Dietro al lunghissimo
titolo “Le donne sognano l’abito bianco... ma indossano la giarrettiera” (ed. Harlequin Mondadori) si cela
il secondo romanzo della serie Donovan Brothers Brewery, “Bad Boys do”, di
Victoria Dahl. Mi domando per quale motivo sia stato totalmente modificato il
titolo originale che, se fosse stato mantenuto, ci avrebbe ricordato il punto
focale della trilogia, attorno al quale ruotano tutti gli avvenimenti del
racconto: la famiglia Donovan. Tessa, Jamie e Eric, i fratelli Donovan, gestiscono
un birrificio, e ognuno di loro svolge un
compito ben preciso per il progresso dell’attività. Ogni libro, pur
appartenendo ad una serie, può considerarsi uno stand-alone e, di volta in
volta, uno dei fratelli assume il ruolo di protagonista.
In questo romanzo è Jamie Donovan il personaggio principale, il “bad boy” della
famiglia, per citare le parole del titolo originale. Jamie è il fratello di
mezzo; a 29 anni non ha ancora iniziato
ad affrontare la vita seriamente. Eric, il
fratello maggiore, al contrario, di responsabilità ha dovuto assumersene fin troppe
dopo la morte dei genitori. Anche dal punto di vista affettivo la vita di Jamie procede sugli stessi binari:
fino ad ora non ha mai avuto una storia seria. La sua esistenza è scandita da
momenti di puro divertimento e relazioni passeggere, anche se da un po’ di
tempo non si butta in una storia. Negli ultimi tempi si è reso conto che è arrivato
il momento di cambiare, di incominciare a responsabilizzarsi per dimostrare il
proprio valore. Vorrebbe affermarsi e, per farlo, ha un’idea: ampliare l’attività
di famiglia e, perché no, espandersi nel settore ristorativo. Jamie al
birrificio si occupa personalmente della clientela e, grazie al suo
bell’aspetto, attira, come una calamita, quella prettamente femminile. Le donne
frequentano il locale solo per poterlo ammirare da vicino quando indossa il
kilt che, bisogna ammetterlo, gli sta divinamente. Anche le amiche di Olivia si incontrano nel locale per lo stesso motivo: lustrarsi gli occhi osservando
da vicino l’affascinante barista con quei magnifici occhi verdi e il fisico
statuario. Proprio durante uno di questi incontri Jamie e Olivia si scontrano
per la prima volta. Olivia non può che essere d’accordo con le amiche; Jamie
Donovan è uno schianto. “Quell’uomo era fascino e bellezza allo stato puro.
Fascino indiscriminato. Perfetto per rallegrare una serata fra ragazze, ma
certo non un motivo per sentirsi lusingate. Lo aveva imparato, a proprie spese.”
Olivia è uno di
quei personaggi a cui non puoi far a meno di affezionarti: è autentica, reale. Caratterialmente
è una donna molto introversa, insicura, impacciata e, a volte un po’ goffa; la
sua goffaggine ci fa sorridere. E’ anche
una persona estremamente calma e matura, razionale e riflessiva, responsabile e
intelligente. Ogni momento della sua esistenza è sempre stato affrontato troppo
seriamente a differenza di Jamie. A 35
anni non ha mai trovato il coraggio di lasciarsi andare … di divertirsi almeno una volta. Eppure si
sente irrequieta e, pur non volendo ammetterlo, dentro di lei si nasconde una
donna libera e piena di vivacità. Quest’aspetto della sua personalità è
soltanto intrappolato dentro al suo guscio, pronto per essere portato alla luce.
Il divorzio è stato un momento di svolta. Dopo tanti anni di matrimonio, ha
deciso di lasciare il marito, più vecchio di lei di dodici anni ma perennemente
immaturo, non potendo più accettare i suoi ripetuti tradimenti. Olivia è un
docente universitario e ora, di nuovo single, si è gettata a capofitto nel
lavoro. Insegna nel corso di gestione e sviluppo nel settore ristorazione e,
guarda caso, Jamie è un suo allievo.
“La sorpresa iniziale lasciò il posto a un
sorriso compiaciuto. Era la tizia tutta compita del club del libro. Amelia.
No... Olivia. Sì, esatto. Era ancora più compita quel giorno, con un vestito
grigio chiaro sotto un cardigan blu. I capelli erano sempre lucidi e spazzolati
alla perfezione, ma portava dei sottili occhiali neri. Era così... ordinata.
Jamie provò un bisogno quasi irrefrenabile di scompigliarle i capelli, proprio
come gli era successo quella sera al birrificio. In confronto alle altre donne
del club del libro, sembrava fredda, azzimata e distante”.
In questo momento Jamie ha proprio bisogno di lei se vuole vedere realizzate
tutte le sue aspirazioni. Deve riuscire a persuaderla ad ogni costo ad
accettare di aiutarlo. Per questo motivo le fa una proposta: se Olivia lo
aiuterà a realizzare i suoi progetti lui, in cambio, le insegnerà a divertirsi.
“Le ragazze sognano l’abito bianco …” è una lettura leggera, la classica
commedia romantica dove situazioni divertenti e allo stesso tempo molto imbarazzanti
si intrecciano e coinvolgono i due protagonisti. Pur essendo una storia molto
romantica, non manca una spruzzatina di pepe, qua e là, a conferire maggior
vivacità al racconto. Le scene d’amore sono tante, intense
e cariche di sensualità. Quello che colpisce immediatamente il lettore è la
normalità dei personaggi. Sono persone reali che, come tutti noi, si trovano a
fronteggiare i problemi della vita. Affrontarli e cercare di risolverli può
essere un’opportunità di crescita. La
scrittrice pone l’accento, ripetutamente, su un aspetto: l’età dei
protagonisti. Olivia e Jamie, oltre ad essere due persone completamente diverse
caratterialmente, non hanno la stessa età. Olivia è la vecchiotta della
situazione perché Jamie ha sei anni meno di lei. E allora? Victoria Dahl sembra
volerci ricordare che l’amore non ha età. Puoi trovare la persona della tua
vita in un uomo più giovane di te che, nonostante
l’età, è pronto ad assumersi responsabilità e condividere con te un legame
duraturo.
La “Donovan Brothers Brewery” è così composta:
1 - Le brave
ragazze non lo fanno (Good Girls Don’t)
2 - Le donne sognano l’abito bianco .. ma indossano la giarrettiera (Bad Boys Do)
2 - Le donne sognano l’abito bianco .. ma indossano la giarrettiera (Bad Boys Do)
3 - Real Man Will (inedito in Italia)
BELLINO |
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