sera prima del giorno delle loro nozze prende la
decisione che speravamo: lascia Dillon definitivamente. Ormai si è resa conto
che la sua vita senza Gavin non avrebbe senso; lui è fondamentale come l’aria
che respira. Ogni attimo che trascorrono lontani le provoca un dolore
straziante, insopportabile.Emily però ha paura, teme che Gavin non sia più
disposto a riaccettarla. Non risponde alle sue telefonate, non si trova al
lavoro, sembra essersi volatilizzato. Gavin è fuggito in Messico, straziato dal
dolore, nell’inutile tentativo di affogare i suoi dispiaceri nell’alcol, e con
avventure di una notte, per riempire i vuoti che ormai contraddistinguono la
sua vita. Quando tutto sembra perduto, irrimediabilmente, Emily riappare
davanti ai suoi occhi. Non è un miraggio, è proprio la sua Emily in carne ed
ossa; lo ha raggiunto in Messico per ricominciare una nuova vita insieme a lui.
Emily è disposta a lottare per riavere l’uomo che ama, farebbe qualunque cosa
pur di convincerlo a tornare con lei. Il romanzo sembra evolversi verso
il tanto auspicato Happy Ending.
bottle cups |
Un momento … ho letto soltanto due capitoli. E poi? Ho cercato subito di
immaginare quali complicazioni e nuovi ostacoli potessero intralciare il loro
cammino. Purtroppo, da questo momento in poi, la storia incomincia ad arenarsi.
Durante la lettura ero sempre più
annoiata e ho incominciato ad avvertire una certa sonnolenza.
La scrittrice ci introduce i personaggi secondari; incontriamo i loro amici, conosciamo i
genitori di Gavin e, a tratti, si susseguono le descrizioni dei momenti di
intimità fra i due protagonisti. Ci troviamo in una sorta di momento di stasi, come
se la scrittrice non sapesse ancora come procedere per portare avanti il
racconto. Ad un certo punto, ha un’idea veramente brillante: una “notizia” inaspettata,
che non vi svelo, sembra poter cambiare nuovamente le carte in gioco. Può
riguardare da vicino lo stesso ex boyfriend di Emily. Dillon rientra in scena
pronto a combattere; la sua sete di vendetta è incontenibile, il suo odio nei
confronti dei due protagonisti non ha limiti. Il racconto sembra avere tutti i presupposti per tramutarsi in una storia
dall’impatto veramente esplosivo. Purtroppo ciò non avviene. Ho continuato a
leggere, pagina dopo pagina, nella speranza che succedesse qualcosa di
eclatante. Ma non è più successo nulla di ciò che si potesse presagire. Gail
McHugh, ad un tratto, sembra aver cambiato idea e essersi dimenticata del tutto
di Dillon, che sparisce tanto velocemente come è riapparso.
L’intera seconda parte del libro è un susseguirsi di dichiarazioni d’amore,
troppo sdolcinate a mio parere, che si ripetono senza sosta fino a condurre il
lettore all’esasperazione.
Alcune scene mi hanno lasciata molto perplessa e le ho trovate poco credibili.
Una in particolare: l’incidente di Gavin. Mi sono chiesta se non fosse frutto
della mia immaginazione. Ho letto e riletto quel capitolo, cercando di capire
se mi fossi sognata quella parte. Vi confesso che, a metà, non vedevo l’ora che
il romanzo finisse. Ma analizziamo il libro a mente lucida. “Pulse” era inevitabile; il romanzo
precedente non si era concluso. Quindi,
doveva esserci per forza un seguito. Ho avuto la sensazione che la scrittrice, subito
dopo ricongiungimento iniziale dei protagonisti, fosse avvolta da una sorta di
nebulosità di intenti, e decisamente poco ispirata. La trama è molto debole, se
togliamo le scene d’amore e la parte iniziale. La
narrazione è troppo ridondante. Alcune scene isolate dall’intero racconto sono
carine, romantiche (mi riferisco alla parte finale) ma non basta. Probabilmente se la scrittrice fosse riuscita a tenere vivi i sentimenti di
vendetta di Dillon, e magari, perché no, concretizzarli con delle azioni … sarebbe stata un’altra storia.
Baci, greta
Baci, greta
Trovate qui il romanzo!
Ciao Greta! Tu sai quanto ho aspettato questo libro... devo ancora iniziarlo anche se dopo qursta tua recensione sn un po preoccupata!"STRINGIMI PIU CHE PUOI" l ho trovato stupendo... vedremo! Baci vict
RispondiEliminaCiao Vict!! "Stringimi più che puoi" trovo che sia favoloso, mentre questo non mi ha proprio convinta. L'ho trovato prevedibile, scontato. Forse mi aspettavo che facesse la sua ricomparsa Dillon.. per vendicarsi. Mi immaginavo un Dillon cattivo che cercasse di creare scompiglio nella coppia e di ostacolare il loro rapporto. La scrittrice ti fa pensare che stia tramando qualcosa ma.....Fammi sapere se ti è piaciuto!! Sono curiosa. g
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